
È partito il 15 marzo Spid, il sistema pubblico di identità digitale. I cittadini e le imprese possono chiedere (gratuitamente per i primi due anni) a Infocert, Poste Italiane e Telecom Italia (le prime società accreditate di una lista che potrebbe allungarsi) le credenziali uniche, nome utente e password, per avere accesso a 300 servizi online della pubblica amministrazione. A giugno 2016 i servizi abilitati saranno 600 (partono Inps, Inail e Agenzia delle Entrate. Le regioni Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Marche e il comune di Firenze).
L'utente dovrà inserire i dati ricevuti sul sito degli enti che aderiscono a Spid. Quando dovrà eseguire operazioni particolarmente "sensibili", il fruitore dovrà utilizzare una password temporanea ("one time"), ottenuta sul momento, per esempio via sms.
Entro febbraio 2018 tutte le Pubbliche Amministrazioni dovranno aderire necessariamente al sistema e per loro i servizi di identificazione saranno totalmente gratuiti. Nello stesso periodo dovrebbero aderire anche i primi fornitori di servizi privati, come banche o negozi di e-commerce, ma non ne è stato ancora segnalato nessuno.
16 marzo 2016