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Come costruire una console con il Raspberry Pi

Grazie al chipset sviluppato in Inghilterra è possibile creare da zero una vecchia console Nintendo spendendo poco più di cinquanta euro

raspberry pi videogame

Da quando nel 2012 è stata lanciato il primo modello di Raspberry Pi, il mondo dell'informatica ha subito una piccola rivoluzione. Infatti, la piccola scheda elettronica offre la possibilità agli amanti dell'informatica di costruire dei mini-computer con cui insegnare ai bambini le basi della programmazione. In poco più di quattro anni sono stati prodotte ben sette diverse versioni del Raspberry Pi con un costo che varia dai 5 ai 35 euro. Una spesa minima che offre la possibilità ai maker di costruire qualsiasi dispositivo elettronico riescano a programmare. Infatti, il Raspberry Pi è un single-board computer che non ha bisogno di hardware aggiuntivo per funzionare: all'interno incorpora un processore ARM, una GPU e 512MB o 1GB di memoria RAM.

 

come funziona raspberry

 

Per gli amanti del retrogaming (coloro che hanno la passione per i videogiochi del passato) il single-board computer offre la possibilità di ricostruire la console Nintendo come il NES classic mini o il Sega Mega Drive utilizzate nei primi anni '80. Logicamente è necessario avere delle ottime conoscenze informatiche ed essere degli smanettoni per poter costruire la propria console preferita, ma seguendo una semplice guida anche coloro che non hanno grandi capacità potranno avere a casa il device Nintendo dei propri sogni. Ecco come costruire una console con il Raspberry Pi.

Scaricare il software

 

retro pie

 

Il primo passo da compiere è scaricare il software che permette di emulare sul Raspberry 2 (questa la versione del chipset da utilizzare per poter costruire la console Nintendo) i videogiochi come Super Mario. Il programma consigliato è RetroPie e può essere scaricato direttamente dal sito del produttore o su EmulationStation. Dopo aver completato la prima fase, sarà necessario effettuare delle azioni sul file appena scaricato. Infatti, il documento è in formato .gz, una particolare tipologia di file zippato: sarà necessario utilizzare 7-Zip per poter scompattare l'immagine.

Caricare l'immagine sulla scheda micro-SD

 

raspberry

 

Come detto in precedenza, il Raspberry Pi non ha bisogno di un hard disk per funzionare, ma basterà inserire il file da installare su una scheda micro-SD. Quindi, dopo aver ottenuto l'immagine dell'emulatore, basterà utilizzare uno dei programmi disponibili per Windows e Mac per caricare il file sulla scheda micro-SD. Dopo aver completato questa operazione si potrà collegare la scheda micro-SD al Raspberry Pi.

Collegare il Raspberry alla televisione

Se dopo aver inserito la scheda micro-SD al Raspberry Pi sullo schermo del televisore apparirà un arcobaleno, vorrà dire che il lavoro è stato effettuato bene, altrimenti sarà necessario ricominciare tutto da capo.

Nel caso in cui tutto sia andato per il meglio, appariranno sullo schermo tante ROM dove poter accedere alle varie console disponibili. L'utente potrà emulare i videogame della Nintendo e anche quelli della PlayStation 1. Logicamente sarà necessario trovare online i diversi giochi da inserire nelle varie ROM disponibili su RetroPie. Al momento l'emulatore supporta solamente le console del passato come il Nintendo NES classic mini.

Quale joypad utilizzare

 

raspebbery pi 2

 

Il Raspberry Pi 2 supporta qualsiasi tipo di joypad, sia quelli della PlayStation sia quello della Xbox. Nelle fasi iniziali, però, è consigliabile utilizzare una tastiera e un mouse per impostare tutte le diverse opzioni dell'emulatore. Dopo aver scelto quale joypad utilizzare, sarà possibile impostare i pulsanti direttamente dal menu di RetroPie.

Problemi con i videogame

Nonostante l'esperienza di gioco con il Raspberry Pi 2 è veramente eccezionale, può capitare che l'emulatore abbia qualche problema con alcuni videogame. Soprattutto con quelli che richiedono una potenza maggiore dal punto di vista dell'hardware. Ad esempio sono stati riscontrati dei bug o delle piccole imperfezioni grafiche con videogame come Stunt Race FX. Nulla che impedisca di vivere a pieno l'esperienza di gioco, ma che possono creare qualche problema durante le gare.

L'emulatore mette a disposizione un numero di console veramente molto elevato, che fanno felici gli amanti del retrogaming. Come detto in precedenza, il costo del Raspberry Pi varia a seconda del modello acquistato e non supera i 35 euro. Con una spesa veramente minima si avrà la possibilità di giocare nuovamente ai videogame che hanno fatto la storia.

Stampante 3D

 

 

Per gli amanti del fai da te è addirittura possibile ricostruire il Nintendo NES in ogni suo particolare. Infatti, utilizzando una stampante 3D si potrà realizzare la scocca della console e inserire all'interno il chipset del Raspberry Pi. In questo modo si potrà ricreare un'esperienza di gioco identica a quella degli anni '80.

A cura di Cultur-e
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