login LOGIN
CHIUDI chiudi
Il mio profilo

mostra
Hai dimenticato la password?
Inserisci l'indirizzo email di registrazione per reimpostare la password.
Segui le istruzioni che ti abbiamo inviato per posta elettronica.

Perché l’editore di Rolling Stone e Billboard ha fatto causa a Google

Ascolta l'articolo

Penske Media Corporation ha citato in giudizio il colosso di Mountain View puntando i fari sulle panoramiche realizzate con l’intelligenza artificiale

Google Below the Sky / Shutterstock.com

In Breve (TL;DR)

  • Penske Media Corporation, editore di testate come Rolling Stone e Billboard, ha fatto causa a Google accusandolo di ridurre il traffico e i ricavi dei propri siti tramite i riassunti AI (AIO) nelle ricerche, senza compensare gli editori e sfruttando il proprio potere dominante.
  • Google ha difeso l’uso dell’intelligenza artificiale generativa affermando che migliora l’esperienza utente, ma il caso potrebbe avere conseguenze legali importanti, con altre aziende come Chegg che si uniscono alle contestazioni contro le panoramiche AI.

La Penske Media Corporation, editore di riviste di successo internazionale quali Rolling Stone, Billboard, The Hollywood Reporter e Variety, ha fatto causa a Google per il modo in cui sta utilizzando l’intelligenza artificiale generativa.

È la prima volta che una casa editrice di queste dimensioni intenta una causa contro il colosso di Mountain View e, vista la delicatezza degli argomenti in ballo, è lecito supporre che l’esito del tribunale farà giurisprudenza per gli anni a seguire.

Penske ritiene che i riassunti e le panoramiche realizzate da Google con l’uso dell’intelligenza artificiale danneggino i siti su cui vengono pubblicati gli articoli originali: in termini di visite e, di conseguenza, in termini di ricavi, sia dal punto di vista delle inserzioni che da quello degli abbonamenti.

Cosa chiede Penske a Google

L’ecosistema di media di Penske conta circa 120 milioni di visitatori online ogni mese. L’editore ha fatto notare come circa il 20% delle ricerche Google che rimandano a siti di sua proprietà offre panoramiche basate sull’intelligenza artificiale.

Secondo Penske questa quota di riassunti AI, che per altro è in aumento, avrebbe abbassato drasticamente il traffico derivante dalle ricerche, erodendo i ricavi di affiliazione di oltre un terzo rispetto all’anno scorso.

Inoltre l’editore ha sottolineato come Google sia in una posizione di potere tale da non dover nemmeno pagare gli editori per ripubblicare i loro contenuti o comunque utilizzarli per addestrare l’AI.

Il colosso di Mountain View infatti, sottolinea Penske, accetta di includere i siti web degli editori all’interno della SERP del suo celebre motore di ricerca soltanto nel momento in cui questi accettano di lasciar utilizzare i loro contenuti per la realizzazione di panoramiche di intelligenza artificiale.

Perché Google utilizza l’AI sui siti degli editori

Come era facile aspettarsi, la risposta di Google non si è fatta attendere. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa internazionale Reuters, fonti interne avrebbero ribadito che riassunti e panoramiche basati sull’intelligenza artificiale generativa garantiscono una migliore esperienza di utilizzo degli utenti in tanti modi diversi.

Innanzitutto perché in questo modo le persone riescono a trovare più rapidamente i contenuti a cui sono maggiormente interessate. Ma anche perché hanno l’opportunità di ampliare le loro conoscenze, scoprendo nuove pagine e nuovi siti.

Detto questo le polemiche non si fermano e va sottolineato come ci siano altre importanti società che stanno citando in giudizio il colosso di Mountain View: ad esempio Chegg, leader della formazione online che, proprio come Penske, si è scagliato contro le panoramiche generate dall’intelligenza artificiale.

Non è però detto che queste movimentazioni portino ai risultati sperati. Nelle ultime settimane Google ha infatti ottenuto importanti vittorie all’antitrust legate all’utilizzo del browser Chrome così come è. Una decisione che ha scoraggiato diverse realtà intenzionate a rinunciare proprio alle panoramiche AI.

Domande frequenti (FAQ)

  • Perché Penske ha intentato una causa contro Google?
    Penske ritiene che i riassunti e le panoramiche realizzate da Google con l’intelligenza artificiale danneggino i siti su cui vengono pubblicati gli articoli originali in termini di visite e ricavi.
  • Cosa chiede Penske a Google?
    Penske chiede a Google di smettere di utilizzare l’intelligenza artificiale per creare riassunti e panoramiche dei suoi contenuti, poiché ritiene che ciò danneggi il traffico e i ricavi dei suoi siti.
  • Perché Google utilizza l’intelligenza artificiale sui siti degli editori?
    Google utilizza l’intelligenza artificiale per offrire agli utenti una migliore esperienza di utilizzo, consentendo loro di trovare rapidamente i contenuti di loro interesse e scoprire nuove pagine e siti.
  • Qual è l'effetto dell'utilizzo di AI sui siti degli editori secondo Penske?
    Penske sostiene che l'utilizzo di riassunti AI da parte di Google ha causato una significativa diminuzione del traffico e dei ricavi derivanti dalle ricerche, erodendo i guadagni di affiliazione di oltre un terzo rispetto all'anno precedente.
  • Qual è la posizione di Google riguardo alle accuse di Penske?
    Secondo fonti interne, Google difende l'uso di riassunti e panoramiche basati sull’intelligenza artificiale generativa come miglioramento dell'esperienza utente, consentendo una più rapida individuazione dei contenuti desiderati e l'esplorazione di nuovi siti.
A cura di Cultur-e
Addestramento IA non consentito: É assolutamente vietato l’utilizzo del contenuto di questa pubblicazione, in qualsiasi forma o modalità, per addestrare sistemi e piattaforme di intelligenza artificiale generativa. I contenuti sono coperti da copyright.
Intelligenza Astrale
Intelligenza Astrale
Immagine principale del blocco
Intelligenza Astrale
Fda gratis svg
L’oroscopo di Fastweb Plus generato con l’Intelligenza Artificiale
Leggi l’oroscopo gratuito

Iscriviti
all'area personale

Per ricevere Newsletter, scaricare eBook, creare playlist vocali e accedere ai corsi della Fastweb Digital Academy a te dedicati.