In Breve (TL;DR)
- Meta ha sviluppato Meta AI, un assistente virtuale basato su LLaMA, un modello linguistico open source, pensato per offrire interazioni naturali e supportare gli utenti nelle attività quotidiane su Facebook, Instagram e WhatsApp.
- LLaMA è arrivato alla quarta versione (aprile 2025) ed è progettato per essere veloce, sicuro e accessibile, rappresentando una valida alternativa a modelli come ChatGPT e Gemini.
- Meta AI è accessibile da browser, app (non attiva in Italia) e piattaforme Meta, ma l’utilizzo in Europa è soggetto a restrizioni sulla privacy: gli utenti possono opporsi all’uso dei propri dati per l’addestramento dell’AI.
L’intelligenza artificiale è diventata la protagonista degli ultimi anni, dando il via ad una vera e propria rivoluzione e subendo una rivoluzione senza precedenti. Sono stati diffusi chatbot AI, agenti AI, nuovi strumenti per incrementare la produttività, per stimolare la creatività e per permettere a tutti gli utenti, ai professionisti e alle aziende di automatizzare molte delle attività ripetitive, andando incontro a numerosi vantaggi.
In un panorama così ricco di sfide e di opportunità, sono tante le aziende che si sono messe in gioco e che hanno rivisto o ampliato i propri business. Tra le big, oltre Google e OpenAI, c’è Meta, guidata da Mark Zuckerberg. Impegnata principalmente sul fronte dei social network e delle comunicazioni, con WhatsApp, Instagram e Facebook, l’azienda ha deciso di non restare fuori dalla corsa all’AI, sviluppando suoi modelli linguistici e Meta AI, uno strumento potente, sempre in via di miglioramento, implementato su tutti i principali prodotti dell’azienda.
Meta ha dato vita, così, a Llama, un Large Language Model, open source, adottando un approccio differente dai suoi competitor. Ha realizzato, poi, Meta AI, un assistente virtuale in grado di interagire con un linguaggio naturale con gli utenti, fornirgli risposte e assisterli nell’esecuzione delle loro attività.
Meta AI e Llama sono oggi due capisaldi del settore dell’intelligenza artificiale, principali competitor di altre grandi realtà. Mark Zuckerberg continua a investire su questi due prodotti, cercando di renderli sempre più performanti e di farli distinguere da ciò che viene proposto sul mercato.
Scopriamo che cosa sono, nel dettaglio Llama e Meta AI, qual è la loro storia, come sono integrati nei principali prodotti Meta e quali funzionalità mettono a disposizione degli utenti.
- Che cos’è Llama di Meta, il modello open source alla base di Meta AI
- Che cos’è Meta AI
- Meta AI e la questione sicurezza in Europa, come impedire la raccolta delle informazioni
- Come utilizzare Meta AI da browser e da app
- Integrazione con i prodotti Meta: Instagram, Facebook e WhatsApp
- Meta AI a confronto con ChatGPT e Gemini
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0. Che cos’è Llama di Meta, il modello open source alla base di Meta AI
Saulo Ferreira Angelo / Shutterstock.com
Si chiama LLama, ossia Large Language Model Meta AI, il modello linguistico di grandi dimensioni sviluppato da Meta e che si trova alla base di Meta AI e di numerosi altri prodotti che integrano l’intelligenza artificiale.
Per essere più precisi, si tratta di una famiglia di modelli linguistici di grandi dimensioni, che nel corso del tempo si è ampliata per poter offrire agli utenti, alle aziende e alle organizzazioni un’AI dalle prestazioni sempre più elevate, più precise e di qualità.
Llama è la famiglia di modelli linguistici sviluppata e diffusa da Meta. Si trova alla base di Meta AI e permette agli utenti di interagire con l’AI dell’azienda
Il primo Llama, al tempo conosciuto come LLaMA, è stato rilasciato il 24 febbraio del 2023, in una versione open source. Inizialmente è stato destinato solo alla comunità di ricerca, in base ad una valutazione degli obiettivi che si volevano raggiungere.
