
Dopo che l'accordo da 1,2 miliardi di dollari non è andato a buon fine, Opera ha venduto la maggior parte delle sue azioni a un consorzio cinese per 600 milioni. I compratori, guidati dal brand cinese per la ricerca e la sicurezza Qihoo 360, hanno acquisito browser, la privacy, le licenze tecnologiche e, cosa più importante, il brand. L'azienda norvegese conserverà la sua divisione consumer, incluso Opera Apps & Games e Opera TV. La parte consumer ha 560 dipendenti, ma l'azienda non ha ancora rilasciato dichiarazioni su quale sarà il futuro dei restanti 1109 impiegati delle altre divisioni.
L'accordo originale, annunciato a febbraio 2016, ha riportato un fallimento nel processo di approvazione. Mentre le dichiarazioni che esprimevano delusione a riguardo sono state frammentarie, il Ceo di Opera, Lars Boilesen, ha riferito di credere "che il nuovo accordo sarà ottimo soprattutto per gli impiegati e gli azionisti di Opera". L'acquisizione è stata approvata dal consiglio di Opera e l'azienda ora ha 18 mesi per trovare un nuovo nome.
La società, al momento, fattura più di 616 milioni grazie ad Opera TV e ai prodotti della divisione consumer. "Per gli azionisti, stiamo vendendo approssimativamente un quarto della società a 600 milioni di dollari, che è un prezzo interessante, per questa parte del nostro business", ha dichiarato Boilesen.
Opera è il quinto browser per desktop più popolare, con il suo 1,9% di share, ma conserva un rispettabile 10% del mercato mobile. L'azienda si è dimostrata, nel suo campo, estremamente innovativa, grazie anche all'introduzione di un sistema di blocco dello spam interno al browser, alla compressione di dati e video e una VPN nativa. Non è chiaro se i nuovi proprietari continueranno il trend positivo, ma l'attuale Ceo Boilesen verrà, presumibilmente, confermato a capo dell'azienda anche con la nuova proprietà. L'operazione di passaggio, comunque, sarà soggetta all'approvazione dell'organismo regolamentare.
19 luglio 2016
Fonte: engadget.com