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Fotografia digitale: come fare belle foto

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Scattare una bella foto in digitale è alla portata di tutti oggi, ma ci riesce davvero solo chi ha una buona attrezzatura e conosce i giusti trucchi del mestiere per ottenere immagini mozzafiato

Fotografia digitale: come fare belle foto

La fotografia digitale è il processo attraverso il quale immagini statiche vengono acquisite su un dispositivo elettronico grazie alla proiezione con un sistema ottico.

Solitamente le fotografie digitali, soprattutto quelle professionali, vengono scattate con una fotocamera digitale, ma grazie alle nuove tecnologie si possono ottenere scatti di alto livello anche utilizzando soltanto lo smartphone.

Le fasi per scattare una fotografia digitale sono solitamente tre: formazione, elaborazione e riproduzione dell’immagine.

Nella fase di formazione la fotografia digitale viene creata, o sarebbe meglio dire scattata. Nella fase di elaborazione l’immagine viene salvata e conservata in un PC, una memoria esterna o sul proprio smartphone.

Una caratteristica decisiva della fotografia digitale è la capacità di essere modificata come più piace nella fase di post-produzione. Si può ritoccare e cambiare degli elementi di una foto utilizzando programmi di foto editing come Photoshop.

L’utente non ha nessun limite alle modifiche che si possono apportare: cancellare un elemento, inserire una sfocatura, un testo, modificare le dimensioni dell’immagine sono solo alcune delle funzionalità che si possono applicare ad una fotografia.

Oltre a queste modifiche, si possono inserire filtri, sovrapporre immagini per creare un effetto 3D, affiancare due o più immagini per creare un panorama, produrre fotomontaggi sovrapponendo immagini diverse.

Una volta finita la fase di editing, ha inizio la fase di riproduzione: si potrà condividere l’immagine sui social network, o destinarla a un diverso utilizzo sia restando in ambito digitale, sia decidendo di stampare la fotografia per averne una versione “fisica” da incorniciare ed esporre.

  • 0. Cosa occorre per fare belle foto

    fotografia digitale

    Scattare belle foto è prima di tutto una questione di pratica: sbagliando si impara, più si prova e più si acquisiranno le tecniche e la manualità adatte.

    C’è chi nasce con l’occhio del fotografo e chi diventa bravo facendo molta pratica.

    Qualunque sia il caso, la fotografia non è un settore destinato a pochi, ma chiunque può accedervi e migliorarsi sempre di più.

    Esistono caratteristiche e piccoli accorgimenti che aiutano ad avere più familiarità con la macchina fotografica e il mondo visto attraverso un obiettivo. Vediamo insieme quali sono.

    Avere buon gusto aiuta sia nella scelta dei soggetti che nella composizione della fotografia. Ancora di più, aiuta anche a differenziarsi tra la miriade di scatti della concorrenza, che sia sui social o in ambito professionale.

    Chi ha buon gusto può ottenere degli ottimi scatti anche senza un’attrezzatura costosa e complessa.

    Per questo motivo, bisogna saper creare un’ottima composizione prima dello scatto, tenendo conto della luce, i colori, la messa a fuoco e la posizione dei soggetti rispetto allo sfondo, per poter creare un’armonia dell’immagine.

  • 1. I fondamentali della Fotografia digitale

    fotografia digitale

    Per ottenere un buon risultato scattando una fotografia digitale è necessario conoscere i fondamentali. Il primo step è sicuramente tenere il polso fermo, per evitare che lo scatto risulti mosso.

    Importante anche saper trovare luce giusta, così da evitare sovraesposizioni, e saper gestire la messa a fuoco. Per chi vuole scatti perfetti, è necessario conoscere anche la regola dei terzi. Ecco quali sono i fondamentali della fotografia digitale da conoscere.

    Luce giusta

    Avere l’illuminazione giusta durante una sessione fotografica è importante, per evitare di ritrovarsi con scatti bui per via della sovraesposizione, quando la luce è troppo poca, o troppo chiara per via della sottoesposizione.

    Le migliori condizioni per fotografare un soggetto sono quelle che sfruttano la luce naturale.

    Ad esempio, la luce che proviene da una finestra quando si scatta foto indoor, o direttamente alla luce del sole quando si è in un ambiente aperto.

    I fotografi più esperti consigliano sempre di evitare la luce di mezzogiorno, sia che ci si trovi in estate che in inverno. In quel momento particolare, la luce è molto intensa e dura, quindi difficile da gestire.

