La ricerca di informazioni, soprattutto in rete, racchiude un’enormità di segreti che attendono solo di essere scoperti: sono miliardi i siti disponibili che contengono dati, riferimenti e dettagli sui più disparati argomenti. Eppure, tra questi ce n’è uno che, nonostante le continue mutazioni a cui è soggetto web, ha l’obiettivo di conservare tutto lo scibile umano. Stiamo parlando della Libreria di Babele: ma di cosa si tratta e coem funziona veramente?
Poiché è impossibile conservare tutti i libri e i testi prodotti dall’umanità, la Libreria di Babele utilizza un particolare sistema per i suoi contenuti.
Alla base di questa libreria vi è, infatti, non un vero e proprio archivio ma un generatore casuale simile a quello integrato nei motori di ricerca: con questo sistema gli utenti hanno l’opportunità di ricercare alcune parole o frasi specifiche all’interno del pantagruelico archivio, le quali vengono restituite dal motore interno con tanto di possibilità di consultazione delle pagine specifiche. Ed è proprio l’algoritmo utilizzato che consente di ricreare sempre i medesimi testi per tutti i lettori, con la stessa indicizzazione e ricercabili sia attraverso il box di ricerca che tramite l’esplorazione diretta del sito web. Appare dunque evidente come non si tratti di un vero raccoglitore di libri già pubblicati e pronti alla lettura ma, piuttosto, di un generatore di testi con delle regole ben precise a governarlo. Con la formula utilizzata, Basile sostiene di aver riprodotto ogni singola pagina esistente della lunghezza di 3200 caratteri.
La sensazione alla prima visita è quella che si prova in un luogo, al di fuori degli schermi. Si entra in punta di piedi per non rompere l’incantesimo che lo domina.
Se nel libro di Borges gli uomini si affannavano per individuare il libro della Verità, sfogliando ossessivamente le pagine dei tomi conservati all’interno delle stanze da cui erano circondati, qui tutto diventa più semplice grazie al campo di ricerca. Integrato nell’interfaccia del sito, permette di selezionare in maniera mirata una parola o una frase, estraendola da uno specifico libro conservato sugli scaffali. In alternativa, l’archivio permette all’utente di consultare un libro specifico, inserendo le coordinate numeriche oppure cliccando sulla rappresentazione grafica a disposizione. Questa libreria digitale dal fascino surreale, dunque, non può essere considerata come una vera e propria collezione di ebook online già pubblicati e pronti alla lettura. Piuttosto, va trattata come un affascinante esperimento tra cui curiosare alla ricerca di ispirazione e, perché no, di qualche interessante guizzo nascosto tra le pagine dei volumi.
Sono talmente tante le informazioni in essa contenute che risulta impossibile avere la totale certezza di ciò che si ha potenzialmente tra le mani.
Il fascino di questo gioco digitale, dunque, è proprio qui, in questo suo intrinseco valore a cui solo il lettore più attento può dare un vero e proprio significato. Nulla toglie, però, la possibilità di sfruttare queste infinite stringhe per trovare ispirazione creativa, magari durante la scrittura, o attraverso tentativi che potrebbero permettere di decifrare le complesse sequenze di lettere apparentemente senza senso (o, addirittura, dare loro un senso). Sta al lettore trovare la giusta chiave di lettura, senza fermarsi alle apparenze durante il primo approccio a questo immenso luogo magico.