
Piacciono, soprattutto ai giovani, anche perché si pensa che facciano meno male e possano essere utili a smettere con le sigarette tradizionali. E hanno già tentato due milioni di italiani che le hanno provate almeno occasionalmente, e conquistato 500mila fumatori, che le usano abitualmente. Gli ultimi dati dell'Istituto Superiore di Sanità e della Doxa confermano il boom del business delle sigarette elettroniche, con una proliferazione dei negozi che le vendono. Del resto il mercato americano delle e-cig vale un miliardo di dollari e, secondo alcuni analisti, supererà quello della sigaretta tradizionale entro i prossimi dieci anni.
Tuttavia, dai primi dati emerge che nel nostro Paese solo il 10% di chi usa la e-cig ha effettivamente detto addio alle sigarette tradizionali. Sei su dieci tra i consumatori abituali, invece, stanno riducendo il fumo delle sigarette classiche, mentre c'è uno zoccolo duro, circa il 22%, che non ha cambiato le proprie abitudini e fuma le une e le altre. Peraltro aumentando la quantità di nicotina assunta, visto che il 95,6% per lo svapatore sceglie il liquido che la contiene. L'indagine mostra anche l'appeal che le e-cig hanno sui ragazzi: nella fascia tra 15 e 24 anni gli svapatori sono il doppio dei fumatori tradizionali (23,6% contro l'11,6%).
27 giugno 2013