    Per questo motivo, sarà meglio scattare una foto al mattino presto o nel pomeriggio. L’obiettivo è scattare le foto in condizioni in cui la luce non sia troppo forte, per evitare un contrasto elevato con eventuali aree bianche dell’immagine o con oggetti chiari presenti all’interno della composizione.

    Un altro problema legato alla giusta illuminazione riguarda le ombre: un buono scatto non dovrebbe mai presentare ombre mal gestite.

    Ogni fotografo prima di scattare dovrà quindi osservare e valutare se la posizione dei soggetti rispetto alla sorgente luminosa, sia essa il Sole o una lampada, sia quella più adatta. Altrimenti, dovrà cambiare l’angolazione della luce o il luogo dello scatto.

    Se invece ci si trova invece in un ambiente con poca luce, e si sta lavorando con una fotocamera con funzionalità avanzate, si potrà regolare anche la capacità dei sensori di acquisire la luce, aumentando ad esempio i tempi di esposizione.

    Polso fermo

    fotografia digitale Altro nemico di una bella foto è il micromosso, cioè quella condizione per cui lo scatto fotografico risente delle minime oscillazioni di movimento.

    Tremolii che possono dipendere dal dito che preme il tasto per catturare l’immagine, un movimento volontario o involontario del corpo, oppure poca fermezza del polso.

    Per ottenere una foto nitida ed evitare l’effetto mosso, bisogna sforzarsi di tenere bene il polso fermo e tenere ben salda la fotocamera digitale, o lo smartphone, con entrambe le mani.

    In alternativa, ci si può aiutare con un apposito strumento, come un cavalletto o un treppiede.

    Anche la gestualità aiuta a gestire al meglio il micromosso: bisogna premere delicatamente il pulsante di scatto e non muoversi subito dopo.

    Aspettare qualche secondo prima di cambiare posizione dà alla fotocamera il giusto tempo per catturare l’immagine.

    Chi vuole ottenere la foto più “ferma” possibile, potrà seguire il consiglio dei vecchi fotografi: trattenere il respiro durante l’attimo dello scatto.

    Tema a soggetto

    Prima di scattare la foto, bisogna fare molta attenzione alla scelta dei soggetti. Una foto con un’infinità di elementi al suo interno non è bilanciata, così come una foto con uno spazio vuoto troppo evidente.

    La regola è di mettere sempre in risalto il soggetto.

    Se per esempio si vuole creare un ritratto, sarà bene eliminare una parte dello sfondo avvicinandosi al soggetto. Se invece si sta scattando la foto di un panorama, il consiglio è di focalizzarsi su alcuni particolari utilizzando lo zoom o cambiando inquadratura.

    Lo scopo di questo esercizio è rendere chiaro l’intento del fotografo: lo spettatore deve sempre capire cosa si volesse rappresentare con l’immagine.

    Messa a fuoco

    La messa a fuoco è uno dei concetti base della fotografia e una delle azioni più importanti da eseguire prima di scattare una foto, perché serve a sottolineare quali soggetti devono essere più più nitidi nella foto.

    Anche se quasi tutte le fotocamere digitali offrono una messa a fuoco automatica, è buona norma imparare a gestirla.

    Ad esempio, per ottenere scatti con uno sfondo sfocato e focus sul soggetto in primo piano. O, al contrario, sottolineare il soggetto sullo sfondo. O ancora, quando c’è poca luce e si rischia di ottenere un basso contrasto.

    Solitamente, nelle macchine fotografiche digitali si può impostare la messa a fuoco premendo il pulsante di scatto fino a metà. A quel punto, la macchina fotografica mostrerà dove andrà a posizionarsi il suo focus.

    Se la messa a fuoco è corretta, si potrà scattare semplicemente spingendo il pulsante fino in fondo. Quando invece non lo è, il suggerimento è di spostare leggermente l’inquadratura e riprovare.

    Nel caso di scatti da smartphone, invece, il consiglio è di controllare se il dispositivo ha una funzionalità simile al blocco della messa a fuoco. Oppure, non resta altro che affidarsi alla modalità automatica e provare con le altre impostazioni di default della fotocamera.

    Allinea il livello

    Se il soggetto è un bambino, dalla statura naturalmente bassa, occorre sempre abbassarsi cercando di mantenere la stessa altezza. Allo stesso modo, se il soggetto si trova in un luogo più alto del fotografo, quest’ultimo dovrà alzarsi.

    Capita spesso di vedere in giro fotografi esperti mentre si mettono seduti, accovacciati o addirittura sdraiati per terra per scattare foto in cui l’allineamento col soggetto sia rispettato.

