
Risultati deludenti per Intel, leader mondiale nella produzione di semiconduttori, che ha fatto registrare per il quarto trimestre consecutivo un calo delle vendite, legato soprattutto alla tendenza sempre più marcata dei consumatori di acquistare smartphone e tablet al posto dei personal computer.
In particolare, da aprile a giugno gli utili netti del gruppo sono calati del 29% a 2 miliardi di dollari dai 2,83 miliardi dello stesso trimestre del 2012.
Anche le previsioni non sono positive per Intel: le entrate per il quarto trimestre sono stimate dai responsabili del gruppo in 13,5 miliardi di dollari, rispetto ai 13,7 miliardi attesi dagli analisti.
Se Intel non vive una fase semplice, nemmeno Ibm naviga in acque serene. International Business Machine ha archiviato il secondo trimestre con la quinta contrazione trimestrale dei ricavi. La multinazionale di Armonk rimane il principale fornitore al mondo di hardware, sofware e servizi informatici per grandi imprese e enti governativi ma si trova ad affrontare la crescente concorrenza di aziende del settore estremamente aggressive grazie allo sfruttamento delle potenzialità del cloud-computing.
Ibm ha nel dettaglio chiuso il trimestre con un utile netto di 3,23 miliardi di dollari, in ribasso del 17% su base annua, e ricavi di 24,92 miliardi, in flessione del 3,3% in termini tendenziali, ovvero sull'anno.
I 24,92 miliardi di ricavi sono invece risultati inferiori alle previsioni degli esperti poste a 25,37 miliardi. Il margine lordo del colosso della tecnologia è salito dal 47,6 al 47,7%.
17 luglio 2013