
Dopo Google e Twitter, anche Microsoft mette al bando su Bing il revenge porn, cioè la pubblicazione su Internet per vendetta di immagini hard di ex partner, senza il loro consenso. La casa di Redmond ha semplificato la procedura con cui le vittime possono chiedere la cancellazione, tra i risultati delle ricerche, di link che collegano alle immagini. L'accesso sarà rimosso anche quando i contenuti sono condivisi su IneDrive o Xbox Live.
Va sottolineato però che Microsoft non rimuoverà le immagini ma impedirà di creare link condivisibili che rimandano a quelle immagini. "Sfortunatamente il revenge porn è in crescita nel mondo. Può danneggiare praticamente ogni aspetto della vita di una vittima: relazioni, carriera, attività sociali. Nei casi più gravi e tragici ha anche portato al suicidio", ha spiegato in un post Jacqueline Beauchere, a capo dell'ufficio di Microsoft per la sicurezza online.
23 luglio 2015