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Servizi di sharing economy più richiesti al mondo

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L'economia della condivisione prende sempre più piede in tutto il mondo. Ecco quali sono i servizi più cercati dagli utenti

Se tutto andrà come previsto dai suoi più convinti sostenitori, da qui a qualche lustro non acquisteremo più nulla. Al massimo, lo noleggeremo o affitteremo anche per un brevissimo lasso di tempo, giusto l'occasione di utilizzarlo e poi lasciarlo al prossimo utente. Insomma, se la sharing economy avrà il successo che molti le augurano, il concetto stesso di possesso e di proprietà sono destinati a cambiare una volta per tutte. E gran parte del merito di questo successo è da attribuire alla Rete: senza un'adeguata connessione, infatti, gli utenti non potrebbero riuscire a informarsi su servizi e oggetti pronti per essere noleggiati e prenotarli in anticipo o non appena se ne ha bisogno.

Indipendentemente che si tratti di un'automobile o di una bicicletta, di un appartamento o di scrivanie, poco importa: basta trovare la giusta piattaforma online per noleggiare qualunque cosa si voglia. Ma quali sono i servizi più richiesti e cosa sono disposti a condividere tra di loro gli utenti di tutto il mondo? Scopriamolo insieme.

Piattaforme sharing economy più utilizzate

  • Car sharing. Tra i servizi di condivisione più "datati", il car sharing è ancora oggi il servizio di sharing economy più ricercato e utilizzato in tutto il mondo. E, stando alle ricerche della società di consulenza Frost & Sullivan, entro il 2025 ci saranno 36 milioni di persone al mondo pronte a noleggiare un'automobile per pochi minuti anziché acquistarla e tenerla in garage. Insomma, a dar retta a questa statistica, le automobili di proprietà potrebbero ben presto diventare un ricordo del passato

 

  • Car pooling. L'automobile è protagonista anche dell'altra piattaforma di sharing economy più apprezzata dagli internauti di tutto il mondo. Con il car pooling, anziché noleggiare l'intera auto, si "affitta" un posto all'interno di un veicolo in viaggio lungo un tragitto prestabilito. In questo modo il guidatore può abbattere le spese da sostenere, mentre i passeggeri potranno viaggiare a un prezzo solitamente più basso rispetto agli altri mezzi di locomozione disponibili

 

  • Appartamenti o stanze. In questo campo AirBnb è la piattaforma regina, ma sono sempre di più le startup che si affacciano sul mercato digitale degli affittacamere e delle case vacanze. A oggi gli appartamenti AirBnb sono disponibili in 65mila città in 191 Paesi, offrendo la possibilità di "noleggiare" un appartamento o una stanza in tutto il mondo, o quasi

 

  • Bike sharing. Restando in tema di mezzi di trasporto, le biciclette a noleggio sono sempre più apprezzate – e ricercate – dagli utenti di tutto il mondo. Tra servizi "classici" e free floating, oggi si contano decine di piattaforme di bike sharing, che consentono di spostarsi in città in maniera veloce, strizzando l'occhio all'ambiente e al proprio stato di forma

 

  • Utensili. Mediamente, un trapano viene utilizzato dal suo proprietario per 13 minuti in tutta la sua vita. Per il resto, rimane chiuso nella sua scatola – o nella cassetta degli attrezzi – in attesa che il suo proprietario torni a cercarlo. Non deve stupire, dunque, se il noleggio degli utensili è uno dei settori della sharing economy a crescita più rapida degli ultimi tempi

 

  • Scrivanie. Oltre ai mezzi di trasporto, anche gli uffici di proprietà potrebbero essere destinati ad avere vita breve. Le piattaforme che consentono di affittare per una settimana, un giorno o anche meno, una scrivania o una sala riunioni sono sempre di più: in questo modo si risparmiano spazio e denaro, permettendo alle aziende di ottimizzare le spese sostenute per le strutture da mettere a disposizione dei propri dipendenti
  • Libri. Il ciclo di vita dei libri è uno dei più brevi in assoluto: se tutto fila per il verso giusto, sono "utilizzati" per una manciata di giorni al massimo e poi riposati nella libreria, solitamente a prendere polvere. Grazie a piattaforme di book sharing e book crossing sarà possibile dare una "seconda opportunità" ai libri che non si leggono più e, magari, riuscire anche a trovare qualche volume interessante senza doverlo pagare
  • Abbigliamento. Con la sharing economy potrebbe avere vita breve anche il concetto di "possedere un abito". Quanto meno per quel che riguarda vestiti costosi o preziosi abiti da sera. Queste tipologie di vestiario, infatti, sono solitamente acquistate e indossate in un paio di occasioni, per poi essere lasciate nell'armadio. Grazie a piattaforme ad hoc, è possibile noleggiare un frac o uno smoking giusto il tempo della cerimonia o dell'evento, riceverlo comodamente a casa e restituirlo una volta che non serve più

26 marzo 2018

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