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Algobrix, i mattoncini che insegnano la programmazione ai bambini

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Hanno la stessa forma dei Lego ma a funzione è abbastanza diversa: gli Algobrix sono dei mattoncini che se "incatenati" l'uno all'altro compiono delle azioni

algobrix, mattoncini per imparare a programmare

Nel prossimo decennio la vita sarà molto differente a quella che siamo abituati a vivere ora. L'intelligenza artificiale e i robot avranno un ruolo sempre più importante in ogni fase della giornata. Se pensiamo che i robot possano cambiare solamente il modo di lavorare ci stiamo sbagliando di grosso: saranno una presenza fissa in ogni attimo della nostra vita. Può sembrare uno senario apocalittico ma è necessario cominciare a farci l'abitudine. E per vivere in un mondo "robotizzato" sono necessarie anche nuove conoscenze. Se fino al una ventina di anni fa la programmazione sembrava essere un argomento solo per appassionati di informatica, nei prossimi anni non sarà più così. Perlomeno coloro che lavoro nel mondo dell'ICT (Information and Communication Technology) devranno conoscere le basi del coding. La trasformazione digitale che stiamo vivendo porterà dei grossi cambiamenti anche al mondo dell'istruzione. Nuove materie si aggiungeranno a quelle già insegnate ai bambini. Un esempio? Proprio la programmazione.

Per il bambino di oggi che sarà l'adulto di domani, imparare le basi del coding è fondamentale. Può sembrare complicato imparare a programmare a un bambino, ma in realtà non è così. Esistono tanti giocattoli che attraverso semplici esercizi logici insegnano ai più piccoli la programmazione. Sono molte le aziende dell'hi-tech che insieme a società come Fisher Price si sono impegnate a realizzare giocattoli che aiutano a sviluppare la logica. L'ultimo arrivato in ordine di tempo è Algobrix, un giocattolo (anche se è riduttivo chiamarlo così) che aiuta i bambini a prendere confidenza con le basi della programmazione. Dando uno sguardo veloce ai mattoncini che compongono Algobrix sembra di vedere tanti piccoli Lego e in qualche modo l'obiettivo è lo stesso: mettere in piedi una costruzione. La grande differenza riguarda la natura dei mattoncini: ogni colore indica un comando differente. I bambini devono essere bravi a collegare i vari pezzi affinché il piccolo Algobot svolga un'azione. Proprio come se stessero programmando. Ecco cosa è e come funziona Algobrix.

Imparare a comunicare con i robot

L'obiettivo che ha spinto i creatori di Algobrix a impegnare anima e corpo in questo progetto è insegnare ai bambini a comunicare con i robot. Questi essere strani composti da transistor nel prossimo futuro invaderanno le nostre città e dovremo essere bravi a comunicare con loro. E per imparare a dialogare con i robot, i bambini devono conoscere la programmazione. Può sembrare un'idea astrusa, ma in realtà non è così. Non è necessario un computer o uno smartphone per insegnare la programmazione a un bambino, l'importante è instillare nella sua testa la logica che sorregge il mondo del coding. Non è necessario essere capaci a programmare un'applicazione Android a dieci anni, l'importante è capire come "gira il mondo". E Algobrix ha proprio questa funzione. Per far utilizzare i mattoncini ai bambini non sono necessari né smartphone né computer: è già tutto presente nel pacchetto che si acquista. Algobrix è indicato per i bambini dai 5 a i 13 anni.

Costruiamo un robot

Ma come funziona realmente Algobrix? Una volta acquistata la scatola con i mattoncini e i vari oggetti che compongono il "giocattolo", il primo passo da fare è realizzare un robot da poter comandare. E per costruire il proprio robot è necessario utilizzare gli Algobot, dei piccoli mattoncini realizzati con materiali simili a quelli della Lego. Al centro di ogni Algobot è presente una piccola scheda Arduino che funge da cervello pulsante del robot. Ad ogni mattoncino "grande" è possibile collegare dei mattoncini più piccoli (come accade con i Lego) che fungono da sensori per il cervello più grande. Ogni piccolo pezzettino ha una funzionalità diversa: alcuni sono dei sensori, altri servono a riprodurre un suono. Ognuno ha un compito ben preciso ed è il bambino attraverso la scelta meticolosa di ogni pezzo a costruire il robot e a decidere cosa può fare.

Come i bambini imparano a programmare

Spostando i pezzi da un mattoncino all'altro i bambini imparano pian piano le basi della programmazione. E senza la necessità di utilizzare un computer o uno smartphone, ma semplicemente giocando con gli Algobot. Cosa ancora più importante è che i bambini imparano qualcosa di nuovo giocando. In questo modo non la vivono come un'imposizione o una cosa da fare.

Algobrix è stato lanciato su Kickstarter e ha raggiunto abbastanza facilmente l'obiettivo prefissato. La startup che è dietro al progetto ha assicurato che Algobrix verrà messo in vendita da Aprile 2018: i prezzi dovrebbero partire da circa 150 euro per il kit più piccolo, fino ad arrivare a oltre i 1000 euro per quelli più complessi.

A cura di Cultur-e
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