
I contenuti delle mail degli utenti di Google sono automaticamente analizzati e usati per fornire servizi personalizzati, pubblicità inclusa. E' la novità dei termini di servizio appena aggiornati da Big G.
L’azienda informa in modo esplicito gli utenti sulla funzione di scansione automatica dei contenuti che inviano, ricevono o salvano via posta elettronica. Pratica già oggetto di contestazioni negli Usa, anche per vie legali, per presunta violazione della privacy.
Su questa pratica - oggetto della campagna denigratoria di Microsoft (Don't be scroogled, non fatevi fregare) - Google stava per affrontare una class action negli Stati Uniti. Causa collettiva che lo scorso mese non è stata ammessa dal giudice.
15 aprile 2014