Ormai si può parlare di trend consolidato. Come emerge dal Rapporto Akamai sullo stato della Rete, anche nel II trimestre 2015 cala il numero di indirizzi IP italiani connessi a Internet, mentre salgono la velocità di connessione e la diffusione della broadband. Dati in linea con quelli del I trimestre 2015 e degli ultimi tre trimestri del 2014: nel nostro Paese si naviga sempre più velocemente, ma sono sempre meno quelli che accedono al web.
Mentre nel resto del mondo cresce il numero di indirizzi IPv4 unici registrati tra aprile e giugno 2015, in Italia si registra invece un deciso calo. Se nel I trimestre 2015 la rete di sensori Akamai ne ha registrati quasi 18 milioni, nel trimestre successivo gli utenti italiani connessi a Internet sono calati a 17,5 milioni circa (17.412.163 per la precisione, per un calo del 3% circa). Un calo che comporta l'uscita dell'Italia dalla top 10 dei Paesi connessi a Internet: ora il decimo posto è occupato dall'India.
Di tutt'altro canto le statistiche relative alla media della velocità di connessione. Gli italiani viaggiano online a velocità sempre maggiore, anche se il dato è solo lontanamente comparabile con quello degli altri Paesi europei (e scandinavi in particolare). Con una media di 6,4 megabit al secondo (in crescita del 4,1% rispetto al I trimestre 2015 e del 12% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) l'Italia occupa la 23esima posizione nella graduatoria dei Paesi EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) e la 54esima a livello mondiale.
Al pari della velocità connessione, anche la banda larga conosce nel secondo trimestre 2015 una crescita generalizzata rispetto al trimestre precedente. Tra aprile e giugno 2015 in Italia sono cresciuti i tassi di adozione della broadband oltre i 4 megabit al secondo, della broadband oltre i 10 megabit al secondo e della cosiddetta broadband 4K (oltre i 15 megabit al secondo, velocità di connessione minima per lo streaming di contenuti in ultra alta definizione).
Così come in Italia, anche in nel resto del mondo continua a crescere la velocità connessione media degli utenti della Rete. La media delle velocità ha toccato 5,1 megabit al secondo, con un incremento del 3,5% rispetto ai mesi da gennaio a marzo 2015. Tutti i Paesi europei considerati hanno anche in questo periodo superato la soglia convenzionale dei 4 Mbps di velocità di connessione media, mentre 17 hanno superato la soglia dei 10 Mbps . La Svezia il Paese più veloce, con una velocità di connessione media di 16,1 Mbps. Il Paese scandinavo guida anche la speciale graduatoria europea relativa all'adozione della broadband a 25 megabit (nuovo valore di riferimento per la connettività broadband adottato dalla Federal Communication Commission nel gennaio 2015): il 15% registrato dai sensori Akamai le vale anche il quarto posto a livello globale (al primo posto troviamo la Corea del Sud).
Cresce a doppia cifra il traffico generato a livello globale da connessioni mobili. Il volume di traffico dati mobile è cresciuto del 15% tra il I e il II trimestre 2015 e del 55% rispetto al secondo trimestre del 2014.