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Caratteristiche Manjaro: pro e contro

Derivata da Arch Linux, si contraddistingue per la sua stabilità e la facilità di utilizzo. Per alcuni, però, questo può essere anche un limite

Manjaro su Mac

Se stai cercando un'alternativa al sistema operativo Microsoft Windows e non vuoi cambiare anche computer e passare ad un Mac, allora avrai già pensato ad una delle tante distribuzioni di Linux. Ce ne sono veramente moltissime, decine contando tutti i derivati, e la scelta non è facile. In alcuni casi, però, non è neanche facile usarle se sei nato e cresciuto su Windows.

Linux, infatti, è un sistema operativo stabile e potente, ma richiede una buona dose di pazienza all'inizio, per apprendere i meccanismi fondamentali. Forse, però, una distribuzione di Linux buona anche per chi non sa nulla di Linux c'è: si chiama Manjaro e, a detta di molti, è la "distro" più semplice per chi proviene dal sistema operativo di Microsoft.

Cos'è Manjaro

Tecnicamente Manjaro è una distribuzione di Linux nata nel 2011 e derivata da Arch Linux, altra distribuzione che invece nasce nel 2002. Arch Linux è considerata una delle distribuzioni più solide e stabili, anche grazie ad un sistema di aggiornamento del sistema operativo molto rapido. Purtroppo, però, Arch Linux non è molto semplice da usare per chi non conosce il mondo Linux. Anche per questo è stato sviluppato Manjaro, che è una sorta di Arch Linux for dummies e che risulta molto più facile da usare.

Interfaccia Manjaro

Manjaro condivide moltissime delle caratteristiche di ArchLinux ma ha i propri "repository". Con questo termine, nel mondo Linux, si intendono dei pacchetti software che è possibile installare con una determinata distribuzione del sistema operativo. Manjaro ha i propri repository scritti e ottimizzati specificatamente per questa distribuzione ma, allo stesso tempo, è compatibile con i repository "AUR", cioè quelli gestiti dalla enorme comunità di sviluppatori che sta dietro ad Arch Linux.

Manjaro: i pro

In linea di massima Manjaro eredita tutti i pro di Arch Linux: software ottimizzato, struttura molto semplice e leggera, che consuma poche risorse hardware, compatibilità con AUR e, soprattutto, gli upgrade "rolling release". Con questo termine si intende il fatto che gli aggiornamenti non sono cumulativi (come ad esempio su Ubuntu e altre distribuzioni molto diffuse di Linux), ma continui. In pratica il sistema operativo è costantemente aggiornato, grazie a piccoli ma continui update che lo modificano a poco a poco. Manjaro, tra l'altro, adotta un sistema "rolling release" leggermente diverso da Arch Linux: gli aggiornamenti arrivano qualche giorno dopo, affinché siano già in parte testati dalla base di utenti che usa Arch.

Driver autoinstallanti

Un altro pro di Manjaro, che lo differenzia molto da Arch, è la semplicità di utilizzo: questo sistema può usare diversi ambienti desktop (Kde, Xfce, GNOME e altri) come interfaccia grafica e ha anche una applicazione grafica (chiamata Octopi) tramite la quale è semplice installare altri software. Infine, in fase di installazione Manjaro riesce a riconoscere l'hardware del computer e a installare i driver per la maggior parte delle periferiche.

Manjaro: i contro

Se guardiamo al motivo per il quale un utente medio potrebbe voler passare a Manjaro (cioè il fatto che vuole Linux, ma non capisce quasi nulla di Linux), allora questa distribuzione non ha poi molti difetti. Secondo qualcuno, infatti, Manjaro è fin troppo semplificato, tanto da allontanare l'utente dalla vecchia riga di comando Linux. Che è un po' il tool che rende questo sistema operativo così potente.

Secondo altri, invece, Manjaro offre poche opzioni di personalizzazione, privilegiando ancora una volta la semplicità d'uso. Tutto ciò, per un utente Linux esperto, è effettivamente un difetto, ma per chi è alle prima armi è al contrario un pregio. Infine, c'è l'altro lato della medaglia del metodo "rolling release": se è vero che il sistema è sempre aggiornato, è anche vero che a qualcuno potrebbe dare fastidio dover procedere a continui aggiornamenti. Che però, va detto, sono comunque inferiori a quelli di Arch Linux.

Gestore pacchetti Manjaro

Manjaro: vale la pena installarlo?

A questo punto qualcuno ti chiedere se vale la pena installare Manjaro al posto di Windows. La risposta è "dipende". Se Linux non ti spaventa, magari perché lo hai già usato in passato e lo hai abbandonato per la sua complessità, allora è molto probabile che con Manjaro ti troverai benissimo: ha i pregi di Linux, senza i difetti di Linux. Se passare a Linux ti sembra un salto nel vuoto, invece, forse è meglio testare Manjaro prima di abbandonare del tutto il sistema operativo Microsoft. Hai due possibilità: o lo installi su un vecchio PC, contando sul fatto che Manjaro ha richieste hardware abbastanza ragionevoli e funziona bene anche con macchine non modernissime, oppure provi a installarlo su una partizione del tuo attuale PC.

 

13 ottobre 2019

A cura di Cultur-e
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