L’ultima versione di Ubuntu è arrivata e la sua mascotte è un simpatico ippopotamo irsuto, da cui prende anche il nome. Canonical ha rilasciato la distribuzione Ubuntu 21.04, ribattezzata Hirsute Hippo, una build provvisoria che guiderà gli utenti verso l’arrivo della prossima versione definitiva del sistema operativo open source.
Anche in questo caso le novità sono molte, ma chi si aspettava l’ambiente desktop GNOME 40 e il toolkit di sviluppo GTK 4 rimarrà deluso: non sono stati inclusi in questa distribuzione.
Questo significa che Hirsute Hippo sarà compatibile con GNOME 3.38 e il toolkit GTK 3, ma potrà contare sull’attesa Linux Kernel 5.11che è stata rilasciata lo scorso febbraio e ha permesso l’inserimento di nuove e interessanti funzionalità. Questa build appare però solo come un upgrade della precedente e non introduce alcuno stravolgimento. Scopriamo insieme tutte le novità di Ubuntu 21.04 Hirsute Hippo.
Queste build serviranno come base per poter lavorare alla nuova distribuzione LTS che arriverà quindi non prima del 2023 e sarà la nuova versione stabile dopo Focal Fossa.
Se la distribuzione LTS è considerata stabile e può essere utilizzata da tutti, le build provvisorie sono destinate a coloro che preferiscono avere sempre l’ultima versione disponibile di Ubuntu e la selezione di applicazioni più recenti, a patti di poter avere problemi di instabilità del sistema operativo. Negli ultimi anni, però, il lavoro di Canonical ha permesso il rilascio di build provvisorie piuttosto stabili e quindi adatte anche a un uso quotidiano da parte di tutti gli utenti, anche quelli meno esperti.
La nuova kernel supporta la funzione IntelSoftware Guard Extensions (SGX) che consente di creare delle zone di memoria sicure e crittografate, dette enclavi: delle porzioni di codice a cui è possibile fare richiesta, ma i cui contenuti sono riservati. In questo modo, Intel consente di proteggere le informazioni private e sensibili dai kernel compromessi. Per quanto riguarda i processori, invece arrivano miglioramenti per gli AMD con il supporto alla gestione dell’alimentazione per le CPU Zen. Non mancano poi aggiornamenti e correzioni di bug per l’uso di hardware specifici: dalla gestione di USB4 e Thunderbolt, il miglioramento del rilevamento hardware dei laptop Lenovo ThinkPad, per le tastiere per gaming laptop Asus e i sensori negli alimentatori Corsair.
Altra novità è l’uso del tema scuro per impostazione di default, che viene applicato ad alcuni elementi del desktop come ad esempio il menu di sistema e il calendario.
Variazioni anche per il menu di sistema, dove sono stati ridimensionati i separatori e modificato il colore della barra laterale che da arancione diventa un tenue grigio. Selezionando un’icona, però, questa continuerà a diventare arancione. Un altro aggiornamento riguarda le icone, che nel nuovo design offrono un’esperienza visiva più ordinata. Ritorna poi la possibilità di rilasciare i file sul desktop, che era stata rimossa con GNOME 3.28. Infine, ecco le app aggiornate:
Anche senza il GNOME 40, la correzione dei bug, l’aggiornamento delle applicazioni e il Kernel 5.11 rappresentano dei miglioramenti vantaggiosi per gli utenti.
Per chi usa Focal Fossa, forse passare a Hirsute Hippo potrebbe avere poco senso, ma le migliorie rispetto a Groovy Gorilla sono diverse e pertanto l’upgrade a Ubuntu 21.04 è decisamente consigliato.