
Il silicio dei microchip? Ormai è cosa superata. Merito della scoperta di due ricercatori portoghesi dell'Università Nuova di Lisbona che sono riusciti a rimpiazzare il materiale con della semplice carta. La nuova invenzione permetterebbe di abbattere i costi di produzione e l'impatto ambientale.
Se da una parte il silicio, grazie alle sue caratteristiche e al basso costo, è da sempre utilizzato nel mondo dell'elettronica, dall'altro il suo impatto ambientale, dovuto alla sua lavorazione e allo smaltimento, è davvero devastante.
Questo avrebbe così spinto Elvira Fortunato e Rodrigo Martins, i due ricercatori portoghesi, a cercare un rimedio. "Finora la carta era stata usata come semplice supporto su cui creare i circuiti, noi però abbiamo trovato il modo di usarla come parte integrante di un microchip. In realtà non abbiamo dovuto vincere una complessa sfida tecnologica ma abbiamo semplicemente avuto un'idea nuova, ossia usare la carta per sostituire letteralmente il silicio", ha spiegato Martins.
In particolare i due studiosi hanno capito il modo per sostituire le principali funzioni del silicio nei microchip: la sua capacità di essere semiconduttore e allo stesso tempo materiale isolante. L'invenzione permetterà anche di eliminare elementi come indio e gallio e di semplificare i processi di produzione. Non è comunque la prima volta che ricercatori di tutto il mondo provano a sostituire il silicio con altri materiali. Nel 2015 ci avevano provato, senza troppo successo, i ricercatori dell'Università del Wisconsin.
9 giugno 2016