
"Stations" è la nuova app, per ora solo Android, di Spotify Australia. E' stata notata per la prima volta dalla società di analisi delle app Sensor Tower martedì.
Quest'app offre un'opzione "lean-back" per ascoltare la musica basandosi unicamente sui genere e sulle playlist gestite.
Nella descrizione, Spotify spiega che l'app riproduce musica appena viene aperta e le stazioni possono essere cambiate semplicemente scrollando i contenuti all'interno dell'applicazione.
Così come per Spotify, ci sono elementi personalizzabili basati sulle playlist create dall'utente, una volta che una canzone è stata riprodotta una numero di volte tali da essere inserita in questo algoritmo.
L'app ha registrato meno di 100 download fino ad oggi, dal momento che è limitata dalla possibilità di girare solo su Android, il che fa pensare che l'abbiano scaricata solamente i dipendenti di Spotify, al momento.
"Testiamo sempre nuovi prodotti e funzioni, ma ancora non abbiamo notizie importanti riguardo questo progetto" è stato quello che Spotify ha detto.
Il core dei prodotti di Spotify è la sottoscrizione basata sulla musica ma c'è una versione gratuita dove gli utenti possono ascoltare la musica casuale di una playlist attraverso dei dispositivi mobile; il tutto inframezzata da spot pubblicitari.
La teoria è che offrire una versione limitata del prodotto incoraggi l'utente a fare l'upgrade per usufruire del servizio completo. Dunque diventa abbastanza semplice capire come funzionerà la nuova app, che avrà un pulsante per l'accesso al proprio account Spotify senza però dover sottoscrivere abbonamenti a pagamento.
Con Stations, sembra che l'azienda abbia trovato un approccio alternativo, creando un'applicazione autonoma che va in diretta concorrenza con Pandora.
Pandora dichiara di avere più di 5 milioni di utenti. Offre una membership premium, come Spotify, ma il vero introito deriva dalle pubblicità, ben 275.7 milioni dei 378.6 milioni di dollari guadagnati nel terzo trimestre del 2017.
La situazione finanziaria di Spotify non è molto chiara, dal momento che è una società privata ma è molto probabile che diventi pubblica entro la fine di quest'anno.
È stato consigliato all'azienda di optare per una "direct listing", il che significa che possa diventare pubblica senza fare nessuna IPO. In altre parole, sono solo gli addetti ai lavori e non la società, che vendono le azioni al mercato azionario.
31 gennaio 2018
Fonte: techcrunch.com