    Un piccolo trucco: se si vuole slanciare una figura o un oggetto, si può sperimentare un’inquadratura dal basso.

    Flash in controluce

    Può capitare di scattare una foto in controluce e avere come risultato solo un contorno, con il soggetto totalmente nero o lo sfondo bianchissimo. Questo accade perché l’intensità della luce che investe il viso è molto diversa da quella che tocca lo sfondo.

     Il sensore digitale della fotocamera è capace di prestare attenzione e rilevare solo una delle due intensità.

    Per risolvere il problema un trucco c’è: utilizzare il flash in controluce. In questo modo la fotocamera, o lo smartphone, riuscirà a compensare alla differenza di luce.

    Bisogna ricordarsi però di avvicinarsi molto al soggetto se si è in una situazione di forte luce, altrimenti nemmeno il flash potrebbe bastare.

    La regola dei terzi

    fotografia digitale

    La regola dei terzi è la più famosa regola dell’arte fotografica. È così antica che era una regola utilizzata da molti pittori rinascimentali, che permette di scattare fotografie con composizioni affascinanti.

    Secondo la regola dei terzi, il soggetto deve occupare esattamente due terzi della composizione.

    Per applicarla bisogna immaginare di applicare alla foto una griglia composta da due linee verticali che formano tre segmenti orizzontali della stessa lunghezza, e due linee orizzontali che creeranno tre aree che avranno la stessa altezza.

    Le linee immaginarie aiutano ad indirizzare lo sguardo di esplorazione di chi osserva la foto.

    Quando si crea la composizione, bisogna orientarsi seguendo la griglia per ottenere uno scatto che sia equilibrato e armonioso.

    Molte macchine fotografiche possiedono una specie di grigliapreimpostata che segue la regola dei terzi sia nel mirino che sullo schermo LCD. In questi casi sarà ancora più semplice applicare la regola.

    Se invece la fotocamera non è dotata della griglia, basterà immaginare che l’inquadratura sia divisa secondo la griglia sopra descritta.

    Il consiglio è quindi quello di prendersi il tempo che occorre per posizionarsi e scegliere l’inquadratura migliore.

    Se la composizione non convince, si può provare a ruotare la fotocamera in verticale, o osservare come cambia la composizione della foto e la ripresa del soggetto principale.

    Attenzione ai colori

    Bisogna ricordarsi che gli esseri umani vedono i colori in modo molto diverso rispetto alla risoluzione della fotocamera. Tutto dipende da come la macchina fotografica legge i colori della luce.

    Il consiglio è quello di evitare che il soggetto sia troppo vicino ad oggetti o sfondi che possano alterare la luce.

    Situazioni di questo tipo accadono più frequentemente quando ci si trova in prossimità di uno specchio d’acqua che riflette la luce, come il mare o un lago, oppure una parete molto lucida o dal colore intenso, o ancora le foglie degli alberi e il plexiglass colorato.

    Tempo di scatto

    Il tempo di esposizione, o tempo di scatto, indica la frazione di tempo in cui il sensore della fotocamera viene esposto alla luce del sole. Il corpo della macchina è composto dall’otturatore: è uno strumento formato da due tendine meccaniche che si aprono o si chiudono ogni volta che bisogna far passare o meno la luce.

    Se lo scatto è molto breve, il sensore raccoglierà meno luce; al contrario, se il tempo di scatto è più lungo, sarà maggiore la luce raccolta dal sensore. Mantenere il sensore più o meno aperto permette di creare degli effetti particolari di luci e colori.

  • 2. Strumenti della Fotografia Digitale

    fotografia digitale Fotocamera, treppiede, memory card e ancora kit di pulizia: gli strumenti della fotografia digitale sono diversi e tutti importanti per poter ottenere scatti perfetti e prendersi cura nel modo giusto dei propri dispositivi.

    Fotocamera

    Capire di che macchina fotografica si ha bisogno non è per niente facile. Se da un lato ai principianti è sconsigliato utilizzare una fotocamera troppo avanzata, dall’altro è sicuramente un ottimo acquisto per chi mastica già da un po’ il mondo della fotografia digitale.

    Sono molti i modelli di fotocamera tra cui si può scegliere, ma sono quattro le caratteristiche di cui tenere conto quando si cerca quella perfetta per le proprie esigenze: il sensore, il peso, le ottiche e il prezzo.

