
Ogni anno, Adobe consente ai suoi ingegneri di divertirsi con i progetti sperimentali da provare alla conferenza Max dell'azienda. Chiamati "Sneaks", questi esperimenti arrivano spesso ad integrarsi con i prodotti Adobe. Forse lo Sneak più interessante questa volta è stata una funzione chiamata "About Face", in grado di rilevare quando un viso è stato manipolato.
I moderni strumenti di modifica delle immagini rendono incredibilmente facile modificare il viso di una persona, a volte per renderli più attraenti, altri per ridicolizzarli. Nel bene e nel male, Adobe è stato uno dei protagonisti di quest'epoca. About Face cerca di rimediare a tutto questo.
Basta collegare un'immagine allo strumento e About Face sarà in grado di stimare le possibilità che l'immagine sia stata o meno manipolata. Lo strumento non considera l'immagine nel suo insieme come un algoritmo di rilevamento del volto, ma piuttosto i singoli pixel. Per questo motivo può anche dirci quali parti dell'immagine pensa siano state manipolate, fornendo una mappa di calore virtuale delle regioni modificate. Sembra progettato per catturare in modo specifico le modifiche apportate dallo strumento liquify di Photoshop: si può infatti vedere dove i pixel sono stati allungati, schiacciati e clonati.
Inoltre, lo strumento può anche tentare di annullare le modifiche, fornendo un risultato impressionante che si può vedere nella demo sul palco della conferenza di Adobe. Considerando le crescenti preoccupazioni per le notizie false e i deepfake, non sembra impossibile pensare che strumenti come About Face possano diventare un giorno utilissimi.
7 novembre 2019
Fonte: thenextweb.com