
Da qualche anno Apple ha rivoluzionato il mondo della telefonia mobile con l'iPhone, e creato il mercato dei tablet con iPad e l'iPad mini. In realtà, l'azienda fondata da Steve Jobs era ed è famosa per il suoi Mac. Nel 1997 ha realizzato il primo computer "home" con l'Apple I e II, nel 1984 ha introdotto il Macintosh 128K, il primo personal computer con interfaccia utente ad un prezzo accessibile, poi nel 1998 è stata la volta dell'iMac "Bondi Blue", il primo computer all-in-one colorato che ha rivoluzionato l'intera industria dell'elettronica (non solo quella dei computer), e l'estate scorsa è stata la volta dei MacBook Pro Retina, portatili professionali con display da 200 pixel per pollice, cioè 5.184.000 pixel, ovvero una risoluzione 2.880×1.800 pixel.
Anche se non è sfuggito agli appassoniati di tecnologia, non tutti sanno che da qualche mese c'è stata, ancora una volta, una vera e propria rivoluzione nel mondo dei computer desktop, infatti sul modello top di gamma del Mac mini e sui nuovi e sottilissimi iMac è possibile avere il Fusion Drive, un "magico" hard disk.
Molti computer portatili utilizzano le unità a stato solido (SSD), un tipo di drive che ha l'enorme pregio di rendere l'avvio e il lancio delle applicazioni quasi istantaneo, e di velocizzare alcune operazioni come la copia dei documenti, e in generale l'accesso ai dati. Tuttavia, questo genere di drive è particolarmente costoso, un SSD da 120GB costa mediamente 100 euro, mentre con lo stesso prezzo si può acquistare un hard disk tradizionale a piatti rotanti da 1TB (1024GB).
Apple ha così ideato il Fusion Drive, che unisce il meglio di due mondi: la velocità di un SSD da 120GB e la capacità di archiviazione di un disco rigido da 1TB (o 3TB). L'utente vede sempre e solo un unico hard disk, mentre il sistema operativo OS X 10.8.2 Mountain Lion si occupa di spostare le applicazioni e i documenti più utilizzati sull'SSD. Quando un file o un software che si trovano sull'hard disk tradizionale viene aperto dall'utente, OS X lo sposta in tempo reale sull'SSD. In questo modo è come avere un enorme e velocissima unità a stato solido da 1.2TB.
Qualcuno potrebbe obiettare che questo genere di drive esiste da tempo, i famigerati "ibridi" come il Momentus XT di Seagate, ma il realtà si tratta di due tecnologie differenti. Infatti gli ibridi, che sono composti da un SSD di piccole dimensioni (4/10GB) e da un disco rigido tradizionale, copiano i file da una unità all'altra, operazione che richiede tempo, mentre il Fusion Drive sposta i documenti istantaneamente.
Anche se ufficialmente è disponibile solo sui nuovi Mac mini e iMac, è possibile creare il Fusion Drive per la maggior parte dei Mac commercializzati fino adesso, è sufficiente aggiungere un SSD.
12 marzo 2013