    Il sensore è il vero cuore della macchina fotografica: si alza quando il fotografo scatta la foto ed è la parte che, nel tempo in cui è esposta alla luce, la trasforma in immagine. Più il sensore sarà ampio, maggiori saranno le prestazioni del dispositivo.

    Il peso è una variabile da non trascurare: è importante capire a cosa servirà la macchina fotografica, dove si porterà e cosa serve per rendere agevole il suo utilizzo. Bisogna anche tener conto che non ci si dovrà portare dietro solo la fotocamera, ma anche tutta l’attrezzatura.

    Le ottiche sono invece gli obiettivi fotografici e consentono di regolare tutte le impostazioni descritte in precedenza come il diaframma, il centro dell’obiettivo e la lunghezza focale.

    Infine, il prezzo. Spesso, soprattutto tra professionisti, acquistare una macchina fotografica è un vero investimento.

    Esistono fondamentalmente due tipologie di fotocamera: la reflex e la mirrorless.

    La reflex ha uno specchio che riflette la luce su un prisma, permettendone la visione dentro il mirino. Nella mirrorless, invece, la luce passa attraverso l’obiettivo colpendo direttamente il sensore, in modo da visualizzare l’anteprima dell’immagine sullo schermo.

    Smartphone

    È sicuramente il modo più comodo, veloce e utilizzato al mondo per scattare una fotografia. Solitamente uno smartphone è sempre a portata di mano, pronto all’uso appena si vuole immortalare qualcosa di interessante, ma ha caratteristiche molto più limitate rispetto alle fotocamere digitali.

    Per evitare il problema, si possono editare le foto scattate con un programma o un’app di editing.

    La più famosa è Lightroom Mobile, perfetta per essere utilizzata direttamente dallo smartphone. Le foto possono essere scattate direttamente all’interno dell’app, o essere importate per modificare tutti i parametri.

    Webcam/GoPro

    fotografia digitale Se si vuole un dispositivo che sia dotato di tutte le migliori funzionalità e che abbia anche una dimensione tascabile, non si può far altro che scegliere una GoPro.

    Le GoPro sono videocamere compatte che hanno un sensore molto piccolo che è capace di ottenere risultati fantastici in presenza di molta luce. Con le GoPro non si ha bisogno di ottiche perché viene applicato uno zoom elettronico.

    Fonte di luce di riserva

    Una luce di riserva, o speed-lite, serve ad illuminare un ambiente in modo veloce e immediato. È uno degli strumenti più utili per un fotografo che potrebbe ritrovarsi in situazione di scarsa luminosità all’improvviso.

    Borsa per attrezzatura fotografica

    Spesso l’attrezzatura fotografica può risultare ingombrante o troppo pesante da trasportare a mano. Ecco perché una borsa o uno zaino dedicato all’attrezzatura è molto utile ai fotografi, soprattutto durante le trasferte. Uno zaino inoltre protegge tutti i dispositivi grazie alle tasche imbottite.

    Treppiede

    Il treppiede è un oggetto fondamentale per iniziare ad imparare ad utilizzare la macchina fotografica e in determinate situazioni, come ad esempio un’uscita notturna per scattare foto al cielo stellato o alla luna.

    In molti casi, come quest’ultimo, il treppiede aiuta ad evitare il micromosso, ossia l’effetto involontario di movimento che si vede su una foto quando la mano del fotografo non è perfettamente ferma.

    Inoltre, utilizzando il treppiede si possono effettuare lunghe esposizioni e abbassare gli ISO senza avere il timore di risultati imprecisi. Quando si sceglie un treppiede la prima caratteristica da controllare è la stabilità dell’oggetto, che è anche il suo unico punto di forza.

    Telecomando

    Sempre per evitare il micromosso, un altro strumento molto utile al fotografo è il telecomando. Utilizzando un telecomando, infatti, si evitano eventuali vibrazioni della fotocamera. È molto utile soprattutto se si utilizza spesso il treppiede o si fanno riprese con una lunga esposizione, magari in notturna.

    Con un telecomando si potranno scattare foto da remoto, non intaccando minimamente la stabilità della fotocamera e il risultato finale. Esiste un telecomando per ogni fotocamera: fare quindi attenzione se si ha bisogno di un telecomando wireless o cablato.

    Memory Card

    fotografia digitale Anche se sembra un accessorio di poco conto, per chi ha intenzione di scattare una grande quantità di foto una buona Memory Card è uno strumento indispensabile.

    Senza contare che senza la Memory Card non si potrebbero scattare foto.

