
Si chiama ARM mbed il kit pensato per attivare a casa propria dell’Internet delle cose. A realizzarlo Arm e IBM per offrire agli utenti la possibilità di effettuare il cloud-ready di device predisposti all’Internet of Things (IoT) permettendo loro di ricevere o trasmettere dati per l'analisi.
Il kit di sviluppo sarà disponibile con sistema operativo mbed di ARM e potrà connettersi al cloud di IBM BlueMix contribuendo allo sviluppo di applicazioni e servizi. Inoltre, il kit potrà essere utilizzato anche da chi ha poca o nessuna esperienza nello sviluppo embedded o Web.
ARM e IBM sperano nell'adozione di massa di IOT e nello sviluppo di una rete di dispositivi interconnessi già utilizzati nelle case intelligenti, nelle implementazioni di smart city e nelle imprese. I dispositivi, che possono variare dai sensori meteo a dispositivi sanitari, contano già 1,2 miliardi di pezzi e potrebbero toccare 5,4 miliardi entro il 2020 secondo uno studio condotto da Verizon.
Il mercato IOT è molto frammentato. Per questo attraverso il kit di sviluppo, ARM e IBM non solo vorrebbero rendere più facile la comunicazione tra i vari dispositivi, ma anche la trasmissione dei dati in un maggior numero di servizi cloud.
Il kit di sviluppo include una scheda con un microcontroller Freescale Kinetis K64F che ha un nucleo di elaborazione ARM Cortex-M4 e funziona a 120MHz. Inoltre, una connessione Ethernet collega la scheda al servizio cloud BlueMix di IBM fungendo da guida. Altri componenti della scheda includono un display LCD 128 x 32, 256KB di RAM, 1 MB di memoria flash ma anche altoparlante, joystick a cinque direzioni, sensore di temperatura, accelerometro, potenziometri e PWM (pulse-width modulation).
24 febbraio 2015
Fonte: pcworld.com