
Sono in tutto 440 mila i link cancellati da Google a un anno e mezzo dalla sentenza della Corte di Giustizia Ue sul diritto all'oblio che garantisce la possibilità di cancellare sui motori di ricerca i link a notizie ritenute inadeguate o non più pertinenti.
Lo rende noto Big G nel Report sulla trasparenza, in cui spiega che dal maggio 2014 a oggi ha ricevuto 348 mila richieste da parte degli europei (26mila da utenti italiani) inerenti a 1,2 milioni di link. L'Italia è il quinto Paese Ue per numero di richieste inviate: 26.186, che coinvolgono 85mila link, mentre 21 mila sono i link cancellati finora. A seguire la Francia i cui utenti hanno inviato 73 mila richieste, la Germania 60 mila, il Regno Unito 43 mila e la Spagna 33 mila.
Nel valutare ogni richiesta Google ha tenuto conto soprattutto dei diritti della persona e anche l'interesse pubblico per i contenuti. In Italia, così, Big G ha detto sì alla richiesta di una donna di veder rimossa dal motore di ricerca la pagina contenente un articolo, vecchio di decenni, relativo all'omicidio del marito, in cui era citato il suo nome. Al contrario ha risposto in maniera negativa a diverse richieste inviate da una persona per la rimozione di una ventina di link ad articoli recenti sul suo arresto per reati finanziari commessi in ambito professionale.
Tra i siti più colpiti, si legge nel report, il primo è Facebook, con oltre 10 mila link rimossi. Non sono stati esenti nemmeno Google Gruppi, Google Plus, YouTube e Twitter.
26 novembre 2015
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