    Nella scelta della Memory Card si dovranno controllare la compatibilità con la propria fotocamera, lo spazio e la velocità.

    Batterie ricaricabili

    Molto utile è avere a disposizione un set di batterie ricaricabili, soprattutto se si ah intenzione di afre lunghe sessioni fotografiche lontano da casa.

    In questo modo, anche se il proprio dispositivo si sta per scaricare, non si dovrà interrompere l’uscita.

    Attenzione ad acquistare solo batterie ricaricabili compatibili con la propria macchina fotografica.

    Ogni produttore mette in commercio un modello di macchina fotografica e tutti gli accessori che la supportano, sarà quindi bene scegliere tra questi.

    Kit di pulizia

    La fotocamera e tutta l’attrezzatura fotografica sono strumenti molto sensibili: possono essere danneggiati dall’acqua, dalle intemperie o facilmente graffiati.

    Per tenerla pulita è meglio affidarsi a un kit di pulizia appropriato, che sia stato pensato per prendersi cura del proprio dispositivo In questo modo, si potrà pulire tutta l’attrezzatura senza rischiare di arrecare danni importanti a qualche elemento.

    Di solito un kit contiene dei tamponi per la pulizia profonda, dei panni in microfibra, carta velina in fogli per pulire le lenti, uno spray detergente naturale, un soffiatore d’aria per eliminare la polvere senza rischiare di graffiare i dispositivi e una spazzola per le lenti.

    Software di editing

    fotografia digitale Nelle tasche di chi vuole fare della fotografia un lavoro o di chi ne è semplicemente appassionato non può mancare un software di post-produzione.

    Se si utilizza uno smartphone, ci sono tantissime app che permettono di modificare le proprie foto in modo professionale, la più importante delle quali è Adobe Photoshop Lightroom.

    Il vantaggio Lightroom è che può essere utilizzata sia su smartphone che PC per fare l’editing delle proprie foto.

    Grazie alla funzione di libreria terrà tutte le foto in ordine, divise per categorie. Ha inoltre una funzione che permette di cercare le foto digitando le parole chiave collegate.

    Con i programmi di editing si può modificare quasi ogni aspetto della fotografia: dall’esposizione al contrasto al livellamento dell’orizzonte. Perché perdere uno scatto buono quando lo si può migliorare? Questi programmi risolvono il problema.

  • 3. Fotoreporter: il fascino del fotogiornalismo

    fotoreporter

    Creare storie attraverso le immagini: è questo il lavoro del fotoreporter, una professione che affascina sempre più un maggior numero di persone.

    Il fotoreporter è una professione ibrida, spesso si trova a svolgere sia il lavoro del fotografo che quello del giornalista.

    I primi passi del lavoro di un fotoreporter sono dedicati alla strutturazione di un progetto.

    Prima dell’uscita vera e propria, in cui il professionista inizia a produrre gli scatti, c’è un’importante fase di preparazione che ha lo scopo di fare ordine tra le idee e agevolare la parte pratica del lavoro.

    Durante una sessione fotografica, il fotoreporter non scatta mai a caso, ha sempre in mente un progetto ben preciso.

    Il primo step prevede la ricerca dell’argomento del reportage. In questo frangente la creatività è fondamentale. Le storie raccontate devono suscitare emozioni forti nelle persone che le osservano e un’angolazione diversa o una luce più sfocata possono fare la differenza.

    È compito del fotoreporter catturare il momento perfetto e dare quel tocco in più capace di emozionare

    .

    Dopo aver scelto l’argomento principale del reportage, il fotografo può cercare i luoghi da visitare e contattare persone che possano raccontare le proprie storie, immortalate dall’obiettivo della macchina fotografica.

    Sono richieste anche approfondite capacità tecniche. Oltre a saper scattare foto che riescano a catturare il momento, il professionista deve anche saper utilizzare i principali software di foto editing per la fase di post-produzione.

    È raro che un’immagine risulti perfetta così come è stata scattata. Capita spesso che il fotografo abbia bisogno di modificare alcuni parametri come la luce, l’esposizione o il bilanciamento dei bianchi.

    Le soft skills sono altrettanto importanti in questo lavoro. Per esempio, per poter scattare ritratti di persone, il fotografo ha bisogno di conquistare la loro fiducia e di farli sentire a proprio agio.

    Inoltre, deve dimostrare una particolare sensibilità e capacità di adattamento, utile soprattutto durante i lunghi viaggi.

    Per approfondimento: Fotogiornalismo, una professione creativa

A cura di Cultur-e
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