LlaMa nasce in un momento in cui c’è grande attenzione per l’intelligenza artificiale, con aziende pronte ad investire ingenti somme di denaro in nuovi progetti. La richiesta a cui si voleva rispondere era quello di una democratizzazione dell’accesso all’AI, con modelli aperti.
L’inizio non è stato semplice. Pur avendo rilasciato il modello ad una platea selezionata, Meta si è ritrovato ad affrontare una spiacevole situazione. Llama è infatti arrivato su BitTorrent, con copie non autorizzate. L’azienda ne ha immediatamente chiesto la rimozione.
L’evento ha portato Meta a rivedere i suoi piani di distribuzione. Le versioni successive di Llama, a partire da Llama 2, sono state aperte a tutti, anche al di fuori dell’ambito accademico e della ricerca, con licenze che disciplinavano l’utilizzo commerciale.
Llama 2 è arrivato nel luglio del 2023 e, a distanza di quasi un anno, è stato rilasciato Llama 3, precisamente il 18 aprile del 2024. Si tratta di una data importante, poiché questa versione del modello ha consentito l’implementazione dell’assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale sui principali prodotti di Meta: Facebook e WhatsApp. Inizialmente, l’integrazione è avvenuta in maniera graduale e controllata e solo in alcune parti del mondo.
Llama 4 è l’ultima versione rilasciata da Meta il 5 aprile del 2025. Si tratta di un modello di intelligenza artificiale estremamente efficiente e veloce, sicuro e accessibile per tutti. Il suo utilizzo è consigliato per gli sviluppatori e per creare ecosistemi aperti.
Per approfondimento: Meta lancia Llama 4, la nuova generazione di modelli AI che sfida Gemini e ChatGPT
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1. Che cos’è Meta AI
Algi Febri Sugita / Shutterstock.com
Meta AI è la divisione di Meta che si occupa di intelligenza artificiale. In senso più ampio, è inteso anche come il chatbot AI dell’azienda, a cui si può accedere in differenti modi: dalle app di messaggistica, attraverso i social network dell’azienda, attraverso un’applicazione dedicata e da browser.
Meta AI così com'è conosciuto oggi si rivela essere un ottimo assistente virtuale, in grado di assistere l’utente su diverse piattaforme, rispondere alle sue domande, fornire suggerimenti, aiutarlo nella creazione di contenuti di diversa tipologia e tanto altro ancora.
Meta AI è l’assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale di Meta. Accessibile da WhatsApp, Facebook, Instagram, browser e app offre supporto agli utenti con numerose funzionalità
Il chatbot AI e i servizi di Meta AI sono stati lanciati negli Stati Uniti d’America nel 2023. In Europa, tuttavia, sono arrivati solo successivamente, nel 2025, per motivi legati alla sicurezza e alla gestione dei dati. Diatribe che continuano a tenere ancora banco, anche a distanza di tempo.
Meta AI è integrato in tutti i servizi di social networking di Meta, ma è disponibile anche come un’app stand-alone a cui si accede tramite abbonamento e, almeno per il momento, solo in alcune parti del mondo. Meta AI è anche pre-installato sugli smart glasses Ray-Ban Meta, a partire dalla seconda generazione, e su Quest 2.
Cosa si può fare con Meta AI? Le funzionalità di Meta AI possono leggermente cambiare in base alla piattaforma di utilizzo. Su WhatsApp e su Instagram, ad esempio, può svolgere dei compiti che semplificano l’utilizzo e la navigazione sulle due piattaforme, rendendole sempre più intuitive.
Meta AI è in grado di generare immagini a partire da una descrizione testuale, può essere di supporto nella creazione di documenti di testo, può fornire assistenza in app (reperendo dati e informazioni utili), eseguire delle traduzioni automatiche e in tempo reale, generare dei riassunti e tanto altro ancora.
È bene essere consapevoli che l’accesso alle funzionalità, sia quelle presenti e che quelle future, può essere limitato in relazione alla propria posizione geografica. L’Europa adotta delle politiche molto restrittive, a tutela della privacy e delle informazioni degli utenti, che potrebbero impedire l’utilizzo di alcune delle funzioni della piattaforma.
