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La storia di Netflix

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Capace di rivoluzionare il rapporto tra utente e televisore, ha favorito la diffusione dello streaming di film e serie TV

Netflix

Con oltre 65 milioni di utenti (con la soglia dei 70 milioni di sottoscrizioni sempre più vicina) Netflix è il fenomeno tecnologico, televisivo e comunicativo del 2015. La società statunitense, nata dall'idea di Reed Hastings informatico laureatosi a Stanford, ha modificato l'interazione tra l'utente e il televisore, dando corpo e forma alla tendenza dei film streaming.

Nel 2007 Netflix lancia una piattaforma che, dietro il pagamento di un abbonamento mensile, offre la possibilità all'utente di vedere film e serie tv direttamente online, scegliendo il proprio programma preferito dalla libreria messa a disposizione dal servizio. In poco più di otto anni Netflix è riuscita ad affermarsi come uno dei più importanti player televisivi del mondo, comprando e producendo serie tv e film che hanno fatto incetta di statuette ai Golden Globe, rassegna che premia i migliori prodotti cinematografici dell'anno. Dopo  un lungo tira e molla, il 22 ottobre 2015 Netflix Italia ha lanciato il servizio anche nel Bel Paese, continuando la sua politica di espansione in tutto il mondo.

I primi anni e la lotta con Blockbuster

 

 

Netflix nasce nel 1997 da un'idea di Reed Hastings, ingegnere informatico laureato a Stanford da poco "disoccupato" dopo aver venduto la sua Pure Software, società esperta in debugging, a Rational Software. Netflix nasce come servizio per il noleggio di DVD, VHS e videogiochi tramite Internet: dopo essersi collegato al portale Internet, l'utente può scegliere il film o videogame tra quelli disponibili e attendere l'arrivo via posta del prodotto. Il costo per il noleggio di un film o un videogame è di circa sei dollari, comprese le spese di spedizione.

Nei primi anni il progetto stenta a decollare: nel 1999 si decide di cambiare le modalità di pagamento per dare una scossa alla piattaforma. L'utente per poter accedere al servizio deve pagare un abbonamento mensile e potrà affittare film e videogames senza alcun limite numerico. In quel momento il mercato delle videocassette in affitto è nelle mani di Blockbuster, che con i suoi negozi riesce a coprire quasi interamente tutto il suolo statunitense. Nel 2000 Netflix si offre a Blockbuster per cinquanta milioni di dollari, ma il colosso statunitense rifiuta l'offerta. Dopo quindici anni, l'azienda di Reed Hastings ha quasi settanta milioni di abbonati e ricavi per 1,7 miliardi di dollari, mentre Blockbuster è fallita.

Gli anni del boom e dello sbarco in borsa

 

 

Dopo l'approccio fallito con Blockbuster, Reed Hastings decide di investire maggiormente nell'azienda e, grazie anche alle sue capacità di informatico, sviluppa un algoritmo che riesce a predire i gusti del pubblico, facilitando l'azienda durante la stipula degli accordi commerciali per l'acquisto di nuovi prodotti. Nel 2002 Netflix fa il suo sbarco a Wall Street: il prezzo fissato per ogni azione è di circa quindici dollari (il 26 agosto 2015 il titolo ha raggiunto il suo valore massimo, sfiorando i 130 dollari ad azione). Nel 2003 l'azienda per la prima volta riesce a chiudere un bilancio in attivo e nel 2005 supera la quota di quattro milioni di abbonati. Ogni utente può scegliere tra 35.000 diversi titoli tra film e serie tv e Netflix spedisce oltre un milione di DVD al giorno.

L'inizio di una nuova era

 

 

Dopo aver spedito il miliardesimo DVD in giro per gli Stati Uniti (febbraio 2007), Netflix decide di cambiare pelle: all'affitto di film e serie tv è affiancata una piattaforma per lo streaming dei prodotti cinematografici. La modalità è la stessa: un utente paga un abbonamento mensile e può guardare online, sul sito di Netflix, tutti i film e le serie tv che vuole senza nessun limite. In un primo momento la piattaforma diventa un ottimo volano per diffondere film di case di produzioni indipendenti che trovano poco spazio nelle sale cinematografiche. Per aumentare il numero degli abbonati Netflix stringe accordi commerciali con i principali network televisivi statunitensi: nel 2008 acquista le fiction e i film prodotti dalla Starz, televisione via cavo famosa per la qualità dei prodotti. Nello stesso anno, Netflix lancia il suo servizio sulle console e sulle smart tv. In soli due anni il numero degli abbonati passa da otto a venti milioni e la società decide di fare il grande passo: uscire dai confini statunitensi per conquistare il mercato mondiale.

