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Trenta ore per la vita 2014, le risorse sul web

Partita la ventesima edizione di "Trenta ore per la vita". Ecco tutti i modi per donare e come seguire la manifestazione dal web

Trenta ore per la vita

In ospedale come a casa. Questo il tema della ventesima edizione della manifestazione “30 ore per la vita”, maratona di solidarietà televisiva e non che vede impegnati come ogni anno decine e decine di volti noti del mondo dello spettacolo italiano.

Il web, anche in questo caso, giocherà un ruolo fondamentale nella pubblicizzazione dell'evento e nella raccolta delle donazioni. Quest'anno, infatti, gli internauti potranno effettuare la loro donazione direttamente dal portale di “Trenta ore per la vita”, selezionando il progetto a cui destinare la cifra e pagando con carta di credito o PayPal. Non è questo l'unico modo per mostrare la propria generosità: chiunque vorrà, infatti, potrà donare chiamando da rete fissa il numero 455908. I clienti FASTWEB potranno donare 5 o 10 euro. Altre informazioni sulla donazione potranno essere reperite visitando la sezione del sito dedicata alla raccolta fondi.

#comeacasa

L'edizione 2014 è caratterizzata, sin dal suo slogan, da una forte connotazione social. Al centro della campagna pubblicitaria l'hashtag #comeacasa, che racchiude in pochi caratteri il senso stesso della campagna annuale di “Trenta ore per la vita”. Sarà Twitter, insomma, la colonna portante della manifestazione.

 

 

La raccolta fondi, come accennato in precedenza, sarà rivolta alla realizzazione di progetti presentati da Associazioni di genitori per assicurare ai bambini e agli adolescenti malati di tumore il diritto alle cure migliori possibilmente rimanendo a casa propria, e quando ciò non fosse possibile, garantire a loro ed alle loro famiglie una casa lontano da casa. Ed ecco, quindi, che la H di ospedale (nei cartelli stradali) si trasforma e diventa la lettera iniziale di home, casa in inglese. “La parola "home", casa, colora il triste muro di un ospedale dando forma – si legge sul sito web di 'Trenta ore per la vita' – alla richiesta silenziosa di tutti i piccoli malati di tumore: sentire sempre vicini i propri familiari e ritrovare il calore della loro cameretta anche in ospedale”.

La presenza di “Trenta ore per la vita” sui social network non si limita al solo Twitter. Pur rivestendo una parte fondamentale della campagna promozionale e comunicativa, il social cinguettante è affiancato da una massiccia campagna promozionale portata avanti su Facebook, Google+, YouTube e Pinterest.

I progetti

Tre i progetti su cui si concentreranno gli sforzi dei volontari di “30 ore per la vita”. Grazie alla partnership con la FIAGOP (Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica) che riunisce 29 associazioni, l'associazione ONLUS finanzierà lo start-up di tre interventi: la ristrutturazione di un reparto di oncoematologia pediatrica (Cosenza); la realizzazione di case di accoglienza provviste di mini appartamenti per alleviare i disagi e venire incontro ai bisogni di tanti piccoli pazienti costretti a seguire le cure lontano da casa, offrire accoglienza e sostegno alle loro famiglie (Modena e Bari); e la realizzazione di strutture per terapie di supporto come centri di riabilitazione (Pescara e Pisa).

Crociera solidale

Per festeggiare al meglio le venti candeline appena spente, l'associazione ONLUS ha organizzato una crociera solidale in collaborazione con MSC Crociere. Si tratta di un evento unico nel suo genere, realizzato per la prima volta in Italia in occasione di una campagna di raccolta fondi a scopo benefico. Un itinerario di 7 giorni che parte da Genova e toccherà Napoli, Messina, La Goulette, Barcellona, Marsiglia, per poi tornare a Genova.

 

Lorella Cuccarini a bordo della crociera solidale di 30 ore per la vita

 

A bordo Lorella Cuccarini (madrina e testimonial di “30 ore per la vita”), Marco Columbro, Giovanni Muciaccia, Nek, il direttore d'orchestra Peppe Vessicchio e tanti altri ancora. Chi non avesse avuto occasione di prenotare il biglietto a bordo della MSC Splendida potrà seguire il viaggio direttamente dal web, grazie al liveblogging curato dalla redazione di “Trenta ore per la vita” e postato sulle pagine web del sito Internet dell'evento.

A cura di Cultur-e
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