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Star Wars episodio VII, in palio il ruolo di comparsa su Omaze

Grazie alla piattaforma di social charity sarà possibile ottenere una parte da comparsa nel nuovo capitolo di Guerre Stellari. C'è tempo sino a luglio

STar Wars: Episodio VII

Camminare al fianco di Luke Skywalker e scambiare quattro chiacchiere con Han Solo. Il sogno di una vita per i milioni di fan di Guerre Stellari sparsi nel mondo. Un sogno che potrebbe ben presto diventare realtà per due di loro. Nei giorni passati J.J. Abrams, regista di Star Wars: Episodio VII, ha chiamato a raccolta gli appassionati della celeberrima serie ideata da George Lucas facendo appello al loro buon cuore e alla loro voglia di diventare protagonisti del film. “I fan di Guerre Stellari – ha affermato il regista – sono tra i più coinvolti e generosi che ci siano. E siamo entusiasti di poter offrire loro una chance di venire sul set del film e farli diventare parte di Star Wars: Episodio VII”.

La forza del cambiamento

In occasione dell'inizio delle riprese – la troupe, con attori e comparse sono già ad Abu Dhabi – J.J. Abrams ha dato il via alla campagna “Star Wars: Force for Change”, iniziativa benefica supportata da Disney, Lucasfilm e Bad Robot (casa di produzione dello stesso regista) a favore dell'UNICEF e del suo Innovation Lab.

 

 

Il regista ha spiegato i dettagli della campagna nel bel mezzo del mercato allestito per il set, mentre i membri della troupe, le comparse in costume e l'esemplare di una nuova razza aliena transitavano nelle sue vicinanze. Il vincitore – accompagnato da una persona a sua scelta – sarà ospite personale di J.J. Abrams sul set del film a Pinewood, Londra. Qui verrà “preso in carico” dai truccatori e dai costumisti di Star Wars: Episodio VII e trasformato in uno dei personaggi della sceneggiatura. Ancora non è ben chiaro quale sarà il ruolo nel film, ma si avrà comunque la possibilità di stare al fianco dei vari Harrison Ford, Mark Hamill e Carrie Fisher.

La campagna su Omaze

Per portare avanti la campagna, Disney, Lucasfilm e Bad Robot hanno fatto affidamento su Omaze, piattaforma di social charity (beneficenza social, più o meno) già utilizzata in passato da altre star e produttori di Hollywood. Il funzionamento ricorda molto da vicino quello di KickStarter: le donazioni partono da un minimo di 10 dollari per poi salire in vari scaglioni (40 dollari, 70 dollari, 100 dollari, 1.000 dollari, sino ad arrivare ad un massimo di 50.000 dollari).

 

Uno dei premi in palio

 

Ad ogni “livello” corrisponde una diversa ricompensa: chi donerà 10 dollari riceverà la tessera di founder member (membro fondatore) della campagna; donando 100 dollari si riceverà una t-shirt in edizione limitata creata appositamente per “Star Wars: Force for Change”; a 5.000 dollari si potrà avere tra le mani la riproduzione di una spada laser; a 50.000, invece, si potrà assistere ad una proiezione privata e in anteprima di Star Wars: Episodio VII.

L'estrazione

A questo sistema a “ricompensa” si affianca l'estrazione finale, che regalerà al fortunato vincitore un viaggio a Londra per due persone e la visita sul set. Per parteciparvi basterà donare i 10 dollari necessari a diventare membro fondatore della campagna e incrociare le dita. C'è da dire, però, che maggiore sarà la donazione, maggiori saranno le possibilità di essere estratti.

 

I tre protagonisti di Star Wars: Episodio VII

 

Se con 10 dollari si verrà inseriti una sola volta nel calderone dei possibili vincitori, con una donazione di 30 dollari il proprio nome comparirà 3 volte nella lista da cui sorteggiare il vincitore; con 100 dollari si verrà inseriti 10 volte e così via sino ad arrivare alle 5.000 volte corrispondenti alla donazione da 50.000 dollari.

Cos'è Omaze e come funziona

Omaze è una piattaforma di social charity che raccoglie donazioni per campagne solidali mettendo in palio l'opportunità di vincere premi che altrimenti non potrebbero essere acquistati. Esperienze uniche, che capitano solamente una volta nella vita. In passato, ad esempio, è stata data l'opportunità di guidare un carrarmato affiancati da Arnold Schwarzenegger o andare a cena con George Clooney.

 

 

La scelta del vincitore è affidata totalmente al caso. L'elenco con i nomi dei partecipanti alla campagna solidale viene affidato “alle cure” del portale random.org, specializzato nell'estrazione casuale di valori da un database. Il processo, nel caso specifico di Omaze, si svolge in cinque passaggi differenti.

Tutti i nomi dei donatori vengono inseriti in un database SQL; ad ogni nome viene assegnata una riga di un foglio di lavoro accoppiato con l'indirizzo di posta elettronica corrispondente e nel caso in cui si abbia diritto a più “entrate”, queste vengono inserite una di seguito all'altra (se, ad esempio, si fossero donati 100 dollari, si occuperebbero 10 righe consecuive del foglio); il database così organizzato viene inviato a random.org, che si occupa di effettuare l'estrazione in maniera causale; l'indirizzo email viene quindi comunicato a Omaze, che si occuperà di organizzare il party celebrativo per il vincitore.

 

23 maggio 2014

A cura di Cultur-e
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