L'uscita dell'iPhone 8 prima e dell'iPhone X poi hanno focalizzato l'attenzione della stampa e degli utenti solamente sui due nuovi dispositivi Apple. In realtà, insieme ai melafonini, Apple ha lanciato anche una novità a livello software che potrebbe cambiare la vita delle persone nei prossimi anni: le applicazioni a realtà aumentata. Non vogliamo sembrare troppo sensazionalistici, ma le app AR promettono grandi cambiamenti nel mondo della tecnologia. E non è un caso che anche le altre grandi aziende dell'hi-tech si stanno muovendo in questa direzione realizzando contenuti in realtà aumentata e piattaforme per sviluppare app AR. Un esempio? La piattaforma ARCore di Google o i filtri animati da applicare sulle immagini per le storie di Instagram e di Facebook. Ma a muovere i primi passi all'interno del mondo della realtà aumentata è stata Apple.
Le novità che abbiamo potuto apprezzare con l'uscita dell'iPhone X erano state anticipate dall'azienda di Cupertino durante l'annuale conferenza dedicata agli sviluppatori. Al WWDC 2017 di San Josè, oltre all'HomePod, Apple presentò anche iOS 11 e ARKit, la piattaforma per sviluppare le applicazioni in realtà aumentata. Le software house hanno avuto tempo da giugno a settembre per realizzare le loro prime app AR e i risultati sono stati abbastanza buoni. Ma con la presentazione dell'iPhone X le carte in tavola sono nuovamente cambiate: i sensori che formano la TrueDepth Camera aprono nuovi orizzonti per gli sviluppatori. Non a casa a ottobre 2017 Apple ha pubblicato un articolo sul sito dedicato ai programmatori dove li invitava a provare ARKit e i nuovi strumenti presenti sull'iPhone X. Secondo alcuni analisti sul fronte della realtà aumentata Apple sarebbe avanti rispetto alla concorrenza di almeno 2 anni. Ma aziende come Google e Facebook non stanno di certo a guardare.
Mentre il mondo spinge per la realtà virtuale, Apple va controcorrente e decide di puntare su quella aumentata. E nei prossimi anni le cose non dovrebbero cambiare, è stato lo stesso Tim Cook ad affermare che l'azienda di Cupertino continuerà a investire nella realtà aumentata. Non a caso si vocifera che Apple sia pronta a lanciare entro un paio di anni degli occhiali a realtà aumentata: tutto il lavoro fatto in questi anni servirà a realizzare un visore AR.
Ma torniamo con i piedi per terra e parliamo delle applicazioni a realtà aumentata. Nell'articolo pubblicato da Apple sul blog dedicato agli sviluppatori, l'azienda di Cupertino invita le software house a sviluppare dei contenuti ad hoc pensati per la TrueDepth Camera. L'esempio da cui partire sono le animoji, le emoticon animate presenti per il momento solamente sull'iPhone X. Le aziende potrebbero realizzare delle applicazioni sfruttando la stessa tecnologia che è alla base delle animoji. Se Pokemon Go ha mostrato agli utenti tutte le potenzialità della realtà aumentata, questo step ulteriore può aprire sentieri inesplorati.
L'uscita sul mercato dell'iPhone 8 e dell'iPhone X è coincisa con il boom delle applicazioni AR sull'App Store. Numericamente non sono ancora molte, ma le software house hanno assicurato che nei prossimi mesi il trend si invertirà. E il motivo è abbastanza semplice: le applicazioni per la realtà aumentata non sono disponibili solamente sugli ultimi due melafonini, ma su tutti gli iPhone dal 6S in poi. E anche sull'iPad Pro e sull'iPad da 9.7 pollici uscito nel 2017. Ed è proprio sui tablet che Apple punta. Grazie a uno schermo più grande, i contenuti AR potranno essere apprezzati meglio dagli utenti.
Un filone che potrebbe convincere molti utenti a scaricare applicazioni in realtà aumentata è quello riguardante il mondo del lavoro. Un primo assaggio lo si è già avuto con Graphmented, un'app che permette di visualizzare i grafici in realtà aumentata. Il funzionamento è molto semplice: basta caricare all'interno dell'applicazione un database e automaticamente si avranno dei grafici in 3D. L'applicazione ha avuto un buon successo e permette alle aziende di realizzare delle presentazioni immersive e coinvolgenti. Graphmented supporta sia i dataset caricati su iCloud, sia quelli presenti su altri servizi di cloud storage (Dropbox, Google Drive).
Graphmented è un'eccezione nel panorama delle applicazioni AR. Finora le software house si sono concentrate soprattutto sui videogame o su applicazioni che potessero intrattenere l'utente. Ecco alcune delle migliori app AR presenti sull'App Store.
23 novembre 2017