Per approfondimento: Meta AI, cos’è e cosa può fare
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2. Meta AI e la questione sicurezza in Europa, come impedire la raccolta delle informazioni
Novikov Aleksey / Shutterstock.com
L’arrivo di Meta AI in Europa ha sollevato numerose questioni, soprattutto relative alla sicurezza. In particolare, Meta AI ha affermato di utilizzare i dati pubblici condivisi dagli utenti su Facebook e Instagram. Un’azione necessaria per poter reperire contenuti su cui addestrare la sua intelligenza artificiale e permettergli di restituire dei risultati sempre più precisi.
Interessati dall’azione di Meta tutti i post, i commenti, le foto e le informazioni condivise dall’utente. Il garante per la protezione dei dati è intervenuto e Meta ha dovuto modificare i suoi progetti, prevedendo una via d’uscita per tutti gli utenti europei che non vogliono permettere all’azienda di utilizzare i propri dati.
Meta utilizza i dati condivisi dagli utenti su Facebook e Instagram per addestrare la sua intelligenza artificiale. Per evitare che ciò accade occorre opporsi compilando un apposito modulo
Per opporsi all’utilizzo dei propri dati è necessario compilare uno specifico modulo. A partire dall’inoltro del modulo, e solo successivamente, tutti i contenuti pubblicati sui social non verranno utilizzati per l’addestramento dell’AI di Meta.
Questa modalità non ha comunque messo a tacere tutte le polemiche, pur permettendo a Meta di diffondere i suoi servizi basati sull’intelligenza artificiale in Europa. Molti lamentano la mancanza di un esplicito consenso al trattamento dei dati. Il consenso, infatti, viene dedotto dal mancato inoltro del modulo di opposizione al trattamento dei dati per l’AI.
In ogni caso, Meta cerca di garantire sempre un elevato livello di sicurezza. L’azienda invita gli utenti che scelgono di utilizzare Meta AI a non condividere con l’intelligenza artificiale informazioni strettamente personali, su argomenti sensibili, che riguardano personalmente l’utente stesso o altre persone.
Per approfondimento: Come opporsi al trattamento dei dati per l’AI di Meta
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3. Come utilizzare Meta AI da browser e da app
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L’accesso da browser e da app a Meta AI è il metodo più diretto per sfruttare le funzionalità dell’intelligenza artificiale sviluppata dall’azienda di Mark Zuckerberg. Tuttavia, è bene essere consapevoli che la diffusione di queste due soluzioni è, al momento, ancora molto limitata e non presente in alcuni Paesi del mondo.
Una volta effettuato l’accesso da browser o da app, si possono porre domande all’intelligenza artificiale, condividendo prompt o chiedendo di generare contenuti. In alcuni Paesi, è possibile visualizzare i prompt utilizzati dagli altri utenti e interagire avviando conversazioni pubbliche.
Si può accedere a Meta AI da browser, attraverso il sito ufficiale della piattaforma meta.ai. Una volta collegato al sito si può procedere in due modi: eseguendo il login o interagendo senza possedere un account. In quest’ultimo caso, l’interazione disponibile è molto limitata e non è presente la personalizzazione. Prima di poter avviare la conversazione con il chatbot, occorre indicare il proprio anno di nascita, essenziale per dimostrare a Meta di avere l’età giusta per poter utilizzare il suo prodotto.
Meta AI si può utilizzare collegandosi dal proprio browser preferito, sia effettuando l’accesso con il proprio account, sia senza login
Se si vogliono utilizzare le funzionalità avanzate è necessario effettuare il login o creare il proprio account tramite Instagram o tramite Facebook. Quando si effettua l’accesso con il proprio account si ha anche una maggiore personalizzazione delle interazioni, che cambiano in base alle proprie preferenze e interessi, e il salvataggio delle conversazioni, che possono essere ritrovate in qualsiasi momento, a meno che non siano state precedentemente eliminate dall’utente stesso.