L'arrivo in Canada e House of Cards

 

 

Il progetto di espansione internazionale prende piede: il 22 settembre 2010 Netflix fa il suo ingresso in territorio canadese con un'offerta che prevede film streaming e serie tv a soli 7,99 dollari. Nello stesso anno la società stringe ulteriori accordi con altre case di produzione, tra cui la Paramount. Con oltre venticinque milioni di utenti nel solo suolo statunitense, Netflix decide di investire parte dei suoi ricavi nella produzione originale di serie tv e film. L'inizio è stupefacente: nel marzo del 2011 la piattaforma acquista i diritti di House of Cards, una serie tv basata sull'omonima trilogia dello scrittore inglese Michael Dobbs che racconta il dietro le quinte della politica britannica. Il progetto è affidato a David Fincher, regista di Fight Club e del Curioso Caso di Benjamin Button, che già da qualche anno pensava ad un adattamento dell'opera proponendo l'idea ai maggiori network statunitensi.

Netflix non ha problemi ad acquistare la serie "a scatola chiusa": l'algoritmo di Reed Hastings non ha alcun dubbio sul futuro successo del politic drama ambientato a Washington. Tutti gli episodi della prima serie sono rilasciati nel febbraio del 2013 sulla piattaforma del servizio. L'utente collegandosi alla libreria può vedere uno dopo l'altro tutti i capitoli di House of Cards: il "binge watching" (la pratica di guardare dieci, quindici episodi consecutivamente, senza nesuna sosta) diviene una pratica diffusa tra milioni di americani. La serie tv ha talmente successo che è venduta in tutto il mondo e raccoglie svariati premi ai Golden Globe. L'immagine di Netflix cambia agli occhi di pubblico e critica: non solo Web tv, ma un'azienda capace di produrre titoli di qualità. Oltre a House of Cards, Netflix ordina la produzione di altre serie tv: Orange is the New Black e Arrested Development. Anche nel mercato cinematografico la società decide di sponsorizzare alcune produzioni e di lanciarle in esclusiva sulla propria piattaforma.

Lo sbarco in America Latina e Europa

Nel luglio 2011 Netflix annuncia il suo sbarco in America Latina, nella speranza di guadagnare pubblico tra le popolazioni di lingua spagnola. Purtroppo, anche a causa delle carenze delle infrastrutture, i progetti di espansione nell'America Latina vanno a rilento, consigliando all'azienda di rivedere i propri piani di espansione. Solamente nel 2012 il servizio arriva in Gran Bretagna e successivamente nei paesi nordici.

Tra il 2013 e il 2014 il servizio è presente in quasi tutti i paesi dell'Unione europea e continua a raccogliere premi e riconoscimenti con le sue produzioni. A ciò corrisponde anche un aumento del numero degli abbonati, arrivata a sfiorare quota cinquanta milioni. Gli ultimi a poter usufruire delle serie tv prodotte dall'azienda statunitense sono Portogallo e Italia (22 ottobre 2015).

Alla conquista del mondo

Dopo l'Europa, nel 2016 Netflix è andata alla conquista del mondo: il 6 gennaio, durante il Ces 2016, Reed Hastings ha annunciato lo sbarco di Netflix in altri centrotrenta paesi, superando quota centonovanta. Inoltre, alle diciassette lingue già presenti sono state aggiunte l'arabo, il coreano, il cinese semplificato e il cinese tradizionale, per regalare ai propri clienti un'offerta sempre più ricca. Nel 2016 la società ha prodotto trentuno nuove serie, venti film e documentari per tutta la famiglia, insidiando le grandi case cinematografiche statunitensi nella produzione originale di materiale audiovisivo.

A cura di Cultur-e
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