
Cattura immagini a colori al ritmo di 100 miliardi di frame al secondo, polverizzando il precedente record di 10 milioni di frame al secondo. Sono le caratteristiche della fotocamera più veloce al mondo che sfrutta la tecnica della fotografia compressa ultraveloce (Cup).
Lo strumento, presentato sulla rivista Nature dai bioingegneri dell'università di Washington, permetterà di catturare in 2D immagini come la propagazione di una particella di luce all'interno di un materiale. Una vera rivoluzione per la scienza, viste le infinite possibili applicazioni che vanno dalla biomedicina allo spazio, passando perfino per la balistica dell'omicidio Kennedy, come hanno spiegato gli stessi ricercatori.
La tecnologia è stata ottenuta potenziando quella della streak camera, che misura nel tempo la variazione di intensità di un impulso di luce: anche se veloce, permette di avere solo una visione ad un'unica dimensione, ''una cosa poco intuitiva - spiega il coordinatore dello studio Lihong Wang - un po' come guardare una corsa di cavalli attraverso una lontana fessura verticale''.
Creando nuovi algoritmi e una serie di dispositivi, tra cui uno specchio digitale microscopico, che potenziano la fotocamera è possibile ''per la prima volta di seguire al volo gli impulsi di luce'', aggiunge Wang. Applicata a microscopi o a telescopi, permetterà di riprendete in modo più preciso eventi dinamici, sia nel micromondo sia nello spazio.
5 dicembre 2014