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La teoria del complotto tra CIA, scie chimiche e 11 settembre

Cicliche e dure a morire, le teorie del complotto esistono per gli argomenti più vari. Come il complotto messo in atto dalla CIA per inscenare l'allunaggio sino alle dimissioni di Benedetto XVI

Quali motivi hanno spinto Papa Bendetto XVI a dimettersi? I complottisti indagano

 

Cicliche come fossero dei Monsoni. Le teorie complottiste sono dure a morire e facilissime a riproporsi, a ritmi più o meno regolari. Per teoria del complotto si intende una teoria che individua all’origine di un evento o una catena di eventi un complotto o una cospirazione messa in atto, solitamente, da un ente governativo. CIA e Mossad in testa. Il web, poi, ha agito da cassa di risonanza, aiutando a diffondere e amplificare queste storie.

Il caso degli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 sono l’esempio perfetto di cosa può accadere se la dietrologia si accompagna a Internet. Sin dalle ore immediatamente successive allo schianto degli aerei sulle Torri Gemelle e sul Pentagono, il web iniziò a pullulare di storie più o meno surreali (vedi l’immagine di Satana nel fumo che si levava dalla torre in fiamme), e per la prima volta i cittadini passarono “dall’altra parte della barricata”, iniziando a fare informazione (o controinformazione, a seconda dei punti di vista).

La più famosa delle teorie del complotto riguarda il primo allunaggio ad opera dell’equipaggio dell’Apollo 11. Da quel 21 luglio 1969 le voci su un complotto orchestrato dalla CIA in collaborazione con la NASA sono praticamente all’ordine del giorno. C’è chi sostiene che il modulo lunare sia atterrato nella Death Valley o che tutto sia stato girato all’interno di uno studios in quel di Hollywood. Insomma, una grandissima produzione cinematografica per mettere in mostra una supposta superiorità tecnologica degli Stati Uniti nei confronti dell’URSS nel vivo della Guerra Fredda. Altro che primo uomo sulla Luna…

Come accennato, anche i fatti dell’11 settembre 2001 sono finiti al centro della lente d’ingrandimento dei dietrologi di professione. Questa volta a finire sul banco degli imputati è il Mossad, il servizio segreto israeliano. Secondo alcune voci, gli impiegati di una società israeliana con sede in una delle due torri sapevano da giorni (o ore, a seconda della versione) di cosa sarebbe accaduto in quella triste mattina e si salvarono non andando a lavoro. Semplici fandonie. Ma questa non è la sola storia, la sola teoria del complotto legata a quei tragici fatti. Con il passare degli anni ne sono nate a decine, tutte raccolte nel sito web 9/11 myths.

Gli attivisti del MoVimento 5 Stelle sono stati, negli ultimi mesi, i paladini delle teorie complottiste. La favorita in assoluto, però, resta la teoria delle scie chimiche, secondo la quale alcune formazioni nuvolose sono artatamente create spruzzando agenti chimici nell’atmosfera.

Altra grande “battaglia” portata avanti dai complottisti è quella relativa alla morte di John Lennon. È tutt’altro che raro ascoltare alla radio o in TV, oppure leggere su qualche sito web, che in qualche remota cittadina degli Stati Uniti sarebbe stato avvistato, ancora vivo e vegeto, il musicista inglese tragicamente scomparso  Così come, tanto per rimanere in ambito Beatles, più di qualcuno sostiene che Paul McCartney sarebbe morto in seguito ad un terribile incidente stradale a metà degli anni ’60. Questa storia, passata alla storia anche con l’acronimo PID (Paul is dead, Paul è morto) sarebbe comprovata da varie differenze somatiche e di stile musicale tra il Paul McCartney “originale” e il sosia che ne avrebbe preso il ruolo. Inutile dire che entrambe le storie sono assolutissimamente prive di ogni fondamento.

Negli ultimi mesi le teorie complottiste hanno ripreso vigore per “merito” delle dimissioni di Papa Benedetto XVI. Alcuni hanno rispolverato una vecchia profezia di Malachia, altri invece tirano in ballo la numerologia, sommando cifre un po’ a caso così da riuscire a tirare fuori dal cilindro il 666 di satanica memoria, altri ancora si rifanno al sempreverde Nostradamus. Tutte storie simpatiche, non c’è che dire, ma che hanno scarsa, scarsissima attinenza con la realtà e la quotidianità.

Fortunatamente, sul web si possono trovare anche  servizi anti-bufala e anti-complottisti. Uno dei più noti è quello curato dal giornalista informatico e traduttore tecnico Paolo Attivissimo. Sul sito web (www.attivissimo.net) c’è tutto ciò che serve per controbattere alle catene di Sant’Antonio, bufale web e complotti vari. Sul primo uomo sulla Luna e sugli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, Attivissimo ha condotto delle serie e approfondite indagini raccolte in due siti creati ad hoc: UndiciSettembre e Complotti Lunari. Chiunque voglia informarsi dettagliatamente su questi due avvenimenti storici, può fare un giro nel sito e farsi un’idea sull’accaduto.

 

18 aprile 2013

A cura di Cultur-e
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