Rivoluzione parte seconda. Continua a marce forzate la rivoluzione che Sony ha deciso di portare all'interno del mondo dei videogame. Dopo l'uscita del PlayStation VR, il primo visore sviluppato appositamente per i gamer, l'azienda giapponese lancia sul mercato la versione aggiornata della sua console di punta: la PlayStation 4 Pro. Un momento importante, una svolta generazionale come lo sono state PlayStation 3 prima e PlayStation 4 poi. La nuova console ha caratteristiche tecniche mai viste in precedenza, capaci di modificare completamente la grafica e le dinamiche di un videogame. Non si vuole esagerare, ma la scelta di Sony è stata veramente coraggiosa: presentare due dispositivi per gamer così importanti in un breve lasso di tempo vuol dire puntare fortemente su un settore che qualche scricchiolio lo stava mostrando.
PlayStation Pro supporterà la risoluzione 4K, una decisione che permetterà alla console di essere competitiva almeno per il prossimo lustro, ma che al momento non darà i suoi frutti. I televisori con schermi OLED non sono tantissimi e la causa principale è il prezzo elevato e soprattutto la mancanza di contenuti che possa sfruttare le loro caratteristiche. Problema che ha dovuto affrontare anche Sony: al momento dell'uscita il numero di giochi con una risoluzione 4K nativa non esistono, solamente alcune software house hanno rilasciato degli aggiornamenti che permettono ad alcuni videogame di sfruttare delle particolari tecnologie realizzate da Sony per aumentare la risoluzione. The Last of Us, Uncharted 4, The Rise of Tomb Rider sono i nomi di alcuni dei videogame che sono presenti fin dal giorno del lancio ufficiale e che permetteranno ai gamer di scoprire la differenza di qualità tra la vecchia console e la nuova PlayStation 4 Pro.
Ma per poter capire realmente il potenziale della nuova console Sony saranno necessari almeno un paio di anni: molte software house ancora non sono preparate per poter sviluppare videogame con una risoluzione così elevate. Solamente tra due o tre anni si capirà realmente il potenziale della macchina. Sony ha assicurato la totale retro compatibilità dei giochi sviluppati per la vecchia console: i giocatori non dovranno preoccuparsi, anche con la PlayStation 4 Pro potranno giocare ai loro titoli preferiti. L'azienda giapponese ha sviluppato un sistema che riconoscerà in automatico il videogame e adatterà la potenza dell'hardware a seconda della situazione. Le prime recensioni evidenziano sia gli aspetti positivi sia quelli negativi: la console è sicuramente una macchina interessante, ma ancora avvolta in una nuvola di fumo. Caratteristica interessante è il supporto alll'HDR (High Dynamic Range): aumenta lo spettro dei colori a disposizione permettendo alle immagini di sembrare più vere. Ma il problema resta il supporto dei televisori, al momento limitato e quei pochi presenti hanno un costo inaccessibile. In definitiva una console che potenzialmente ha tanto da dimostrare, ma al momento non ha le capacità per farlo, sia per motivi tecnici sia economici.
Partiamo dalle dimensioni. Lo stile è identico alla PlayStation 4 Slim con l'aggiunta di uno strato in più, necessario per alloggiare il potente hardware della console. Il dispositivo è molto più massiccio e pesante rispetto ai predecessori, ma ciò non ne pregiudica lo stile: la PlayStation 4 Pro resta un dispositivo bello da vedere e da mettere in salotto. La decisione di optare per un design quasi identico tra la PlayStation 4 Slim e la PlayStation 4 Pro è molto significativo: le due console appartengono alla stessa famiglia e al momento non rappresentano un salto generazionale verso un'ipotetica PlayStation 5, ma proseguono nel solco tracciato oramai da almeno cinque anni.
Ma l'aspetto che più interessa agli amanti dei videogame sono sicuramente le caratteristiche tecniche della PlayStation 4 Pro: la potenza di calcolo di 4,20 teraflops la fa essere la console più potente mai realizzata, grazie soprattutto a una CPU octa-core da 2.1 GHz di potenza. Il processore è aiutato nel suo lavoro da 8GB di RAM (con l'aggiunta di 1GB dedicato esclusivamente alle applicazioni extra ludiche, in modo da liberare spazio per gestire l'accresciuta potenza dei videogame), da una GPU (il comparto video) composta da due processori che lavorano in parallelo, identici a quelli già utilizzati per la PlayStation 4 ma con una velocità di calcolo a 911 MHz e 1TB di memoria interna. La scelta di utilizzare lo stesso comparto video permette alla PlayStation 4 Pro di esser compatibile con i videogame sviluppati per il vecchio modello: quando il gioco sarà lanciato, la macchina riconoscerà il titolo e ottimizzerà il lavoro a seconda della potenza richiesta (molto banalmente spegnerà una delle due schede video e diminuirà la potenza della CPU).
Infine le due caratteristiche più interessanti sono il supporto alla risoluzione 4K (2160p) e alla tecnologia HDR che permetteranno ai giochi di fare quel salto di qualità tanto sponsorizzato da Sony. Per riuscire ad arrivare a una risoluzione così elevata, Sony utilizza una particolare tecnologia di upscaling: il checkerboard.
