
Raddoppiare la potenza dei collegamenti in fibra ottica, rendendoli più economici: questo l’obiettivo dello University College di Londra, che grazie ad una nuova organizzazione dei segnali che viaggiano all'interno delle fibre, sono riusciti a far loro raggiungere distanze doppie rispetto a quelle attuali attraverso i cavi transatlantici e senza errori.
La tecnica, si legge sulla rivista Scientific Reports, consente di correggere i dati trasmessi, anche quando rimangono danneggiati durante il loro viaggio, alla fine del collegamento del ricevitore, senza dover introdurre nuove componenti nel collegamento.
Per far fronte a questa domanda crescente, devono essere inviate più informazioni sulle infrastrutture esistenti usando diverse frequenze di luce per creare i segnali dei dati. Ma il largo numero di segnali luminosi che vengono inviati può interagire con gli altri e falsarli, provocando degli errori nei dati. Errori che i ricercatori sono stati in grado di evitare annullando le interazioni che si verificano tra i vari canali ottici. ''Eliminando le interazioni tra i canali ottici - spiega uno il team - possiamo raddoppiare la distanza con cui i segnali possono essere trasmessi privi di errore, portandola da 3190 chilometri a 5890 chilometri. La sfida è concepire un gruppo di canali ottici, o super-canale, con un singolo ricevitore, che ci consenta di annullare la distorsione''.
Per farlo si sono serviti di un canale composto da un insieme di frequenze volto a creare un segnale ottico ad alta capacità. Il canale è stato poi rilevato con un ricevitore ad alta velocità e, tramite nuove tecniche di analisi dei segnali, sono riusciti a potenziare la ricezione di tutti i canali insieme e senza errori. I ricercatori ora testeranno questo metodo sui canali usati per la tv digitale via cavo e le connessioni Ethernet.
3 febbraio 2015