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Tecnologia, i top e i flop del 2013

Dagli smarwatch a Twitter, da Steve Ballmer a BlackBerry, ecco i top e i flop del 2013

Google Glass, tra i top dell'anno

Il 2013 è agli sgoccioli ed è tempo di tirare le somme un po' per tutti. Anche per il mondo della tecnologia. Vediamo assieme quali sono stati i top e i flop tecnologici negli ultimi 12 mesi.

Top

Da Twitter a Tumblr passando per Rockstar Games: sono molti quelli che ricorderanno il 2013 con affetto e grande soddisfazione.

Smartwatch e co.

Mentre gli smartphone sembrano essere arrivati, momentaneamente, al capolinea evolutivo, un'altra specie di dispositivi smart sta lentamente ma inesorabilmente prendendo piede. I cosiddetti wearable devices (dispositivi indossabili) hanno fatto la loro comparsa nei primi mesi dell'anno e sono destinati a ritagliarsi una parte da protagonista nell'universo dell'alta tecnologia nel corso dei prossimi 12 mesi.

 

Samsung Galaxy Gear

 

Che si tratti di smartwatch (Pebble, Sony smartwatch S2, Samsung Galaxy Gear) o di smartglass (Google Glass, in attesa di concorrenti) il mercato – e di conseguenza gli utenti – ha dimostrato di essere particolarmente ricettivo nei confronti di dispositivi di questo genere.

Twitter

Per traffico e iscritti le sue cifre non saranno quelle di Facebook, ma il social network cinguettante ha dimostrato che in alcuni casi può fare meglio – anche molto meglio – rispetto al rivale di sempre. Per capirlo, basta guardare le prestazioni fatte registrare dalle due società al momento dello sbarco in Borsa.

 

Twitter vola sempre più in alto

 

Mentre Facebook ha subito un tracollo verticale dal quale si è ripreso nel giro di 12 mesi, Twitter ha quasi triplicato il proprio valore iniziale nel giro di qualche settimana. Segno che la quotazione sul listino di Wall Street è arrivata al momento giusto.

BitCoin

La moneta virtuale creata dall'anonimo hacker Satoshi Nakamoto continua a crescere in maniera esponenziale. Appena lo scorso aprile BitCoin aveva una quotazione di 200 dollari; oggi di dollari ne vale più di 1.000 e inizia ad essere accettata come metodo di pagamento su molti negozi di e-commerce.

GTA V

Lo scetticismo non è durato molto. Se qualche critico della prima ora credeva che Rockstar Games non potesse mai e poi mai rientrare dell'investimento di 270 milioni di dollari per lo sviluppo di GTA V, ha dovuto ben presto ricredersi. Il quinto capitolo di Grand Theft Auto è il videogioco più venduto di sempre e, nel giro di appena 72 ore, è stato capace di totalizzare ben 1 miliardo di dollari di incassi.

HootSuite

Oltre 7 milioni di utenti in tutto il mondo e una valutazione che ha ormai superato il miliardo di dollari. Il 2013 è stato l'anno della definitiva consacrazione per HootSuite, piattaforma per la gestione di account social – Twitter, Facebook e non solo. Merito della facilità d'utilizzo e di una strategia commerciale – basata sul concetto di freemium – che porta molti utenti a provare la piattaforma gratuitamente, per poi pagare per le funzioni aggiuntive.

Tumblr

David Karp non potrà che essere soddisfatto degli ultimi 12 mesi. Tumblr, solo l'ultima delle sue creature in ordine temporale, si è affermato sul panorama social come una delle piattaforme più interessanti e con margini di crescita maggiori.

 

David Karp

 

Al contempo ha attirato l'attenzione di moltissimi investitori, prima fra tutti Marissa Mayer. Il CEO di Yahoo! ha staccato un assegno piuttosto sostanzioso – un miliardo di dollari – per assicurarsi la piattaforma di microblogging e il know-how dei suoi sviluppatori.

