Immergersi in un videogame grazie alla realtà virtuale nel 2021 è finalmente possibile. Se fino a poco tempo fa si riteneva che il binomio fosse destinato a un futuro prossimo, oggi sempre più utenti possono accedere ai visori VR e giocare ai titoli compatibili utilizzando un computer, anche non da gaming. Con l’avanzare della tecnologia, le vendite di cuffie VR per la realtà aumentata stanno crescendo, soprattutto grazie alla maggiore accessibilità. I prezzi dei visori sono scesi e sempre più gamer possono acquistarli. Inoltre, gli sviluppatori di videogiochi stanno puntando sul settore, offrendo dei titoli che permettono di divertirsi e godere a pieno delle possibilità che la realtà virtuale offre. Ecco a che punto siamo e perché la VR (virtual reality) è destinata a essere il futuro.
Negli ultimi anni la tecnologia si è evoluta e oggi un utente può acquistare un visore Oculus Quest 2, prodotto da Facebook, per circa 350 euro e utilizzarlo con un catalogo di giochi più ampi. Non è necessario essere muniti di un costoso computer da gaming, né di console: basta avere uno spazio in cui muoversi in sicurezza e giocare. Anche Sony si è mossa nella direzione del gaming con la realtà virtuale, realizzando un proprio visore VR abbinato alla PlayStation 4 e a giochi dedicati.
Con l'arrivo di visori più accessibili, sia per tecnologia che per prezzi, anche le software house che producono videogame si stanno adattando al mercato.
La Valve, creatrice di Half Life e della piattaforma Steam, ha rilasciato Half Life: Alyx, un gioco completamente in VR che offre un’esperienza immersiva per un gameplay eccellente. Anche Electronic Arts su Steam offre un titolo per un’esperienza VR immersiva: il suo Medal of Honor: Above and Beyond, che catapulta il gamer nel vivo della seconda guerra mondiale. Insomma, l’interesse del mondo del gaming per la realtà virtuale aumenta e sta al passo con le esigenze dei giocatori, e la grande varietà di giochi che sono disponibili oggi è la dimostrazione che i VR non sono una moda passeggera.
Anche nel settore del business la realtà virtuale apre a nuovi scenari, soprattutto nel campo dell’architettura.
I professionisti possono utilizzare la VR per creare modelli dimostrativi in scala 1:1 dei loro progetti da mostrare ai clienti, non un semplice rendering o un video, ma qualcosa da esplorare e in cui potersi muovere. Con le restrizioni imposte dalla pandemia da Covid-19 a partire dal 2020, che hanno spostato online meeting aziendali, la realtà virtuale è stata utilizzata anche per riunioni e conferenze, cercando di offrire un’esperienza più immersiva durante i mesi di lontananza. Anche l’ufficio del futuro potrebbe godere della realtà virtuale con il diffondersi dello smart working e del lavoro da remoto.
I due problemi principali per le cuffie VR, al momento, sono proprio il peso legato all’ottica necessaria e il comfort.
Altro limite importante è la questione del controllo: Quest e Quest 2 possono essere controllati solo con le mani, ma il tracciamento non è stato ancora perfezionato. In tutti e tre i casi, si tratta di limiti che potranno essere ben presto superati grazie all’evoluzione costante della tecnologia e dei prodotti. In un futuro ormai decisamente vicino, la realtà aumentata farà parte della nostra quotidianità.