Google si è imposto negli anni come il più usato motore di ricerca al mondo, dove le pagine dei risultati (SERP) permettono agli utenti di trovare le informazioni che cercano. Di anno in anno, l’algoritmo che sonda il web e fornisce i risultati della ricerca è stato affinato dal colosso di Mountain View, che ora si prepara a lanciare un nuovo algoritmo: MUM. L’obiettivo di MUM è fornire informazioni approfondite per le ricerche più complicate in pochi passaggi, in modo da dover utilizzare meno query per arrivare alle risposte che si desiderano.
Il nuovo algoritmo è ispirato agli esperti in carne e ossa, come medici o avvocati, che su un singolo argomento di loro esperienza potranno fornire informazioni esaurienti ed esaustive.
Questo è possibile grazie al fatto che MUM è un’intelligenza artificiale in grado di comprendere e generare il linguaggio, cercando parole chiave e analizzando il contesto per capire quali sono le informazioni più attinenti. Al momento l’algoritmo è in fase di test e una volta completati, andrà a sostituire il precedente BERT, per una SERP che sia significativa. Ecco quali sono le implicazioni per le ricerche online.
Con MUM sarà possibile realizzare delle nuove pagine SERP dove i risultati della ricerca sono organizzati in modo da fornire a una specifica domanda o query le informazioni più dettagliate possibili, come se le domande fossero rivolte direttamente a un esperto del settore. Big G è riuscito così nell’impresa di portare l’IA a un livello di comprensione quasi umano, celandola dietro all’interfaccia del motore di ricerca.
Nayak spiega infatti che, prima di trovare una risposta complessa, l’utente potrebbe inserire fino a 8 ricerche su Google.
La differenza con MUM è proprio in questo: il nuovo algoritmo dovrà elaborare i diversi risultati in base ai contesti con una sola query, così da fornire una risposta esaustiva che intercetti e soddisfi tutte le curiosità dell’utente, come farebbe un esperto di escursionismo se interpellato, fornendo informazioni sulle differenze di altitudine, percorso, preparazione fisica e anche attrezzature che serviranno per la scalata.
MUM è il primo algoritmo usato da Google che non sarà solo in grado di comprendere il linguaggio, ma anche di generarlo, fornendo agli utenti testo e immagini coerenti che diano tutte le risposte del caso.
L’introduzione di MUM avrà sicuramente dei risvolti positivi per gli utenti, mostrando tutta la potenza dell’IA, ma produrrà un contraccolpo nel settore dell’ottimizzazione dei contenuti per i motori di ricerca, la SEO. Il nuovo algoritmo riscriverà sicuramente le regole del gioco, richiedendo di adottare nuove soluzioni per il posizionamento dei siti web e dei contenuti, portando a un’evoluzione nel modo in cui ci si approccia alle ricerche online.