Se volevate sapere come saranno i laptop e computer portatili del futuro, avreste dovuto seguire con molta attenzione l'evento organizzato da Asus in occasione del Computex 2018. Il produttore taiwanese, da tempo tra i produttori più affidabili e prolifici del settore, ora vuole affermarsi anche come il più innovativo, così da rafforzare ulteriormente la propria posizione su un mercato particolarmente competitivo. Per farlo, ha approfittato dell'evento "casalingo" (il Computex si svolge sull'isola di Taipei), nel corso del quale ha mostrato alcuni dispositivi che arriveranno sul mercato nei prossimi mesi e un prototipo di laptop a intelligenza artificiale.
Quest'ultimo, ribattezzato al momento come Project Precog, è senz'altro la novità Asus più interessante: dotato di due schermi, può essere utilizzato in quattro differenti configurazioni e, sfruttando un'architettura hardware basata sulla Vision Processing Unit Movidius di Intel, è in grado di eseguire algoritmi di intelligenza artificiale pensati per migliorare l'esperienza d'utilizzo dell'utente. Il Precog, però, non è l'unico notebook dual-screen convertibile presentato dal produttore taiwanese. Sul palco del Computex, infatti, sono apparsi anche altri dispositivi dotati di due display, anche se meno "estremo" rispetto al Precog.
Partiamo proprio da questi ultimi, gli Asus ZenBook Pro da 15 e 14 pollici. Come lascia intendere anche il nome, si tratta dei notebook top di gamma della casa taiwanese, dotati di specifiche tecniche da primi della classe. Basta leggere la scheda tecnica ZenBook Pro 14 e scheda tecnica ZenBook Pro 15 per capire che il produttore taiwanese punta con forza su questi due dispositivi per conquistare un "posto al sole" nella fascia alta del mercato.
L'aspetto che maggiormente interessa, al di là delle specifiche da top di gamma, è la presenza di un display touchscreen da 5,5 pollici e risoluzione FullHD al posto del touchpad. Insomma, una sorta di smartphone – senza connettività alla rete dati – impiantato nel cuore del laptop e personalizzabile dall'utente. Nello SCreenPad (questo il nome dato al piccolo schermo) potranno girare applicazioni "leggere" come il calendario, calcolatrice, controller per riproduttore musicale e molto altro ancora. In modalità ScreenPad (basterà premere F6 per attivarla e disattivarla) molti dei comandi di Word ed Excel saranno direttamente accessibili dallo schermo, così come i controlli per YouTube e altri tasti per facilitare l'accesso a funzioni chiave del dispositivo. Insomma, una risposta alla barra OLED dei MacBook Pro di Apple ma, di primo acchito, più utile e funzionale.
Nel corso del Computex, Asus ha tolto i veli anche dai suoi "medio gamma", i VivoBook S15 e VivoBook S14. Medio gamma, ovviamente, se paragonati con gli ZenBook Pro: anche nel caso dei VivoBook, infatti, le specifiche tecniche sono di altissimo livello. Entrambi i portatili montano CPU Intel Core di ottava generazione (configurazioni disponibili con i5 e i7), scheda video dedicata e fino a 16 gigabyte di RAM. L'aspetto più interessante dei due VivoBook presentati al Computex 2018, però, è la loro maneggevolezza: dal peso inferiore ai due chilogrammi (rispettivamente 1,8 kg e 1,4 kg), il VivoBook S15 e il VivoBook S14 sono spessi appena 18 millimetri e hanno cornici ridottissime (i display occupano oltre l'80% della superficie del lato loro "dedicato").
Ampio spazio è stato dedicato anche al VivoBook Flip 14, un notebook dual-screen convertibile dedicato a chi è sempre in movimento ed è alla ricerca di una macchina in grado di accompagnarlo dal primo all'ultimo minuto della giornata lavorativa. Dotato di processori Intel Core i7 di ottava generazione, ha un profilo di appena 17,6 millimetri, schermo touchscreen (con pennino Asus Pen) ruotabile di 360° e peso di appena 1,5 chilogrammi.
Il grande protagonista, per quanto inatteso, è stato però il Project Precog. Il notebook dual-screen convertibile (come nel caso del VivoBook Flip, lo schermo può ruotare di 360°) si distingue da altri dispositivi simili oggi in commercio per la presenza di un secondo schermo touchscreen al posto della tastiera. Grazie agli algoritmi di intelligenza artificiale integrati e alla tecnologia Vision Processing Unit Movidius di Intel, la webcam del dispositivo "spia" la posizione delle nostre mani per far apparire una tastiera virtuale sotto le nostre dita e migliorare l'esperienza d'uso generale del computer.
Ovviamente, lo schermo inferiore non sarà utilizzato solo a mo' di tastiera virtuale (altrimenti, sarebbe piuttosto inutile). A seconda del software che si sta utilizzando, nella parte inferiore appariranno comandi veloci e altre informazioni utili per lo svolgimento del nostro lavoro. Lo spazio inferiore, inoltre, potrà essere personalizzato, così da visualizzare altri applicativi da utilizzare in contemporanea con il principale, che girerà nella metà superiore del notebook.
11 giugno 2018