In Breve (TL;DR)
- Il programma di connettività satellitare di Amazon, precedentemente Project Kuiper, è stato rinominato in Amazon Leo (da Low Earth Orbit ).
- La costellazione comprende 153 satelliti. Amazon prevede di offrire servizi a una cerchia ristretta di clienti business entro la fine del 2025, con una espansione prevista nel 2026.
Amazon ha deciso di rinominare il proprio programma di connettività satellitare e, quasi a sorpresa, Project Kuiper diventa Amazon Leo. Il nuovo nome punta a essere più immediato per il pubblico, richiamando direttamente la Low Earth Orbit (LEO), l’orbita bassa terrestre in cui opera la costellazione di satelliti del colosso dell’e-commerce.
Una scelta sicuramente più efficace sul piano del marketing rispetto al riferimento originario alla Fascia di Kuiper, perfetta come nome in codice interno ma forse poco digeribile per un servizio destinato al grande pubblico.
A che punto sono i satelliti di Amazon Leo
L’idea di Project Kuiper nasce nel 2019 ma i primi test operativi sono arrivati solamente nel 2023. Per vedere i primi satelliti della costellazione in orbita, invece, è stato necessario attendere fino all’inizio del 2025 quando il colosso della tecnologia ha dato il via a una serie di lanci che, a oggi, hanno portato alla realizzazione di una costellazione di 153 satelliti.
Come evidente, si tratta di numero sicuramente esiguo rispetto a quelli di Starlink di Elon Musk, soprattutto se pensiamo che la licenza FCC ha imposto che almeno metà dei 3.236 satelliti approvati arrivi in orbita e diventi operativa entro il 30 luglio 2026, cosa che molto probabilmente costringerà Amazon a una progressione molto più rapida dei lanci nei prossimi due anni.
Nonostante questo, il colosso della tecnologia sostiene che entro la fine del 2025 sarà possibile offrire servizi a una cerchia ristretta di clienti business, forse in aree remote o in contesti industriali. Al momento l’azienda si è limitata a parlare dei buoni risultati ottenuti, anche se una più ampia espansione verso il mercato consumer e entreprise è prevista solo nel 2026, quando la costellazione dovrebbe aver raggiunto una copertura più significativa.
I piani di sviluppo futuri di Amazon
Allo stato attuale delle cose Amazon Leo non è ancora in grado di competere con Starlink, anche se sono già state siglate diverse partnership per l’utilizzo del servizio, tra cui quella con la compagnia aerea JetBlue che userà satelliti di Amazon per offrire Wi-Fi gratuito e ad alta velocità a bordo dei voli di linea a partire dal 2027.
Oltre a questa è importante segnalare anche altre alleanze importanti come quella con L3Harris per servizi SATCOM ibridi destinati a governi e forze armate, quella con DIRECTV Latin America e Sky Brasil che vorrebbero usare il servizio per TV e i servizi dati oppure quella con NBN Co che prevede di usare i satelliti di Amazon per portare Internet in aree rurali e remote dell’Australia già a partire dal prossimo anno.
Infine bisogna anche ricordare che, nonostante la presenza di Jeff Bezos, Amazon Leo non è collegato a Blue Origin anche se la compagnia spaziale rimane comunque uno dei fornitori di lanci incaricati a portare in orbita parte della costellazione. A questa si affiancano Arianespace, ULA e addirittura SpaceX, il principale rivale nel settore della connettività satellitare.
Domande frequenti (FAQ)
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Quante satelliti ha attualmente la costellazione di Amazon Leo?Attualmente la costellazione di Amazon Leo conta 153 satelliti.
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Quali sono le prospettive di sviluppo futuro di Amazon Leo?Amazon Leo prevede di offrire servizi a clienti business entro la fine del 2025 e di espandersi verso il mercato consumer e entreprise nel 2026.
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Con chi ha siglato Amazon Leo partnership per l'utilizzo del servizio?Amazon Leo ha siglato partnership con JetBlue, L3Harris, DIRECTV Latin America, Sky Brasil e NBN Co.