L’account che viene creato, da Instagram o da Facebook, per l’utilizzo di Meta AI, viene aggiunto all’area Centro gestione account e da lì può essere modificato, eliminato, protetto o momentaneamente dismesso.
Per interagire con il chatbot AI, sia con il login che senza login, è sufficiente cliccare nel box di digitazione, dove è presente la voce Chiedi a Meta AI, inserire il proprio prompt e premere Invio. Si può proseguire nella conversazione finché non si sono ottenute le informazioni necessarie.
Se si vuole generare un’immagine con Meta AI premere sul pulsante Immagini, collocato all’interno del box di digitazione. Si può scegliere la proporzione, selezionandola dall’apposito menu a discesa. Digitare, poi, il proprio prompt testuale e cliccare su Invio.
Meta AI fornisce quattro risultati simili, ma differenti. Si può modificare lo stile selezionandolo dalla barra laterale di sinistra. Allo stesso modo si può intervenire sullo Stato d’animo, sull’Illuminazione e sui Colori. Ogni volta che si seleziona un’opzione Meta AI adatta i risultati prodotti.
Meta ha sviluppato anche l’app ufficiale di Meta AI. Almeno per il momento, però, le sue funzioni non sono accessibili in Italia. L’app si può scaricare, ma risulta inutilizzabile.
L’app ufficiale di Meta AI non può essere utilizzata in Italia, poiché le funzioni non sono ancora accessibili nel Paese. Può solo esserne effettuato il download
L’applicazione presenta delle profonde differenze con l’accesso da browser. Se quest’ultimo garantisce un’interazione simile a quella che si può sperimentare con ChatGPT, Claude, Gemini o altri assistenti virtuali AI, l’app di Meta AI risulta essere una via di mezzo tra un chatbot AI, con cui si interagisce anche attraverso la voce, e un social network, su cui interagire con i prompt utilizzati dagli altri utenti.
Per approfondimento: Chat inappropriate con minori, Meta AI finisce sotto accusa
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4. Integrazione con i prodotti Meta: Instagram, Facebook e WhatsApp
Algi Febri Sugita / Shutterstock.com
Uno dei punti di forza di Meta AI è la sua perfetta integrazione nelle principali app di Meta: Facebook, Instagram e WhatsApp. Ciò consente agli utenti di sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale senza dover abbandonare l’applicazione che stanno utilizzando e avviarne una nuova o collegarsi tramite browser.
Altro vantaggio, è l’utilizzo delle funzioni AI per migliorare e semplificare l’esperienza all’interno di queste piattaforme. Può aiutare, ad esempio, nella creazione dei messaggi, nel ritrovare alcune conversazioni o nel reperire specifiche informazioni.
Su Facebook le funzionalità di Meta AI sono ancora limitate, ma comunque presenti. Nel dettaglio, una volta effettuato l’accesso da browser al social network che ha donato la fama a Mark Zuckerberg, si può approdare velocemente a Meta AI ed interagire con il chatbot AI.
Per farlo basta cliccare sulla voce Meta AI presente nella barra dei menu laterale. Per avviare la conversazione con l’AI, cliccare nel box di digitazione, laddove presente la dicitura Chiedi a Meta AI.
Su Instagram si può accedere a Meta AI attraverso la sezione dedicata ai Messaggi attraverso l’app mobile compatibile con iOS e Android. Nella parte superiore della schermata è presente un box di digitazione in cui compare la voce Cerca o chiedi a Meta. Dopo averci cliccato sopra, fare tap su Meta AI.
Ora si può iniziare ad interagire con Meta AI attraverso una chat direttamente su Instagram. Si può utilizzare per ottenere informazioni, pianificare, semplificare i contatti con gli altri utenti della piattaforma, generare contenuti testuali e bozze di messaggi e tanto altro ancora.