Realizzare dei videogame che abbiano una risoluzione nativa a 2160p è veramente molto difficile, costoso e con le tecnologie attuali quasi impossibile. Quindi per arrivare a una risoluzione 4K è necessario utilizzare dei trucchetti che permettano di migliorare la qualità dei video. Sony ha sviluppato un sistema di upscaling veramente ottimo e che permette a tutte le software house di migliorare il comparto grafico dei propri videogame. Nonostante fin dal lancio ufficiale sono presenti alcuni videogame con una risoluzione pari a 1440p (Uncharted 4) per compiere l'ultimo step sono necessari gli algoritmi e lo scaler del sistema per aumentare la qualità. Partire da una risoluzione più elevata permette di avere texture più definite e giochi graficamente più spettacolari.
Ma Sony non si è fermata qui e ha offerto alle softaware house un'altra tecnologia per l'upscaling: il checkerboard. In pratica si tratta di un algoritmo che prende un quadrato di 2x2 pixel e lo allarga automaticamente a 4x4: in questo modo la qualità dell'immagine migliora e il videogame diventa più fluido. I possessori di un televisore FullHD non devono preoccuparsi, il miglioramento tecnico della console avrà benefici anche per la loro esperienza di gioco, con un'immagine più fluida e limpida che migliorerà la qualità generale dei videogame.
Altra novità da non sottovalutare è l'adozione della tecnologia HDR: in pratica si tratta del nuovo standard visivo che nei prossimi anni andrà a sostituire quello che fino ad oggi abbiamo chiamato HD. Cercando di farla semplice, l'HDR aumenta la quantità di colori disponibili e permette all'immagine di avere una resa simile a quella che l'occhio umano può percepire. È una rivoluzione da non sottovalutare: i giochi che fin da adesso supportano questa tecnologia hanno una qualità grafica decisamente superiore a tutti gli altri. Uncharted 4 presenta degli scorci e dei paesaggi mai visti in precedenza su un videogame. L'unico grande problema riguarda il supporto dei televisori: al momento sono pochi quelli sviluppati per la tecnologia HDR e il loro costo è ancora piuttosto elevato: ci vorranno almeno altri due anni affinché ogni gamer potrà sfruttare i benefici dell'HDR.
È impossibile non trattare la spinosa questione del Playstation VR: il visore è uscito un mese prima rispetto alla nuova console e la scelta di Sony non è casuale. La realtà virtuale sarà il futuro dei videogame, ma per sfruttare a massimo le potenzialità del visore VR era necessaria una console più potente della PlayStation 4. Nei prossimi mesi vedremo veramente il potenziale del PlayStation VR, ma già dai primi aggiornamenti disponibili i videogame sviluppati per il visore VR presentano una definizione video decisamente superiore.
Sony ha deciso di effettuare un mini restyling anche per quanto riguarda il controller: il DualShock 4 era già apparso per la PlayStation 4 Slim e presenta veramente pochissimi novità. La struttura resta più o meno la stessa con l'unica aggiunta di poter collegare il joypad alla console anche tramite il cavo USB.
L'unica pecca riguarda la mancanza di un lettore Blu-Ray 4K: la decisione di Sony è molto semplice da spiegare, era necessario contenere i costi e l'unica cosa che si poteva tagliare era proprio la periferica video.
In definitiva, la PlayStation 4 Pro permette a Sony di fare un deciso passo in avanti verso una nuova generazione di console: la qualità grafica dei videogame beneficerà della nuova risoluzione, ma al momento resta il problema non indifferente dei televisori 4K, che sono ancora una piccola nicchia del mercato. Ci vorranno almeno 24 mesi per scoprire il vero potenziale della nuova console targata Sony,
Giochi sviluppati appositamente per la nuova console ancora non sono stati lanciati, ma molte software house hanno presentato degli aggiornamenti che permettono di aumentare la risoluzione e la qualità delle immagini. Al momento il risultato migliore è quello di Uncharted 4: infatti, il videogame sviluppato da Naughty Dog raggiunge una risoluzione di 1440p, molto vicina a quella supportata dalla PlayStation 4 Pro. Il risultato è notevole e il gioco sembra prendere vita: colori più dinamici, ambientazioni uniche e la fluidità del gioco non sembra risentirne. Altri videogame che hanno beneficiato di un aggiornamento sono The Last of Us, che nonostante abbia qualche annetto sulle spalle ne esce rinvigorito, mentre The Rise of Tomb Raider può essere una vera e propria sorpresa per gli appassionati del genere (il nuovo formato 4K ne migliora le dinamiche gioco). Inoltre, anche i giochi sviluppati per il PlayStation VR presentano dei miglioramenti (Driveclub offre un'esperienza di guida più reale). Per i primi videogame sviluppati appositamente per la nuova console sarà necessario aspettare i primi mesi del 2017: grande attesa intorno a Horizon: Zero Down, pronto a sfruttare a pieno la potenza grafica della PlayStation 4 Pro.
I fan potranno acquistare la PlayStation 4 Pro dal 10 novembre a un prezzo consigliato di 409,99 euro. È molto probabile che le grandi catene lanceranno dei bundle comprensivi di alcuni videogame già ottimizzati per la risoluzione 4K.