
Vista, udito, gusto, olfatto e tatto. Presto i cinque sensi non saranno più solo una caratteristica degli esseri viventi ma anche dei computer. A prometterlo l’IBM, che annuncia che la rivoluzione del computer cognitivo avverrà tra 5 anni.
Per il tatto sarà possibile passare un dito sullo schermo e percepire un tessuto, o un materiale, grazie a una serie di feedback tattili. La vista dei computer percepirà un quadro non solo come un insieme di punti colorati ma come insieme di significati. Grazie all’udito potranno registrare tutti i tipi di suoni ed associarli alla loro provenienza, con il gusto potranno analizzare tutte le componenti degli alimenti, e per l’olfatto, grazie ai “nasi virtuali” saranno in grado di annusare e capire di che profumo si tratta.
Come afferma Bernie Meyerson, vice presidente innovazione dell’IBM: “E’ un modo diverso di pensare il computer, non più basato solo sull’assorbimento dei dati. Non scatterà solo scattare una foto e la archivierà. tratterà la foto come un’entità di alto livello e non come un mucchio di beat. Il Cognitive Computer aggiungerà cambiamenti veramente interessanti.”
Una delle differenze più importanti tra un computer normale ed uno cognitivo è il concetto dell’apprendimento. Il secondo imparerà dai suoi errorei quale sarà la risposta esatta. Infatti spiega Mayerson: “Una macchina cognitiva calcola statisticamente un risultato finale. Se la risposta è sbagliata e glielo dici lei reimposterà le probabilità che l’hanno portata a dare la risposta errata fino ad arrivare a quella esatta”.
Non bisogna confondere il computer cognitivo con l’intelligenza artificiale, perché il primo possiede una tecnologia assistita, non può andare per conto suo, non è stato progettato per fare ciò ma per rispondere agli uomini in modo assistito. Libera gli uomini dal compito della programmazione perché è in grado di apprendere. Non ha più intelligenza, ha solo una larghezza di banda molto più ampia.
17 dicembre 2012
Fonte: mashable.com