
Cambiare password frequentemente contribuisce a tenere i nostri dati al sicuro? No, almeno secondo quanto dichiarato da Lorrie Cranor, ex professore universitario e ora capo del settore tecnologico nella Federal Trade Commission Usa.
L'esperto è intervenuto durante un convegno sulla sicurezza a Las Vegas e ha affermato che il consiglio di cambiare spesso la password, ogni 60 o 90 giorni come richiesto da alcuni servizi, è in realtà molto meno sicuro e quindi controproducente di quanto si dica e si immagini. Il motivo? Chi si trova costretto a cambiare la propria parola d'accesso, solitamente ne inserisce una nuova ma poco diversa da quella usata in precedenza: spesso modifica una sola lettera o un numero. Una "pratica" ovviamente conosciuta dagli hacker che utilizzano sistemi in grado di scovare facilmente questo tipo di trasformazioni.
La notizia è stata riportata dal sito specializzato Ars Technica. "Sono felice che per due delle mie sei password governative non è più necessario un cambiamento, stiamo lavorando sulle restanti", ha concluso Cranor.
9 agosto 2016