Rispetto a molte altre aziende del sud-est asiatico, ha una storia che affonda le proprie radici negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale. Una storia fatta di successi e record, di innovazioni e grandi prodotti (Smart TV e smartphone su tutti). Oggi LG è una delle più grandi aziende al mondo con un fatturato che nel 2020 ha registrato oltre 56 miliardi di dollari di ricavi dal solo comparto elettronica
La produzione e la commercializzazione di questi prodotti, però, rimase limitata la mercato coreano e del sud-est asiatico, sino a metà anni '90, quando dalla fusione della Lak-Hui e della GoldStar nacque la LG.
Dalla riorganizzazione societaria nacquero cinque comparti produttivi: la LG Chemical, la LG Electronics, la LG Display, la LG Telecom e Zenith.
Nel 2001 arriva il momento dello sbarco in Europa: LG inizia ad esportare i primi dispositivi GSM in Italia e Russia (oltre ad espandersi sul mercato asiatico, iniziando le esportazioni anche in Indonesia), che fungeranno da vero e proprio banco di prova per l'intero mercato del Vecchio Continente.
Le vendite sono così soddisfacenti che nel 2003 è il turno del Regno Unito e altre nazioni europee. I prodotti del marchio coreano conquistano sempre più consumatori e nel 2005 LG balza direttamente al quarto posto della classifica dei maggiori produttori mondiali di telefonini e smartphone. In questo stesso anno, LG entra a far parte della prestigiosa graduatoria Top 100 global brand.
Le cose, però, sono andate diversamente: alcune scelte commerciali non esattamente azzeccate, il mancato successo di modelli top di gamma (come lo LG G5, ad esempio) e l'arrivo sul mercato di produttori cinesi (vedi Huawei) ha fatto sì che l'azienda sudcoreana perdesse il suo hype. Da aggiungere: LG, l’addio agli smartphone Dopo aver subito gravi perdite nel segmento di settore dedicato alla telefonica, ad aprile 2021 LG ha deciso di chiudere definitivamente i battenti del settore dedicato agli smartphone. Con oltre 3,7 miliardi di euro di perdite operative, accumulate nei sei anni precedenti, l’azienda ha deciso di interrompere la discesa tirando definitivamente i remi in barca per dedicarsi alle operazioni negli altri settori in cui è stata finora vista tra i protagonisti.
Nonostante fossero diversi i progetti in cantiere per l’azienda, la decisione finale è stata quella di mettere un punto per evitare eventuali ripercussioni sull’intero brand dedicato ai prodotti elettronici di consumo. A gravare ancora di più su una situazione già difficile a causa del rosso, è stata anche la carenza di processori che non ha consentito di spingere in maniera decisa sull’acceleratore in un momento così difficile come quello scatenato dalla pandemia che, a partire dai primi mesi del 2020, ha colpito l’intero pianeta.
Difficoltà nel reperire la componentistica e, di conseguenza, impossibilità di lanciare sul mercato nuovi modelli, ha definitivamente dato il colpo di grazia alla divisione più in difficoltà dell’azienda.
Come i propri competitor, anche la casa di produzione sudcoreana ha dovuto rivedere i propri piani di business, ripensando completamente le tabelle di marcia per i lanci dei dispositivi in progetto. A nulla è però valso il periodo di pausa, in cui la presentazione al CES 2021 del primo pieghevole dell’azienda aveva fatto ben sperare in una ripresa con un modello dal ridimensionamento dello schermo completamente unico: un dispositivo dal display arrotolabile, primo del suo genere.
I piani sono andati inevitabilmente in maniera differente. Con una presenza sul mercato pari a uno striminzito 2% - anche davanti i risultati portati a casa in passato - e perdite di miliardi, LG ha preferito abbandonare la produzione dei telefonini. Come spiegato però dalla stessa azienda, lo stretto rapporto con il mondo del mobile non viene del tutto abbandonato. Infatti, tecnologie fondanti del settore (come il 5G, una su tutte, e il suo futuro) che potrebbero essere applicate ad altre aree di interesse, continueranno a essere sviluppate.
L'idea di base in casa LG è quello di trovare nuove applicazioni in altrettanti settori.
Tra questi, come citati da LG stessa, l’azienda punterà alla produzione di componenti per i veicoli elettrici, sistemi connessi e smart home, robotica e intelligenza artificiale, così come piattaforme e servizi che, nel tempo, continueranno a tenere alto il marchio LG.