Gli agenti AI si sono diffusi rapidamente e, ancora più rapidamente, stanno rivoluzionando i flussi di lavoro, offrendo un supporto concreto agli utenti. Svolgono, infatti, numerose attività, soprattutto quelle ripetitive, con grande precisione, consentendo un aumento delle performance e un notevole risparmio di tempo. Agiscono in maniera autonoma, seppur sotto la supervisione costante dell’essere umano, svolgendo tutte le azioni necessarie per raggiungere specifici obiettivi.
Ma non finisce qui. Gli agenti AI imparano dai propri errori, eseguendo le attività in una maniera sempre più precisa e funzionale. Utilizzare un agente AI, quindi, può essere molto vantaggioso, ma prima occorre comprendere cosa sono veramente, il loro funzionamento e conoscere le piattaforme in cui utilizzarli.
Cosa sono, a cosa servono gli agenti AI e quali vantaggi offrono
Gli agenti AI sono sistemi di intelligenza artificiale in grado di agire in maniera autonoma e avanzata. Non si limitano a rispondere agli utenti e a specifici comandi, come capita nel caso dei chatbot e degli assistenti virtuali, ma agiscono e prendono decisioni, perfezionando di volta in volta il loro lavoro imparando dagli errori compiuti in precedenza.
Si tratta, quindi, di un sistema proattivo che cambia totalmente il modo in cui le persone gestiscono le proprie attività quotidiane, sia in campo personale che professionale.
Per attivare un agente AI è necessario emettere un prompt testuale o vocale. A differenza di un chatbot, però, non si limita a fornire una risposta, ma può collegarsi a strumenti esterni, come tool, gestionali, app, database e altro per eseguire delle azioni o reperire informazioni.
In ogni caso, le decisioni di un agente AI sono sempre basate sui dati in suo possesso. In questo modo riesce a scegliere le azioni da eseguire in maniera coerente ed efficace, in relazione agli obiettivi da raggiungere.
I vantaggi per l’utente sono evidenti: risparmio di tempo, performance e produttività migliorata, riduzione degli errori, diminuzione dei costi da sostenere.
Come usare nella pratica gli agenti AI
Ma come utilizzare l’AI agentica nella vita reale? In diversi modi, sia a livello personale che a livello professionale. Impostando l’agente AI correttamente si può ottenere un vero e proprio assistente personale. Si può impiegare, ad esempio, per la ricerca del lavoro.
Gli agenti AI possono altresì essere utili per aumentare la produttività. Possono creare presentazioni, analizzare dati, rielaborarli in formati semplificati e gestibili, effettuare ricerche in maniera autonoma, riorganizzare le informazioni in contenuti strutturati, organizzare l’agenda, gestire le email e tanto altro ancora.
Le piattaforme per utilizzare gli agenti AI
Tante sono le piattaforme a cui accedere per utilizzare un agente AI. Tra quelle più note c’è, senza dubbio, ChatGPT, che ha introdotto una modalità agente. È in grado di reperire informazioni, riassumerle, creare contenuti, compilare moduli ed eseguire altre azioni.
Ci sono, poi, altre soluzioni, molte delle quali opensource, tra cui LangChain, CrewAI e Superagent. E ancora AutoGPT, BabyAGI e MakeAI.
Come viene gestita la sicurezza informatica con gli Agenti AI
La questione sicurezza, quando si parla di agenti AI, è centrale. Sono veramente sicuri? Rispettano la privacy? È bene essere consapevoli che il settore non è privo di rischi. C’è la possibilità di manipolazioni, compromissioni, dell’esecuzione di attività dannose senza che l’utente ne sia consapevole.
Per evitarli servono strategie ad hoc, formazione, consapevolezza, politiche più rigide per l’accesso all’AI e sistemi di monitoraggio.
Per saperne di più: Agenti AI, la nuova frontiera dell'intelligenza artificiale che lavora (quasi) da sola



