Facebook con l’annuncio del cambio di nome in Meta ha di fatto aperto la strada alla corsa al metaverso, uno spazio virtuale dove poter accedere con il proprio avatar e vivere l’Internet 2.0. Un passo che apre all’evoluzione della rete e del modo in cui ne facciamo uso, che non ha lasciato indifferenti i big dell’hi-tech. A pochi giorni dall’annuncio di Mark Zuckerberg, è arrivato l’evento ignite 2021 di Microsoft, che ha presentato il suo Metaverso in arrivo nel 2022. Il colosso di Redmond metterà nel 2022 a disposizione degli utenti la piattaforma Microsoft Mesh per Teams, tramite cui si potrà accedere al metaverso usando un visore per la realtà aumentata. Ecco cos’è il metaverso di Microsoft e cosa aspettarsi.
Ogni azienda che utilizza la piattaforma Mesh potrà creare i propri spazi virtuali, così da organizzare riunioni aziendali, ricevere i clienti, fare formazione: insomma, permettere ai dipendenti di socializzare anche mentre sono in smart working.
Altro obiettivo importante è abbattere le barriere linguistiche: Microsoft sta lavorando a un sistema di traduzione automatica che permetta alle persone di interagire nel metaverso anche se parlano lingue diverse. Per poter godere a pieno degli spazi virtuali, la soluzione migliore è quella di dotarsi dei visori VR, che permettono di avere un’esperienza totalmente immersiva. Anche Microsoft propone il suo visore per la realtà aumentata: l’HoloLens 2, destinato soprattutto ai lavoratori e il cui costo parte dai 3899 euro.
Un cyberspazio formato da tanti spazi virtuali differenti, dove le persone possano incontrarsi come in una piazza digitale.
Un sogno che prende forma per il fondatore di Facebook, che ha annunciato il cambio di nome della sua compagnia in Meta, la cui divisione Reality Labs sviluppa software e hardware di largo consumo, come il visore VR Oculus Quest per entrare negli spazi virtuali. La corsa al metaverso è iniziata e Microsoft non si è fatta di certo trovare impreparata, annunciando l’arrivo nel 2022 della piattaforma Mesh per Teams. Le due compagnie big tech lavorano per costruire Internet 2.0 e possono contare su miliardi di utenti in tutto il mondo. Facebook e Instagram possono contare su un bacino di miliardi di utenti attivi al giorno, mentre Microsoft conta milioni di utenti giornalieri su Teams e office: un popolo di internauti pronti al balzo nel cyberspazio e a diventare avatar 3D e abitanti del metaverso.