Snapchat

Oltre 400 milioni di foto processate ogni giorno; una comunità in crescita costante; sempre tra le applicazioni più scaricate su qualsiasi piattaforma operativa. Con questi dati SnapChat saluta il 2013, l'anno che ne ha sancito la definitiva consacrazione nel gotha dell'alta tecnologia.

 

Snapchat

 

Dati che hanno permesso ai vertici della start-up di rispedire al mittente offerte a nove zeri fatte recapitare da Microsoft (3 miliardi di dollari) e Google (4 miliardi di dollari).

Flop

Dall'altra parte della barricata, invece, troviamo alcune vecchie conoscenze che negli anni passati avevano fatto la storia della Rete – come ad esempio il social network MySpace – o della telefonia mobile – BlackBerry su tutti.

Steve Ballmer

Non erano molti quelli che ne apprezzavano il lavoro svolta in Microsoft. Colpa, in parte, di un caratteraccio che lo portava a scontrarsi con chiunque gli si fosse parato di fronte. Ma anche di risultati commerciali e tecnologici tutt'altro che esaltanti.

 

 

Steve Ballmer saluta tutti

Per questo motivo l'addio di Steve Ballmer a Microsoft è stato vissuto in maniera tutt'altro che traumatica in quel di Redmond. Il buon Ballmer, invece, ha fatto perdere le sue tracce dallo scorso ottobre. Che stia ricaricando le batterie in vista di una nuova sfida?

I computer

I dati diffusi da IDC, società statunitense leader nelle analisi di mercato, sono inappellabili: il settore dei personal computer chiuderà il 2013 con un calo netto del 10,1%. Cannibalizzati da smartphon e tablet, i produttori di PC non sono stati in grado di cogliere la sfida lanciata dal mercato – e dagli utenti – e arroccati a difesa di posizioni acquisite negli anni passati, hanno addirittura accelerato il processo di declino.

MySpace

A nulla sono valsi i tentativi di rianimare uno dei primi social network della storia. Niente ha potuto la rinnovata veste grafica, così come a nulla è servita la campagna promozionale con un VIP del calibro di Justin Timberlake.

MySpace è ormai tristemente avviato sul viale del tramonto: l'ultima carta è la riconversione a social network settoriale (con un focus sulla musica), ma anche questa scelta non sta dando grandi frutti.

FacebookPhone

Annunciato in pompa magna nel quartiere generale di Menlo Park, per qualcunoaltro non era che la prova generale in vista di uno smartphone prodotto e marchiato Facebook. Viste come sono andate le cose, però, ci sarà da aspettare ancora un po' prima che il social network di Mark Zuckerberg muova questo passo.

 

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Facebook home, desaparecido

 

Facebook Home doveva essere la risposta a Google e alla serie Nexus e il primo tentativo di incentrare attorno a Facebook l'esperienza d'uso di uno smartphone. In entrambi i casi, si può dire che dalle parti di Menlo Park abbiano fallito alla grande. Non solo gli smartphone e i tablet Nexus godono di ottima salute, ma l'app lanciata assieme allo HTC First è ben presto finita nel dimenticatoio.

BlackBerry

Con l'arrivo del nuovo sistema operativo e dei nuovi modelli di smartphone, sembrava che la casa produttrice canadese potesse riprendere il proprio posto nell'olimpo della telefonia mobile. Ed invece così non è stato. I nuovi modelli sono stati un flop, il sistema operativo non è ancora al livello degli avversari diretti e, poco più di un mese fa, il CEO è stato licenziato.

 

BlackBerry Z10

 

Vani anche i tentativi di trovare un acquirente: troppo alto il rischio di vedere volatilizzato un investimento importante – oltre 7 miliardi di dollari – in un'azienda sull'orlo del fallimento.

 

27 dicembre 2013

A cura di Cultur-e
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