
Le tecnologie oggi trovano applicazione anche nell'ottimizzazione dei servizi sanitari e la salute pubblica come cartelle cliniche elettroniche, telemedicina e applicazioni da mobile. Un settore, secondo i dati, in continua espansione. Infatti, in base a un rapporto dell'OMS, la sanità elettronica in Europa ha fatto, negli ultimi anni, "progressi tangibili" da cui sono derivati importanti benefici.
Non solo vantaggi, però. Sono state infatti registrate anche "occasioni mancate e fallimenti che, non solo mettono a rischio la vita, ma possono esporre la eHealth a sfruttamento commerciale senza che le autorità pubbliche beneficino dei suoi vantaggi". L'interesse da parte dei Paesi, ha rivelato il rapporto, non manca: il 93% degli Stati ha infatti speso denaro pubblico per investire nel settore. Solo sei Paesi hanno però una precisa regolamentazione.
L'81% degli Stati affermano che le loro organizzazioni sanitarie usano i social media per promuovere messaggi di salute, ma solo il 14% ha una politica nazionale che ne disciplina l'uso nel settore. Inoltre è aumentato l'uso della cosiddetta mobile health, ovvero l'utilizzo di applicazioni per smartphone e tablet per attività legate alla salute.
Infine il 38% dei Paesi devono ancora sviluppare una strategia dedicata alla telemedicina mentre il 20% non ha adottato una legislazione per la tutela dei dati personali contenuti nelle cartelle cliniche elettroniche. "In molti paesi la eHealth sta rivoluzionando la fornitura di assistenza e l'informazione sanitaria. Eppure nonostante i molti esempi di successo è chiaro da questo rapporto che l'adozione non è uniforme in tutta la Regione. È importante investire di più, ha affermato Zsuzsanna Jakab, direttore regionale dell'Oms per l'Europa.
11 marzo 2016