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Fotocamere degli smartphone, aumentano la qualità e i megapixel

Negli ultimi anni la qualità delle fotocamere incorporate negli smartphone è cresciuta vertiginosamente. Scopri quali sono le caratteristiche da tenere in conto per scegliere la migliore

Molti preferiscono utilizzare il loro smartphone anziché una fotocamera digitale compatta

 

Da semplici “orpelli” semi-decorativi a parte integrante delle funzionalità di uno smartphone. Strano destino, quello dei sensori fotografici implementanti nei cellulari: inizialmente considerati importanti ma non troppo, ora ritenuti fondamentali in fase di acquisto di un nuovo dispositivo. Dal giugno 2001, quando in Giappone venne lanciato il primo cellulare con fotocamera incorporata (il J-SH04 della Sharp), a oggi sembrano passati molti più dei (quasi) 12 anni trascorsi. Potrebbero essere passate 1 o 2 ere geologiche, tanti sono stati i miglioramenti nelle caratteristiche e nelle capacità dei sensori fotografici.

Gli smartphone somigliano sempre più a delle fotocamere digitali, tanto da aver mandato in crisi il settore delle compatte. Ed il perché è presto detto: poche differenze in termini di megapixel e stessa qualità nelle lenti montate (basti pensare che alcuni modelli Nokia sono dotati di lenti Carl Zeiss). L’utente medio, in sintesi, ha iniziato ad “accontentarsi” dello smartphone come fotocamera da utilizzare quotidianamente.

Se la qualità della fotocamera dovesse essere una delle questioni dirimenti per l’acquisto di uno smartphone, ecco le caratteristiche da tenere in conto. Fondamentale, ad esempio, la qualità del sensore e delle lenti utilizzate, mentre possono essere considerati marginali.

 

Megapixel: tanti ma non troppi

I megapixel sono parte fondamentale della fotografia digitale. Influiscono sulla qualità totale della foto e sulla grandezza in fase di stampa digitale. Oltre un certo limite, tuttavia, il numero dei pixel non incide moltissimo sulla riuscita dello scatto. Non a caso, tutti gli smartphone di fascia alta presentano sensori con risoluzione massima di 8 megapixel: è la cifra-limite che permette all’utente di ottenere foto di buona qualità e al produttore di contenere i costi di produzione. L’iPhone 5, il Galaxy S3 ed il Lumia 920, a esempio, scattano foto a questa risoluzione e sono pochi i dispositivi che offrono una risoluzione maggiore.

 

La fotocamera posteriore del Samsung Galaxy S3

 

Sensore

Anche sul sensore le differenze tra le varie case produttrici sono davvero minime. Almeno quando parliamo dei modelli di punta. Il Galaxy S3 di Samsung monta lo stesso sensore CMOS retro-illuminato montato dall’iPhone 4S, dall’iPhone 5 e dal Sony Xperia Arc. Idem per Nokia che sui Lumia ha puntato tutto su sensori retro-illuminati da 1/3 di pollice, anche se leggermente differenti rispetto a quelli dei concorrenti. È in questo settore, comunque, che ci si aspettano le maggiori novità per il futuro. In molti sussurrano che il Galaxy S4 dovrebbe essere fornito di un sensore 3D, ma per il momento sono solo indiscrezioni.

 

Ottica

L’ottica ha un’importanza pari (o quasi) a quella del sensore. La limpidezza e la qualità di realizzazione delle lenti attraverso cui filtra la luce, infatti, è fondamentale per la buona riuscita di uno scatto. Lenti di buona qualità assicureranno scatti privi di riverberi luminosi o altri strani effetti ottici. Lenti di scarsa qualità, al contrario, influiranno negativamente sulla riuscita della vostra fotografia. Sotto questo punto di vista, Nokia si è voluta premunire affidando la realizzazione delle lenti dei suoi smartphone di fascia alta a Carl Zeiss, marchio di qualità in ambito lenti. Ma anche le lenti montate dall’iPhone 5 sono di qualità tutt’altro che pessima.

 

DxOmark mobile, come verificare la qualità del sensore

 

I primi cinque smartphone nella graduatoria del DxOmark mobile

 

Se poi vogliamo quantificare la bontà del sensore fotografico montato da uno smartphone, possiamo affidarci a DxOmark ed al suo tool DxOmark mobile. Grazie a questa app potremmo mettere a dura prova la fotocamera dello smartphone e ottenere, al termine del test (qui si spiega come viene effettuato e quali parametri vengono tenuti in considerazione), un punteggio da 0 a 100. Più alto il punteggio, naturalmente, migliore sarà la qualità. Scorrendo i risultati di alcuni test già effettuati, si scopre che la qualità delle fotocamere di alcuni smartphone è davvero buona, tanto che si classificano al di sopra di alcune compatte di fascia medio-alta. E che, sostanzialmente, non sussistono moltissime differenze tra i risultati fatti registrare dai cellulari top di gamma come iPhone 5 e Samsung Galaxy S3. Guardare per credere.

 

14 marzo 2013

A cura di Cultur-e
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