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Storia e obiettivi del World Wide Web Consortium

Creato il 1 ottobre 1994 da Tim Berners-Lee, si occupa di sviluppare e definire gli standard del web

Guidare il web al massimo delle sue possibilità. E non è un caso, forse, che alla sua guida sia stato messo quel Tim Berners-Lee che del web è ideatore e creatore. Fondato nell'ottobre 1994, il World Wide Web Consortium (abbreviato in W3C) è un'organizzazione non governativa con sede principale negli Stati Uniti (e diverse succursali nel mondo) che si prefigge lo scopo di controllare e programmare lo sviluppo del web. Per perseguire questo suo scopo, l'organizzazione promuove corsi di formazione e convegni informativi su quello che può essere considerato il suo core business.

 

 

Storia del World Wide Web Consortium

Se il web nasce tra la fine degli Anni '80 e l'inizio degli Anni '90, la creazione del W3C ha una datazione più certa: 1 ottobre 1994. Dopo aver abbandonato il CERN, Tim Berners-Lee si trasferisce presso il Laboratory for Computer Science del Massachusetts Institute of Technology e qui fonda il consorzio con la collaborazione dell'Unione Europea e l'agenzia per i progetti di ricerca avanzata della difesa statunitense (DARPA, ideatrice di ARPAnet).

 

 

Lo scopo iniziale del World Wide Web Consortium è di garantire interoperabilità tra i vari standard web comparsi tra l'inizio del 1990 e il 1994. In questo periodo, seppur breve, diversi operatori e sviluppatori hanno creato differenti tecnologie e protocolli responsabili della trasmissione dei dati e della loro visualizzazione: ciò provoca problemi nel rendering delle pagine web e difficoltà di navigazione per gli utenti. Il Consorzio, quindi, si propone di selezionare alcuni standard tra le varie proposte in campo e curarne lo sviluppo futuro.

 

 

Anche se inizialmente la sede europea del W3 doveva essere ospitata dal CERN, nell'aprile 1995 è l'Istituto Francese per la Ricerca nelle Scienze Informatiche e Automazione (INRIA) a diventare centro europeo del Consorzio. Nel settembre 1996 viene aperto il centro giapponese presso la Keio University, mentre a partire dal 1997 il W3C inizia a creare uffici regionali in tutto il mondo. Al settembre 2009 si contano 18 uffici del Consorzio in tutti e cinque i continenti (ci sono uffici in Italia, Germania, Brasile, Cina, Hong Kong, India, Israele, Marocco e Sud Africa).

La missione del World Wide Web Consortium

Lo scopo ultimo del consorzio, come detto all'inizio, è guidare il web al massimo delle sue potenzialità tramite lo sviluppo di protocolli, standard e linee guida che ne assicurino la crescita nel medio-lungo periodo. Due i principi su cui si fonda la visione del W3C: Web for all e Web on everything.

 

 

Il consorzio, dunque, si pone l'obiettivo di rendere il web accessibile a tutti, qualunque sia il software e l'hardware utilizzato, l'infrastruttura di rete, la lingua madre, la cultura o la loro posizione geografica. La ragnatela informatica mondiale, infatti, ha un alto valore sociale: garantisce e incentiva la comunicazione umana, il commercio e le possibilità di condividere le conoscenze tra persone distanti anche migliaia di chilometri.

Il web, inoltre, deve garantire il supporto a tutti i dispositivi che possono (o potrebbero) avere accesso. Così come sono state sviluppate tecnologie e protocolli per l'Internet of Things e l'internet of Everything, il W3C si occupa di creare le condizioni affinché dispositivi come smartphone, sistemi interattivi televisivi, sistemi di risposta vocale e qualunque elettrodomestico possano accedere alla rete di pagine e servizi disponibili sul web.

Processo di approvazione degli standard

Il processo di definizione e approvazione degli standard si compone di quattro passaggi: Working Draft, Candidate recommendation, Proposed recommendation, W3C recommendation.

 

 

  • Working draft. Il primo passaggio formale per la creazione di standard web passa attraverso una bozza di lavoro. Non appena si raccolgono informazioni e dati a sufficienza su un protocollo operativo, questi sono raccolti in un fascicolo e proposto alla comunità internazionale per la revisione e proposte di modifica. I commenti possono essere effettuati da chiunque: proprio per questo motivo il working draft e la versione finale dello standard possono essere molto differenti l'una dall'altra
  • Candidate recommendation. Il CR è una versione dello standard molto più matura rispetto alla bozza iniziale. Arrivato a questo punto dello sviluppo, la proposta iniziale ha già subito alcune modifiche e si avvicina sempre più alla sua forma definitiva. Lo standard rispetta già alcune direttive basate sui principi del W3C ed è possibile passare a una fase successiva: specificare come lo standard possa essere implementato nella struttura del WWW

 

 

  • Proposed recommendation. Nel corso del terzo step, gli utenti iniziano a fornire indicazioni pratiche sull'utilizzo dello standard, così da programmare gli ultimi ritocchi alle tecnologie e protocolli. A questo punto, il documento passa nelle mani del W3C Advisory Council per l'approvazione definitiva
  • W3C recommendation. Si tratta dello stage più avanzato di sviluppo di uno standard. A questo punto la proposta iniziale (WD) è passata attraverso molteplici revisioni e ha subito differenti modifiche, sia da un punto di vista teorico sia da un punto di vista pratico. Lo standard è dunque promosso dal W3C, che definisce i passaggi per la seguente distribuzione pubblica
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