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Wikipedia e Coronavirus: cosa è successo durante la pandemia

Anche la pagina web di Wikipedia è tra le vittime del Coronavirus: luogo di dispute tra complottisti e chi cercava informazioni attendibili. Cosa è successo

wikipedia coronavirus

Dai primi segni, la pandemia da coronavirus si è diffusa rapidamente nel mondo, senza risparmiare alcuna nazione. Oltre a colpire più di 180 milioni di persone, neanche la rete è rimasta incolume dal suo duro attacco. Wikipedia, l’enciclopedia libera di internet, è stata una delle sue principali vittime: le sue pagine hanno assunto il ruolo di campo di battaglia, con alterne fortune per la sponda dell’ala più complottista e coloro che hanno deciso di mettersi al servizio della chiarezza delle informazioni Covid-19.

Wikipedia e il coronavirus: l’antefatto

wikipedia coronavirusTutto è partito dallo stramonio, una pianta dal fiore profumato che produce frutti dalla forma sferica. Improvvisamente, e priva di alcun supporto scientifico, l’utilizzo del suo frutto appuntito (peraltro particolarmente somigliante al coronavirus) quale cura del Covid-19 è diventata virale su TikTok, conseguentemente a un video che ne decantava il potere a partire dal seme.

Sebbene ora sia nota non solo la sua incapacità di contrastare il virus, ma anche la sua tossicità, in poche settimane un villaggio indiano, Baireddipalle, è stato preso dalla febbre dello stramonio, facendo finire 12 abitanti in ospedale a causa di un avvelenamento causato dagli alcaloidi presenti nell'olio ricavato dai semi. Quando la dottoressa Netha Hussain di Kerala, India, ha scoperto la clip il suo primo pensiero è stato di redigere un elenco dei metodi inutili contro l’infezione da Sars-CoV-2 e pubblicarlo su Wikipedia. Con una decennale esperienza da contributore, e una conoscenza medica legata alla sua professione, il medico si è lanciato nell’operazione, seguito da un gruppo di ben 97mila volontari in ogni angolo del globo.

Wikipedia e il coronavirus: i numeri del monitoraggio

wikipedia coronavirusCon un monitoraggio costante e un processo di revisione su tutti gli sviluppi del virus, il team è riuscito a tenere gli occhi puntati sulle numerose pagine riferite alla terribile patologia. Dalle timeline alle varianti, tantissime sono state le evoluzioni che nell’ultimo anno e mezzo hanno fatto la propria comparsa tra i contenuti prodotti e inseriti nell’indice del sito web.

Altro dettaglio, la lotta contro la disinformazione che, al pari del virus, si è propagata non soltanto su Wikipedia ma sul web intero.

Il merito della dottoressa Hussain e dagli editor, in linea con le policy della piattaforma, ha permesso il controllo di una quantità enorme di modifiche, quantificate in un numero di circa due aggiornamenti al minuto sui lemmi legati al Covid. Un combattimento ai più invisibile ma che ha aiutato a contenere le notizie infondate, le teorie cospirazioniste e quanto di non certo e verificato che poteva dilagare in una manciata di istanti generando caos tra i lettori.

Wikipedia e il coronavirus: dov’è nato?

wikipedia coronavirusSe al di fuori del web uno dei quesiti che più ha tenuto con il fiato sospeso è stato quello sull’origine del Covid, in rete non è stato differente. Da dove è arrivato il virus? Si tratta di un elemento presente in natura, portato dai pipistrelli, o prodotto artificialmente in un laboratorio cinese? Le speculazioni sul delicato aspetto non sono mancate, raggiungendo Wikipedia. Con il passare dei mesi e un rafforzamento delle ipotesi collegate a una genesi artificiale del Covid-19, Wikipedia si è trasformata in un luogo di scontro, rendendo la situazione ancora più complessa a seguito delle indagini svolte per conoscere meglio il particolare coronavirus.

Da problema scientifico si è velocemente trasformato in una questione politica, con guerre di editing dei contenuti.

Taluni utenti si sono addirittura spinti nella creazione di account multipli per sostenere le proprie tesi, creando un’atmosfera pesante e difficile da gestire, dividendo quasi di netto la community dei contributori. Perciò su Wikipedia è stata rimossa la voce “lab leak”, ovvero “incidente di laboratorio”. In tutte le pagine è impossibile trovare riferimenti alle ipotesi non verificate, lasciando i ragionamenti e gli scoop agli altri media e focalizzando l’attenzione esclusivamente ai dati concreti in mano agli scienziati.

L’unica sezione in cui ci si può imbattere in tali pensieri è quella definita “Talk”, cioè lo scambio di idee a scopo collaborativo. Lì, i volontari parlano e si confrontano su differenti aspetti esclusi dei lemmi consultabili, neutrali e con indicazioni provenienti solamente da fonti affidabili. A maggio del 2020, l’economista di Bogotà Roberto Fortich ha chiesto un parere sulla possibilità di introdurre o meno la teoria dell'errore umano (o gesto volontario) che ha consentito all'agente patogeno di diffondersi: la decisione finale, ai voti, si è attestata sul "no". Ma il dibattito non si è chiuso qui. Con una continua ondata di revisioni, tanto da costringere al blocco delle stesse i moderatori, la discussione è andata avanti, fino a confluire in una pagina sulla congettura di Wuhan risalente allo scorso febbraio, cancellata dopo nove giorni.

Alla base dell'eliminazione, il mancato rispetto delle guidelines.

Da un lato si è schierata l'ala in difesa delle linee MEDRS, in riferimento alle informazioni biomediche di Wikipedia (le quali comprendono l'uso di fonti attendibili, per evitare rischi per la salute di chi sfrutta il sito a uso medico), dall’altra quelli pronti a difendere la necessità di una notizia completa, perfino davanti a questioni scottanti come quelle strettamente correlate a questa tipologia di eventi.

Qui la polemica si è rivelata spinosa, con un confronto che ha visto il 70% dei partecipanti concorde sul fatto che “le origini della pandemia non rappresentano una forma di informazione biomedica”. Passa il tempo ma gli animi non sembrano volersi placare. A ciò, poi, si sono aggiunti i comportamenti scorretti che hanno richiesto l’intervento diretto dei giudici di Wikipedia. Non sono mancati i ban per i continui inserimenti di rimandi a Wuhan. Alcuni hanno sollevato timori sulla possibilità di un'ombra oscura dalla Cina, interessata a insabbiare le prove sul leak. A oggi non risultano riscontri validi, a differenza dell'ipotesi stessa che, di recente, è passata dal fake news a un'eventualità ritenuta plausibile.

Wikipedia e il coronavirus: scrivere la storia in diretta è possibile?

wikipedia coronavirusIndipendentemente dalla provenienza del Covid-19, il dilemma rimane: similmente a una redazione di un giornale in cui chiunque può esprimersi liberamente, Wikipedia è un forte megafono in grado di fare da cassa di risonanza a ogni suo partecipante. Scrivere la storia mentre la si vive può diventare un’arma a doppio taglio, se non coadiuvata da regole stringenti. E rimanere nel territorio della neutralità, mai come in questo caso, può rappresentare un lavoro senza soluzione di continuità.

A cura di Cultur-e
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