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Con il Nielsen Twitter TV Rating la TV diventa social

Non solo Auditel. Grazie al Nielsen Twitter TV Rating da oggi sarà possibile decretare il successo di un programma televisivo analizzando i tweet dei telespettatori

Il rapporto tra televisione e social network, Twitter in particolare, è sempre più stretto

Auditel? Roba vecchia. Ora il gradimento per i programmi TV si ottiene anche seguendo le “persone giuste” su Twitter e intercettando i flussi di opinione che arrivano dal social network cinguettante. È quanto emerge dall’iniziativa messa in campo da Twitter e Nielsen, società olandese leader mondiale nel settore dei sondaggi, dei rilevamenti televisivi e delle ricerche di mercato. Le due aziende hanno annunciato nei giorni passati di aver creato un nuovo indice di gradimento per i programmi televisivi: il “Nielsen Twitter TV Rating”.

Attingendo alle statistiche che i server elettronici di Twitter genereranno in esclusiva per Nielsen (e solo per il mercato statunitense), il gigante olandese sarà in grado di creare una scala di valutazione unica nel suo genere. Il rating misurerà, infatti, l’attività generale che si genera attorno a un programma televisivo, tenendo conto di chi sta cinguettando e di tutte le persone che verranno “esposte” a quel messaggio.

Questo nuovo strumento dovrebbe servire soprattutto ai pubblicitari, perché permetterà loro di segmentare in maniera più efficace il pubblico televisivo. Non solo. Per la prima volta, sarà possibile valutare il livello di engagement, ovvero il livello di interesse e di coinvolgimento, degli spettatori nei confronti dei programmi che stanno guardando.

Legittimando, di fatto, il ruolo di Twitter come secondo schermo attraverso il quale seguire i programmi televisivi. Sono sempre di più i telespettatori che guardano la TV tenendo tra le mani i loro smartphone o tablet e non perdono occasione per commentare in diretta quanto accaduto in televisione. Si creano così veri e propri flussi di opinione e di informazione paralleli a quelli del programma stesso.

Il fenomeno ha preso piede anche in Italia, soprattutto nel caso di talent show e reality show come X Factor e MasterChef. Lo show dei cuochi, ad esempio, ha avuto un grandissimo seguito anche su Twitter, con oltre 100.000 cinguettii generati prima della serata finale, permettendogli di occupare sempre le primissime posizioni della graduatoria stilata settimanalmente da AudiSocial TV e di essere sempre presente nella Top Trend degli hashtag. Molto seguiti sui social network anche i programmi di approfondimento politico come Servizio Pubblico: la puntata che ha avuto come ospite Silvio Berlusconi ha fatto registrare non solo ottimi risultati in termini di Auditel, ma anche rispetto al flusso di hashtag generati (circa 50.000 messaggi con il solo hashtag #serviziopubblico).

Da oggi, quindi, la creazione dei palinsesti televisivi non sarà guidata solamente dai people meter utilizzati da Auditel per rilevare l’audience televisiva. Saranno gli stessi spettatori, grazie ai loro cinguettii, a dare un segnale inequivocabile sul successo di un determinato programma e sul loro livello di engagement. Rendendo la TV sempre più social e trasformando le reti sociali digitali in potentissimi telecomandi.

 

21 marzo 2013

A cura di Cultur-e
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