Su Instagram si può avviare l’interazione con il chatbot di Meta AI attraverso la sezione Messaggi
Da WhatsApp l’accesso a Meta AI è molto semplice. Gli sviluppatori hanno integrato un apposito pulsante, che si trova nella parte inferiore della schermata, a destra, nella sezione Chat. Facendo tap sopra questo pulsante, si apre una chat con l’assistente virtuale. Per avviare la conversazione è sufficiente inviare un messaggio con le proprie richieste, in maniera chiara e con un linguaggio naturale.
La chat con Meta AI può essere gestita nello stesso modo in cui si gestiscono le conversazioni con gli altri contatti. Si può, quindi, accedere alla raccolta di Media, link e documenti, salvare i messaggi Importanti, silenziare la chat, assegnargli un tono personalizzato, aggiungerla ai preferiti o ad una lista, esportare la chat o svuotarla.
L’utilizzo di Meta AI su Facebook, WhatsApp e Instagram è facoltativo. Tuttavia, non è possibile rimuovere voci e pulsanti di accesso e disattivare il chatbot AI.
Per approfondimento:
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5. Meta AI a confronto con ChatGPT e Gemini
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Meta AI è un chatbot AI, proprio come ChatGPT e Gemini e altri presenti online e utilizzati quotidianamente e che si sono rapidamente diffusi negli ultimi anni.
Meta AI è stato sviluppato da Meta ed è basato sul modello open source Llama 4. Oltre a garantire l’accesso da browser e da app, seppur non in Italia, il suo utilizzo è consentito anche attraverso Instagram, Facebook e WhatsApp. È in grado di rispondere a qualsiasi domanda e, da browser, di generare immagini. Può offrire supporto nell’elaborazione di documenti, post e commenti. Molte delle sue funzionalità non sono presenti al di fuori degli USA.
ChatGPT e Gemini sono assistenti più completi rispetto a Meta AI: le conversazioni sono fluide, offrono modalità appositamente pensate per la creazione di contenuti testuali e codice, consentono la creazione di GPT o di GEM personalizzati, hanno capacità di ragionamento profondo, possono creare tabelle, elenchi e tanto altro ancora.
ChatGPT e Gemini si rivelano essere molto competitivi e possono rappresentare la scelta ideale quando si vogliono sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale per incrementare le proprie performance lavorative o la creatività. Meta AI trova, invece, il suo punto di forza nell’integrazione con gli altri servizi Meta: offre risposte veloci senza chiedere all’utente di uscire dall’app che sta utilizzando e una generazione e modifica delle immagini estremamente rapida.
Per approfondimento:
Domande frequenti (FAQ)
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Che cos’è Meta AI?Meta AI è la divisione di Meta che si occupa di intelligenza artificiale e l'assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale di Meta, accessibile da WhatsApp, Facebook, Instagram, browser e app.
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Che cos’è Llama di Meta, il modello open source alla base di Meta AI?Llama è il Large Language Model Meta AI, il modello linguistico di grandi dimensioni sviluppato da Meta e alla base di Meta AI e di numerosi altri prodotti che integrano l’intelligenza artificiale.
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Meta AI e la questione sicurezza in Europa, come impedire la raccolta delle informazioni?Meta utilizza i dati condivisi dagli utenti su Facebook e Instagram per addestrare la sua intelligenza artificiale. Per opporsi all’utilizzo dei propri dati, è necessario compilare uno specifico modulo.
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Come utilizzare Meta AI da browser e da app?Si può accedere a Meta AI da browser tramite il sito ufficiale meta.ai, effettuando il login o interagendo senza account. Da app, l'accesso è limitato e non disponibile in alcuni Paesi.
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Integrazione con i prodotti Meta: Instagram, Facebook e WhatsAppMeta AI è integrato in Facebook, Instagram e WhatsApp, permettendo agli utenti di sfruttare le funzionalità dell’intelligenza artificiale senza dover abbandonare l’applicazione che stanno utilizzando.
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Meta AI a confronto con ChatGPT e GeminiMeta AI è un chatbot AI sviluppato da Meta basato sul modello Llama 4. ChatGPT e Gemini sono assistenti più completi, offrendo conversazioni fluide e capacità avanzate come la creazione di GPT personalizzati.