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Cos'è e come funziona Chatbase

La piattaforma creata da Google potrà essere utilizzata in maniera gratuita dagli sviluppatori per migliorare i vari chatbot e ottimizzare l'assistenza e i servizi ai consumatori

Chatbot

I servizi chatbot ormai sono sempre più utilizzati. Per chi non li conoscesse, si tratta di semplici programmi in grado di simulare una conversazione con un essere umano. Grazie alla crescita dello sviluppo di tecnologie come intelligenza artificiale e machine learning, queste chat gestite da cervelli digitali sono diventate molto affidabili. E per molte aziende ormai sono diventati un vero e proprio strumento per fare marketing. Inizialmente i chatbot svolgevano servizi di supporto per alcune piattaforme sociali, come Facebook, Twitter e così via. Ma ora sono talmente funzionali che possono essere usati in moltissimi settori.

Le aziende stanno iniziando a sfruttare chatbot di ultima generazione per permettere ai consumatori di ricevere in pochi secondi delle risposte alle domande più frequenti. Ma queste conversazioni con robot possono essere utili anche per leggere le ultime notizie oppure per venire a conoscenza degli sconti vicini a noi. Un'app per la messaggistica come Telegram ha fatto la propria fortuna con i servizi di chatbot: basta accedere allo store online dedicato per scoprire le centinaia e centinaia di diversi "robottini chiacchieroni" che possono aiutarvi nel trovare una foto, giocare con lo smartphone oppure scoprire gli orari dei treni.

 

Piattaforma di analisi delle performance dei chatbot

 

Anche Google negli ultimi tempi ha aumentato il proprio interesse per le piattaforme di chatbot. E non a caso ha realizzato Chatbase, progetto nato per analizzare la moltitudine di chatbot presenti in Rete. Mountain View inizialmente aveva presentato Chatbase un po' in sordina, nel maggio del 2017, all'interno della propria sezione di sperimentazione conosciuta come Area 120. Dopo una prima fase di test, effettuati anche in collaborazione con alcune grandi realtà come HBO e Ticketmaster, ora Google è pronta per il rilascio ufficiale di Chatbase.

Cos'è Chatbase

L'idea alla base del servizio cloud di Chatbase è quella di offrire una serie di strumenti che abbiano la finalità di analizzare e ottimizzare più facilmente i chatbot. In pratica lo strumento di Google, sfruttando statistiche di utilizzo e altri dati, permetterà agli sviluppatori di creare chatbot in grado di rispondere alle esigenze e alle domande della clientela adattandosi nel corso del tempo al mutare delle mode, degli stili di vita e così via. Il tutto per creare un'esperienza utente migliore.

 

 

Grazie a Chatbase ogni sviluppatore avrà a disposizione una dashboard di analisi, attraverso la quale potrà conoscere le ricerche degli utenti e i tempi delle varie sessioni con lo scopo di migliorare i servizi dei chatbot e fidelizzare i consumatori. Inoltre, la dashboard permette di avere delle anteprime dell'efficacia del bot in base alla piattaforma nella quale viene inserito. In questo modo si eviteranno bug e ogni chatbot verrà ottimizzato in base alla piattaforma dove viene utilizzato.

Chatbase e le altre IA

Il nuovo programma di Google al momento è compatibile con tutte le principali intelligenze artificiali che usiamo sui computer e sugli smartphone, esclusi quelli di casa Apple. Come per esempio Cortana di Windows, Alexa di Amazon e ovviamente Google Assistant. Chatbase è compatibile anche con diverse applicazioni come Skype, WhatsApp, Slack e Viber. Nonostante sia stato testato da grandi aziende Google ha pensato a un servizio analytics per chatbot per tutti. Perciò il programma sarà totalmente gratuito e a disposizione di ogni sviluppatore.

 

Interfaccia di Chatbase

 

Chatbase e l'apprendimento automatico

Oltre alle funzioni di analisi Chatbase utilizzerà anche la tecnologia dell'apprendimento automatico per aiutare gli sviluppatori nelle migliorie applicabili. Sarà dunque lo stesso programma a consigliare le modifiche utili per ottimizzare il servizio di assistenza con il cliente. Senza l'apprendimento automatico gli sviluppatori dovrebbero setacciare tutti i messaggi degli utenti per capire quali modelli siano vincenti e quali no. Con Chatbase invece questa ricerca viene fatta in automatico. Viber, per fare un esempio, ha già dichiarato di aver utilizzato Chatbase e il suo apprendimento automatico per migliorare i propri chatbot per l'assistenza dell'utente.

 

Com'è Chatbase

 

Google e il futuro di Chatbase

Google per il momento non ha presentato i piani di guadagno relativi a Chatbase e ha confermato che resterà gratuito come servizio. Intanto il programma verrà ulteriormente ottimizzato grazie all'implementazione all'interno della piattaforma end-to-end Dialogflow. Prima conosciuta all'interno di Google come API.AI. Si tratta di uno strumento per la creazione di conversazioni cross-platform.

29 aprile 2018

A cura di Cultur-e
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