Gli stealth d'avventura non godono di buona popolarità: non tanto per la qualità dei videogame disponibili (Metal Gear Solid V: The Phantom Pain solo per citarne uno), ma quanto per la complessità del gameplay. Solitamente l'utente medio quando decide di accendere la console o il computer non ha molta voglia di iniziare a pensare a come risolvere un determinato enigma o studiare la migliore strategia d'attacco per stanare il boss e uccidere le sue guardie senza che nessuno se ne accorga. Ma nonostante questa ritrosia esiste una bella fetta di appassionati che ogni anno aspetta un titolo che li farà emozionare, magari perdendo qualche ora di sonno per riuscire a capire come andare avanti, ma comunque saranno ore ben spese. In questo 2016 così ricco di sparatutto in prima persona e così avaro di stealth d'avventura è finalmente arrivato Dishonored 2, a quattro anni di distanza dal primo capitolo che aveva ricevuto recensioni più che positive.
Il nuovo capitolo prometteva di migliorare alcune dinamiche di gioco che nel primo non erano state sviluppate in modo eccelso e di offrire ai giocatori un gameplay se non rivoluzionato, quantomeno migliorato. E dalle prime ore di gioco qualche piccolo miglioramento si nota, anche se il solco seguito dai ragazzi di Arkane Studios è quello tracciato in Dishonored 1. Parlando invece della storia, i fatti narrati in Dishonored 2 sono ambientati quindici anni dopo la conclusione del primo capitolo: ma niente paura, anche coloro che non hanno mai giocato alla serie potranno capire chi sono i personaggi principali grazie al prologo introduttivo. Al centro della scena ci saranno sempre loro: Emily Kaldwin e soprattutto Corvo Attano, vero protagonista di Dishonored 1. Anche in questo secondo capitolo la storia si dipana intorno alle loro vicende e costringeranno il giocatore a effettuare delle scelte importanti che cambieranno l'evoluzione del gioco.
Il videogame è stato ben accolto dalla critica specializzata: la software house ha fatto un buon lavoro, anche se molto probabilmente alcuni giornalisti si aspettavano qualcosa di più. Nonostante i piccoli errori e le pecche, le recensioni su Dishonored 2 sono molto positive e i giudizi finali abbastanza buoni. Dishonored 2 non è sicuramente un videogame dedicato "ai gamer della domenica" ma a una specifica nicchia di appassionati: quelli del genere stealth d'avventura. Se volete scoprire cosa succederà questa volta a Emily Kaldwin e a Corvo Attano non vi resta che leggere la nostra recensione.
Dishonored 2 è ambientato a quindici anni di distanza dalla conclusione del primo capitolo: la piccola Emily Kaldwin è diventata una donna matura e amministra il proprio regno insieme al fido scudiero Corvo Attano. Emily è una regnante illuminata, in quindici anni è riuscita a risollevare le sorti delle proprie città e la corruzione è quasi del tutto sparita. Inoltre, gli scambi commerciali hanno ripreso vigore e tutto sembra andare per il meglio. Ma non è così. Un gruppo di complottisti sta preparando un colpo di stato e in pochi giorni riescono a sferrare il colpo finale. Il potere viene preso da Dalilah Kaldwin, una maga che si professa sorella della vecchia regnante e quindi naturale erede al trono. Per Emily e il fido Corvo Attano non resta che scappare e trovare rifugio ai confini dello stato. Ed è qui che finisce il prologo che ci permetterà di scoprire tutti i nuovi antagonisti e anche i vari aiutanti che incontreremo durante il nostro cammino. Appena si inizia a giocare il gamer dovrà effettuare quella che molto probabilmente è la decisione più importante di tutto Dishonored 2 e una delle poche novità introdotte nel gameplay: il giocatore potrà decidere di continuare l'avventura o con Corvo Attano o con la principessa spodestata. Una decisione non indifferente e che va a influire su tutte le dinamiche di gioco future.
