
Con il lancio di iOS 14 lo scorso anno, Apple ha iniziato a concentrarsi maggiormente sui problemi di privacy negli smartphone e nelle app che vengono eseguite su di essi. È un modo per Apple di differenziarsi dai suoi concorrenti e, se fatta bene, la salvaguardia della privacy di Apple può avvantaggiare i suoi clienti.
Fino a poco tempo fa, i modi in cui le app per iPhone e iPad potevano tracciare o utilizzare i dati personali degli utenti, non erano del tutto trasparenti. Apple ha quindi deciso di cambiare la situazione con queste nuove etichette dell'App Store, che rappresentano una sorta di "Etichetta nutrizionale" per la privacy digitale. Ora è possibile vedere le prestazioni di privacy di ciascuna app e decidere se si adatta alle nostre esigenze.
Innanzitutto, sarà necessario aprire l'App Store sull’iPhone e individuare la l'app di cui si desidera controllare la privacy. Selezionandola, nella pagina di dettagliato dell'app, dovremo scorrere verso il basso fino a visualizzare la sezione "Privacy app".
Qui sarà presente un riepilogo delle informazioni sulla privacy che lo sviluppatore dell'app ha segnalato ad Apple. Ecco le tre sezioni principali e il loro significato:
Ogni app utilizza i dati in modi diversi, quindi è anche possibile non vedere alcune di queste sezioni su alcune app. Ad esempio, la pagina dell'app Facebook non include una sezione "Dati non collegati a te", mentre per Signal questa è l'unica sezione applicabile.
Per ottenere maggiori dettagli su una qualsiasi di queste sezioni, bisogna toccare il pulsante "Visualizza dettagli" situato accanto all'intestazione "Privacy dell'app".
Dopo averla selezionata, vedremo una pagina dettagliata che elenca i dati raccolti in queste tre potenziali categorie (sebbene non tutte e tre si applichino a tutte le app). In alcuni casi, questa pagina dettagliata la suddividerà ulteriormente in sottocategorie, come "Pubblicità di terze parti" e "Pubblicità o marketing dello sviluppatore".
L'elenco dei possibili punti dati è troppo lungo per essere esplorato completamente qui, ma è impressionante quanto possa essere dettagliata la schermata dei dettagli sulla privacy. Per un esempio reale, controllate la pagina dei dettagli sulla privacy dell'app di Facebook e vedrete che presenta circa sei o sette pagine. Un segnale che Facebook non sia particolarmente contento che Apple stia mettendo allo scoperto alcune delle sue abitudini di tracciamento.
Se leggendo le informazioni sulla privacy delle app ci accorgiamo di non essere esattamente a nostro agio con le condizioni, possiamo fare alcune cose. La prima opzione è non installare l'app. Potrebbe esserci un'alternativa sull'app store che rispetta meglio la nostra privacy (ad esempio, utilizzando Telegram invece di WhatsApp).
La seconda opzione è chiedere cortesemente allo sviluppatore di creare una versione meno invasiva della privacy della sua app o servizio, ma le probabilità che lo sviluppatore ci dia ascolto, sono generalmente basse. Nel tempo, possiamo potenzialmente sperare che le nuove etichette sulla privacy di Apple eserciteranno una pressione generale sul settore delle app affinché si possa essere più consapevoli delle informazioni raccolte e di come tali informazioni vengono utilizzate. Fino ad allora, tuttavia, abbiamo la nuova sezione sulla privacy delle app di Apple, che è già un buon inizio.
Fonte: howtogeek.com