
Nonostante gli ultimi film abbiamo avuto un successo di critica inferiore al solito, la casa di produzione Pixar resta la leader incontrastata dell’animazione digitale. Non solo è stata la prima a realizzare un intero film i computer grafica 3D (Toy Story) ma ha poi spinto i confini della tecnologia legata al disegno animato sempre un gradino più su, realizzando capolavori come Monster & Co., Ratatuille, Wall-E, Up, e molti altri.
Tutti i film Pixar vengono poi accompagnati nell’uscita al cinema da un cortometraggio animato, di solito vere chicche, sempre diverse l’uno dall’altro, che spesso sono usate come banco di prova per testare tecniche e tecnologie. E mentre gli appassionati italiani sono con il fiato sospeso in attesa del 29 agosto, data d’uscita di Monster University, prequel Monsters & Co., i veri super super appassionati non vedono l’ora di sapere cosa li attende con il cortometraggio.
E anche questa volta non rimarranno delusi: un esempio perfetto di animazione 3D, capace di ricostruire l’effetto pioggia mantenendo un’atmosfera urbana e credibile. Una vera chicca. Si intitola The Blue Umbrella (L’ombrello blu) ed è una storia d’amore a prima vista in cui un ombrello blu, appunto, si innamora di un ombrello rosso.
L’autore Saschka Unseld, di origine tedesca, ha creato una città senza nome e senza tempo per far muovere i suoi umidi personaggi, fotografando diversi scorci metropolitani in giro per il mondo, mischiandoli e ricostruendoli in computer grafica. L’effetto è talmente realistico che sembra ripreso dal vero. In fondo, quando c’è di mezzo la Pixar, anche le lampade sono vive.
12 agosto 2013