Scelto il personaggio, il giocatore dovrà trasferirsi a Karnaca, capitale dell'isola di Serkonos e luogo dove si è progettato il colpo di stato che ha rovesciato il potere di Emily. Qui si farà la conoscenza di Luca Abele, governate dell'isola e manovratore di Dalilah alla quale ha fornito sia i soldi sia i soldati per uccidere la guardia reale. In questa isola Emily, coadiuvata da Corvo Attano, dovrà uccidere tutti la schiera di complottisti che ha bramato alle proprie spalle e indebolire il potere della nuova regnante. In queste fasi Dishonored 2 mette in mostra tutte le proprie potenzialità: nonostante sia uno sparatutto in prima persona, il videogame previlegia l'azione ragionata, l'uccisione senza tanto rumore in modo da passare inosservato. Ma soprattutto Dishonored 2 è un videogame che nasconde tantissimi segreti e trame secondarie che aprono a scenari del tutto inediti.
Il videogame nasconde un gioco all'interno del gioco. Ci sono due modi per affrontarlo, correre a testa bassa nella speranza di concludere il prima possibile l'obiettivo della missione o girovagare all'interno delle abitazioni alla ricerca di indizi e di missioni secondarie da portare a termine. La seconda scelta è sicuramente la più emozionante e permetterà di incontrare nuovi personaggi e di ricevere oggetti speciali che permetteranno di migliorare le proprie abilità a seconda del personaggio che si è scelto all'inizio. In questo modo per completare il videogame e tutte le missioni secondarie saranno necessarie almeno una trentina di ore.
A seconda del personaggio scelto, il gamer avrà a disposizione un arsenale piuttosto limitato e formato da alcune armi da fuoco sia a breve sia a lungo raggio, alcune armi bianche e infine delle granate per portare scompiglio tra le fila avversarie. Ma le vere armi da utilizzare saranno le sei diverse abilità che hanno a disposizione sia Emily Kaldwin sia Corvo Attante: qualità diverse che permetteranno di mettere in atto la strategia perfetta. Se quelle del fido scudiero sono le praticamente le stesse del capitolo precedente, le abilità speciali della regina spodestata sono totalmente nuove e danno la possibilità al giocatore di provare nuove dinamiche di gioco. Durante i combattimenti, oltre alle abilità speciali, ciò che farà veramente la differenza è l'utilizzo delle armi bianche: Dishonored 2 è un videogame che previlegia gli scontri in punta di fioretto rispetto alle munizioni della pistola. Il gamer non dovrà dare nell'occhio, potrà nascondersi dietro ai cespugli, studiare il movimento dei nemici, capire le abitudini delle ronde e colpire quando meno se lo aspettano. Dishonored 2 è in tutto e per tutto uno stealth d'avventura e non potrà non piacere agli amanti del genere.
Se il gameplay di Dishonored 2 alla fine dei conti regge abbastanza bene, il vero problema riguarda l'intelligenza degli avversari, soprattutto le ronde. Già nel primo capitolo l'intelligenza artificiale era stata messa sotto accusa dai gamer, ma Arkane Studios non sembra aver fatto passi in avanti, anzi tutt'altro. Nascondersi è veramente molto semplice e sembra che il cono visivo degli avversari sia molto limitato: infatti, basterà salire su un armadio per scomparire dalla circolazione e far tornare tutto nella normalità. Anche le reazioni dei cittadini sono molto particolari: spesso non notano una pistola in bella vista, ma si infuriano per una semplice spinta. Tutto ciò non fa bene a un videogame che presenta un gameplay veramente innovativo ma che perde un po' di qualità a causa di un'intelligenza artificiale non di assoluto livello.
Per quanto riguarda il comparto grafico, Dishonored 2 presenta un'ambientazione sviluppata nei minimi particolari e con una grande cura anche nei dettagli più insignificanti. La scelta delle musiche di sottofondo si abbina alla perfezione con le dinamiche del gioco e il doppiaggio dei dialoghi sono interamente in italiano.
Dishonored 2 non piacerà a tutti: presenta un gameplay molto particolare che privilegia il ragionamento all'azione, ma videogame di questo genere mancavano in un 2016 ricco di azione e sparatutto in prima persona (Battlefield 1, Call of Duty: Infinite Warfare e Titanfall 2). Per gli appassionati del genere è un titolo che non può mancare nella propria videoteca personale, per tutti gli altri può essere un primo approccio allo stealth d'avventura.