Imparare come proteggersi in caso di compromissione della password del Wi-Fi è molto più facile di quanto non si potrebbe immaginare. Ma al tempo stesso è molto importante non sottovalutare il rischio di furto.
Gli utenti che aprono (involontariamente) la loro connessione Internet ad hacker esterni si espongono a pericoli più o meno gravi. Si pensi in tal senso alla perdita di informazioni sensibili. Ma anche alla possibilità di installare programmi malevoli.
I segnali di pericolo a cui prestare attenzione sono diversi: ad esempio il rallentamento della connessione Internet. Ma anche l’arrivo di quei malfunzionamenti generici che rendono il proprio device lento e inutilizzabile.
Per monitorare le prestazioni del proprio dispositivo e della propria connessione Internet è possibile utilizzare strumenti differenti. A partire dagli speed test, fino ad arrivare alle scansioni antivirus o antimalware.
Il primo intervento da eseguire è un controllo accurato del router e della rete. In modo da poter estromettere eventuali dispositivi sconosciuti. Dopodiché diventa di fondamentale importanza cambiare la propria password, facendo attenzione a sceglierne una sufficientemente complessa.
Perdere l’esclusività della propria password Wi-Fi è molto più rischioso di quanto non si potrebbe immaginare. Anche perché gli hacker che si intromettono nelle reti altrui non lo fanno certamente per connettersi a sbafo.
Esistono almeno tre macro-categorie di pericolo potenziale a cui si affaccia un utente cui viene rubata la password del Wi-Fi. Il primo riguarda l’eventualità che l’hacker utilizzi la rete Internet in questione per accedere a siti, pagine o servizi a rischio.
Si pensi in tal senso alla possibilità di visitare portali illegali, o addirittura di eseguire transazioni finanziarie poco limpide. Il tutto utilizzando come base la connessione e di conseguenza l’identità di un utente inconsapevole.
Un altro aspetto da tenere in considerazione è il rischio di mettere a disposizione di un estraneo informazioni sensibili. A partire dai dati sulle proprie attività di navigazione. Fino ad arrivare ad eventuali credenziali memorizzate.
Infine l’accesso alla Wi-Fi altrui potrebbe permettere ad hacker particolarmente competenti di compromettere dispositivi e sistemi. Alcuni malintenzionati sono infatti in grado di sfruttare questo genere di falle della rete per diffondere programmi malevoli, dai virus ai trojan, passando per decine di malware più o meno pericolosi.
Il furto della password del Wi-Fi rischia spesso e volentieri di passare inosservato agli occhi dell’utente. Soprattutto nell’immediato. Ma per fortuna ci sono diversi segnali a cui prestare attenzione: fattori di rischio che dovrebbero quantomeno portare a un esame più approfondito.
Il primo sintomo di un possibile furto delle credenziali Wi-Fi è la lentezza della connessione Internet. Soprattutto nel caso in cui i requisiti minimi di velocità non soddisfino le richieste di una piattaforma o un servizio specifico.
Per monitorare le prestazioni di una connessione Internet, via cavo o Wi-Fi, è possibile ricorrere a diversi strumenti di misurazione. I più noti e diffusi in assoluto sono gli speed test.
Gli speed test analizzano le diverse connessioni a disposizione dal punto di vista di tre parametri: la velocità di download, la velocità di upload e la latenza.
Il consiglio in tal senso è abituarsi ad eseguire speed test costanti a prescindere. In modo tale da avere dei valori di riferimento a cui fare affidamento. E riuscire a individuare rapidamente eventuali cali delle prestazioni.
Un altro segnale di allarme a cui prestare particolare attenzione è la presenza di malfunzionamenti imprevisti, non necessariamente legati al Wi-Fi.
Il rischio in questo caso è che un malintenzionato abbia sfruttato la fragilità della rete per diffondere malware di vario genere nel dispositivo. Una minaccia che andrebbe estirpata nel minor tempo possibile.
Imparare come proteggersi dal furto della password Wi-Fi può significare tante cose. Da una parte abilitare tutta una serie di misure di protezione preventiva. Dall’altra imparare a risolvere eventuali crisi in breve tempo.
Nel caso in cui si riscontri un furto delle credenziali Wi-Fi, la prima cosa da fare è estromettere potenziali intrusi dalla propria rete. Per raggiungere questo risultato bisogna partire dal proprio router.
I router più diffusi, specie quelli distribuiti dagli operatori telefonici, possono essere monitorati digitando sul proprio browser un indirizzo IP specifico: 192.168.1.1 o 192.168.2.1.
A questo indirizzo è possibile visualizzare diverse informazioni relative il router e la rete: una su tutte il codice MAC dei dispositivi connessi. Questo controllo permette di individuare rapidamente device sconosciuti e di estrometterli dalla rete con il più semplice dei clic.
Nel caso in cui l’indirizzo IP di cui sopra non funzionasse, potrebbe essere necessario ricorrere a una rete mesh o, in alternativa, utilizzare eventuali software proprietari legati al router o all’operatore telefonico che fornisce i servizi Internet.
La seconda tipologia di intervento ha a che fare sia con la risoluzione di problemi che con la prevenzione e riguarda la sostituzione della propria password.
In entrambi i casi è importante ricordarsi di selezionare una password sufficientemente complessa, tenendo conto di almeno due aspetti. Il primo ha a che fare con la composizione della password. Il secondo con la sua ricorrenza.
Una password viene considerata complessa nel momento in cui è composta da un numero sufficientemente alto di caratteri alfanumerici: ciò vuol dire lettere, numeri e caratteri speciali.
È consigliabile evitare di utilizzare parole di senso compiuto, nomi propri o date sensibili (il compleanno su tutte). Così come è consigliabile evitare di utilizzare la stessa password su credenziali diverse.
Per saperne di più: Come si scrive, cosa si intende e come funziona il WiFi